lunedì 17 giugno 2013

non ci lamentiamo più delle dimensioni del nostro appartamento.

Le case formicaio di Hong Kong pochissimi metri di spazio: gli appartamenti claustrofobici - e tutti uguali - della metropoli cinese immortalati dal fotografo tedesco Michael Wolf.


Molti di questi appartamenti hanno bagni fatiscenti e in comune, e sono privi di cucina: i loro abitanti devono quindi rassegnarsi a dilapidare il proprio stipendio in cibo da asporto da consumare direttamente seduti sul letto.


Un buco caro come il fuoco
Secondo le stime della Society of Community Organization, un'organizzazione di Hong Kong per la tutela dei diritti umani, oltre 100 mila cittadini vivono in alloggi insufficienti alle loro esigenze, anche a causa dell'impennata del prezzo degli immobili dovuta alla crisi finanziaria.
Dal 2009 ad oggi il costo delle case è praticamente raddoppiato, e in molti hanno dovuto rinunciare a un po' di spazio per potersi permettere un tetto.


La densità abitativa della metropoli cinesi, un paradiso fiscale da sempre vessato da problemi di sovrappopolazione, è pari a circa 30 volte quella italiana.
Nella foto, un'altra casa-formicaio, composta da microcelle identiche e ripetute all'infinito.
Con una densità abitativa da record Hong Kong si sviluppa prevalentemente in verticale, con appartamenti che spaziano dalle gigantesche ville dei miliardari alle - più diffuse - case delle dimensioni di un armadio, quasi sempre prive di finestre e delle dimensioni claustrofobiche di 1,5 metri quadrati. In molte di queste "gabbie" non è possibile nemmeno alzarsi completamente in piedi.

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