martedì 3 settembre 2013

Il fracking si è evoluto. “Supposte” di uranio impoverito per frantumare la terra

Il fracking causa terremoti
Due recenti studi americani tornano ad accusare il fracking: causa terremoti e, per gli additivi chimici che vengono pompati a pressione nel sottosuolo, inquina le acque dolci causando la morte dei pesci. Ma l'industria estrattiva va avanti imperterrita.
Il primo studio è in fase di pubblicazione sulla rivista scientifica Earth and Planetary Science Letters, ma i risultati sono stati anticipati sul Wall Street Journal.
Dalla ricerca emerge chiaramente come nel permesso petrolifero americano di Eagle Ford Shale, nel sud del Texas, fracking e terremoti sono strettamente collegati.
Un collegamento stretto ma "indiretto".
Secondo i ricercatori, La terra, in pratica, dopo essere stata svuotata si assesta e scivola leggermente verso il basso causando i terremoti. Il servizio geologico statunitense aveva studiato i terremoti che si erano verificati in Ohaio, sempre vicino alle trivelle, scoprendo un legame tra il fracking e i movimenti della terra. Per quanto riguarda la temutissima contaminazione dell'acqua, invece, a parlare è lo studio dell'USGS e del U.S. Fish and Wildlife Service. La ricerca parte da uno strano caso di moria di pesci nel fiume Acorn Fork, nel Kentucky, avvenuta poco dopo il rilascio non autorizzato di fluidi utilizzati per il fracking da parte della compagnia Namy Resources nel 2007.
All'epoca vi fu una strage di pesci, compresi due esemplari di una rara specie a rischio di estinzione, e di quasi tutta la fauna del fiume.
I pesci subirono danni alle branchie e alla milza mentre nell'acqua fu trovata una elevatissima concentrazione di metalli pesanti e Namy Resources fu condannata nel 2009 a pagare un risarcimento di 50 mila dollari.
Eppure di studi che collegano il fracking all'inquinamento dell'acqua, negli Stati Uniti iniziano ad essercene parecchi...

Ora Il fracking si è evoluto. “Supposte” di uranio impoverito per frantumare la Terra

E’ l’ultimo grido in materia di fracking, la tecnica per estrarre il gas (o il petrolio) intrappolato nelle porosità delle rocce che piace tanto al presidente del Consiglio Letta.
E quando si usano quelle “supposte”, nessuno sa dove va a finire l’uranio impoverito.
Solleva il problema, con tanto di citazione di un paio di brevetti riferiti a questa tecnica, Christopher Busby, segretario dell’European Committee on Radiation Risk, in un articolo pubblicato su Rt, testata russa di informazione in lingua inglese.
Si è tanto parlato di altri effetti collaterali del fracking – innesco di terremoti, consumo d’acqua, inquinamento delle falde, dispersione di metano nell’atmosfera – ma di radioattività poco o niente.
E invece…
Premessa. Il fracking non può essere effettuato di nascosto, lascia segni ben visibili sul territorio e non può neanche passare inosservato l’enorme consumo di acqua.
In Italia il fracking non è nè permesso nè vietato. Significa che, una volta ottenuto il permesso per estrarre idrocarburi, lo si può effettuare senza chiedere e senza avvisare nessuno.
In parole povere si fanno leggi anche su (che carta usare per le patate) e nessuno pensa a Legalizzare o meno questa pratica che viene usata su larga scala in Italia.
Il fracking consiste nell’effettuare trivellazioni ad angolo retto anzichè verticali: nel ramo orizzontale della trivellazione vengono poi create fratture a raggiera – tipo scovolino per pulire i biberon dei bambini – e si inietta acqua ad alta pressione unita a vari agenti chimici per fare uscire gli idrocarburi. Busby intanto nota che sottoterra – le trivellazioni orizzontali del fracking si sviluppano a migliaia di metri di profondità – ci sono sostanze naturalmente radioattive che non danno fastidio a nessuno finchè non viene loro offerta una via (artificiale) per salire in superficie. Sono stati rilasciati due brevetti – nel 1984 e soprattutto nel 2011 alla Halliburton – relativi a “proiettili” esplosivi a base di uranio impoverito per fratturare il sottosuolo.
Dove vanno a finire le particelle di uranio impoverito?
Nessuno se lo è mai domandato, scrive Busby, ma sono noti gli effetti dell’uranio impoverito sulla salute umana.

Mappa trivellazioni in Italia

L'Italia è un a penisola altamente vulcanica per sua natura con la catena del Marsili vulcano sommerso tra la Campania e la Sicilia altamente eruttivo che già sta dando segnali preoccupanti
A nessuno viene in mente che intervenendo sulla struttura della terra questa possa modificarsi creando immani cataclismi a catena?
Se poi si pensa che le trivellazioni vengono fatte anche nei pressi di tali vulcani!!!!! .......



Nessun commento:

Posta un commento