venerdì 31 maggio 2013

La più antica pittura rupestre

Un disco rossiccio nel nord della Spagna è stato annunciato essere la prima pittura rupestre del mondo. Datata a più di 40.800 anni fa, venne dipinta da alcuni dei primi uomini moderni a raggiungere la penisola iberica oppure da uomini di Neandertal, vissuti in quella regione per oltre 200.000 anni.

 (Pedro Saura)

(Pedro Saura) 

 “C’è una probabilità molto buona che si tratti di Neandertal”, dice Alistair Pike, archeologa dell’Università di Bristol, il cui team ha datato decine di pitture in 11 grotte nel nord della Spagna. Ma Lawrence Guy Straus, esperto dell’Università del New Mexico ad Albuquerque, la chiama “una speculazione molto azzardata”, perché si basa su una singola datazione che potrebbe sovrapporsi con l’occupazione umana. 
 Finora, la grotta di Chauvet detiene il titolo delle pitture rupestri più antiche, datate a circa 39.000 anni, ma la cosa è controversa in quanto la valutazione si basa sulla datazione al radiocarbonio di pigmenti di carbone, che sono sensibili alla contaminazione di altre fonti di carbonio. 
 L’arte rupestre è notoriamente di difficile datazione perché, a differenza di ossa e strumenti che si possono datare direttamente o grazie a ossa vicine, “non è associata ad altro che se stessa”, dice Pike. 
 Per risolvere questo problema, la squadra di Pike ha datato le patine di calcite che lentamente si sono formate sulle pitture usando il rapporto tra uranio e torio. Su 50 patine provenienti da 11 grotte, la più antica è quella del disco nella grotta di El Castillo, risalente ad almeno 40.800 anni. 
Quell’immagine, così come altri dischi leggermente più recenti di Castillo e un’immagine dalla grotta di Altamira, sarebbe stata dipinta all’incirca quando i primi uomini moderni, della cultura Aurignaziana, raggiunsero la penisola iberica.

Questi dischi rossi a Corredor de los Puntos, El Castillo, risalgono tra i 34.000 e i 36.000 anni fa (Pedro Saura)

 La squadra di Pike vede tendenze artistiche evolversi nei diversi periodi. I primi europei dipinsero semplici forme geometriche, mentre i loro successori facevano dei disegni più complessi come mani e figure – senza che questo esprima comunque un giudizio sull’arte o sulle capacità cognitive di Neandertal o esseri umani, avverte Pike.

Altamira, 35.000 anni fa (Pedro Saura)

Altamira, 20.000 anni dopo (Pedro Saura)

 I segni rossi dietro i cavalli nella grotta di Tito Bustillo hanno più di 29.000 anni (Rodrigo De Balbín Behrmann)

 Intanto, l’archeologo Bryce Barker dice di aver trovato la più antica forma di arte rupestre in Australia e una delle più antiche al mondo: un’opera aborigena creata 28.000 anni fa nella grotta di Nawarla Gabarnmang. Barker ha datato al radiocarbonio pigmenti di carbone. L’archeologo avrebbe inoltre trovato prove che la grotta sarebbe stata occupata a partire da 45.000 anni fa.
 La sua ricerca è stata pubblicata sul Journal of Archaeological Science.

(AP Photo/Bryce Barker)

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