venerdì 5 aprile 2013

Scoperte nel deserto egiziano due grandi statue di leoni



Il deserto egiziano ha restituito due monumentali statue di epoca greco-romana raffiguranti leoni. La scoperta e' avvenuta durante la recente campagna organizzata dal Centro Studi Papirologici dell'Universita' di Lecce sotto la direzione di Mario Capasso (cattedra di papirologia) e Paola Davoli (cattedra di egittologia) nell'oasi del Fayyum nel sito di Dime es-Seba, a nord del lago Qarun. In epoca antica la località si chiamava Soknopaiou Nesos, ovvero 'isola del dio Soknopaios', probabilmente a causa della particolare conformazione dell'insediamento che si erge su un pianoro rialzato.
La notizia della scoperta e' stata pubblicata dalla rivista ''Archeologia Viva''.
 Le ultime ricerche si sono concentrate nell'area esterna di un tempio, già posto interamente in luce dall'equipe italiana, e hanno portato al rinvenimento di due statue architettoniche quasi completamente integre in calcare locale (conchiglifero), raffiguranti la parte anteriore di leoni. Le due fiere presentano dimensioni e lineamenti diversi, probabilmente perché realizzati da maestranze differenti. In un caso la rappresentazione e' più naturalistica mentre nell'altro e' piu' stilizzata. Le parti posteriori sono state lasciate grezze poiché le statue dovevano essere inserite nel muro del tempio. Esse infatti decoravano la parte esterna aggettante di due grondaie, in modo analogo a quanto avviene nel più noto tempio di Dendera, in Alto Egitto, dedicato ad Hathor, dove la gronda si trova pero' tra le zampe del leone e non sotto come in questo caso.

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