mercoledì 12 giugno 2013
La fonte Pliniana di Torno
A Torno, in riva al lago (sul ramo di Como), in un’insenatura immersa nel verde, si trova la celebre Villa Pliniana, costruita nella seconda metà del XVI secolo dal governatore di Como Giovanni Anguissola. Ospitò personaggi famosi tra cui Napoleone, Byuron,Foscolo, Shelley, Bellini e Rossini.
Alle sue spalle precipita verso il lago una cascata intermittente, già descritta da Plinio il giovane( da cui il nome della villa) e osservata anche da Leonardo da Vinci.
Questo fenomeno naturale da secoli rende Torno conosciuto in tutto il pianeta.
Protagonista del fenomeno è un’acqua sorgiva perenne che alimenta la famosa “Fonte Pliniana Intermittente”. “Una fonte copiosa che sempre cresce e cala ogni ora”: così la descrive Plinio il Vecchio nella sua “Naturalis Historia”.
A lungo gli esperti – tra cui alla fine del XV secolo Leonardo da Vinci che venne a vistarla nel periodo in cui soggiornò a Milano – si arrovellarono sulla reale natura di questa fonte dal funzionamento oscuro e misterioso.
L’intermittenza come scrive lo studioso tornasco Pietro Müller, secondo l’ipotesi moderna più plausibile sarebbe dovuta alla presenza di un sifone naturale in una cavità carsica. Quando l’acqua raggiunge all’interno della grotta una certa altezza, si scarica verso l’esterno. Diminuisce così la portata fino al successivo accumulo interno ed alla nuova tracimazione.
Ma ecco come descrive Plinio il Giovane (Como 61 o 62 d.c. – 112) la straordinaria fonte nell’ “Epistolario”, in 10 libri indirizzato all’imperatore Traiano, dove annotò fatti di interesse pubblico e privato… ( traduzione del Signor Mario Taroni):
Ti ho portato dalla mia patria come piccolo dono un argomento molto degno per la tua elevata erudizione. Una sorgente nasce nel monte, scorre attraverso i sassi , è raccolta da una stanza fatta a mano; qui trattenuta per poco tempo, sfocia nel lago Lario. Natura mirabile di questo : tre volte al giorno per accrescimenti e diminuzioni stabilite, aumenta e diminuisce. Si vede ciò chiaramente e con grande piacere è guardata (scorta). Siediti vicino e mangia, e anche dalla stessa fonte – infatti è freschissima – bevi; intanto essa, per determinati e calcolati mutamenti, o si ritira o si alza. Un anello o qualche cosa altro deponi in luogo secco, viene bagnato lentamente e infine viene nascosto, viene scoperto di nuovo e gradatamente abbandonato. Se osservi più a lungo, forse vedrai per la seconda volta e per la terza. Qualche aria più nascosta ora libera ora chiude la bocca della sorgente e la parte superiore della gola, in modo che premuta corre incontro e spinta fuori viene assorbita. Ciò che vediamo accadere nelle ampolle e negli altri oggetti dello stesso tipo , dai quali libera non si vede l’uscita.Infatti essa stessa sebbene discendente e degradante, per qualche ritardo dell’aria che si oppone , simili quasi a singhiozzo fanno comparire ciò che versano. Oppure come la natura dell’oceano e anche della fonte, in quella stessa misura viene spinta o riassorbita, così questo piccolo umore per cambi alternati viene soppresso o cacciato fuori ? Oppure come i fiumi che sfociano al mare per venti contrari e per il flutto che incontrano tornano indietro, così c’è qualche cosa che respinge il corso di questa fonte ? Oppure una certa capacità , nelle vene nascoste, che quando raccoglie ciò che aveva vuotato, il ruscello diventa più piccolo e pigro, e quando è colmo più snello e rigonfio ? Oppure non so quale contrappeso misterioso e invisibile che quando è vuoto innalza e fa scaturire la fonte e quanto è colmo la trattiene e la smorza ? Tu infatti puoi scrutare i motivi che fanno un prodigio così grande. A me basta se ti ho esposto a sufficienza ciò che si compie. Stai sano !
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