martedì 9 aprile 2013

Tiche la dea della fortuna



Nella mitologia greca, Tiche (o Tyche, dal greco Τύχη) è la personificazione della fortuna.
Tiche era la divinità tutelare che presiedeva la prosperità delle città e degli stati.
La sua importanza crebbe in età ellenistica, tanto che le città avevano la loro specifica versione iconica della dea, che indossava una corona raffigurante le mura della città.
Nell'omerico "Inno a Demetra" Tyche era considerata una delle Oceanine, figlie del titano Oceano e della nereide Teti.
In altre versioni è la figlia di Ermes ed Afrodit
Nell'arte medievale la dea è raffigurata con una cornucopia e la ruota della fortuna.
Il suo corrispettivo nella mitologia romana è la dea Fortuna.
Mito:
Personificazione del destino e della fortuna, rappresentava tanto la buona quanto la cattiva sorte.
La dea era venerata ed onorata quale patrona del pubblico benessere.
Solo più tardi assunse un significato più generico, identificandosi con la Sorte, la dea destino, che aveva il potere di decidere la fortuna dei singoli umani e della collettività regolando gli eventi al di fuori dell'opera umana.
Attività affine a quella delle Moire, ma sentita piuttosto come divinità benevola.
Man mano che decresceva la fede delle prime divinità, cresceva l'importanza del destino, e Tiche arrivò ad essere considerata come dea nell'epoca ellenistica.
Non possiede un proprio mito.
Fu accolta dai Romani sotto il nome di Fortuna, la dea del caso e del destino, considerata colei che porta la fertilità e la fortuna, e le attribuivano come figlia la Necessità.

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