lunedì 8 aprile 2013
La statua della libertà
New York è una città ricca di luoghi che sono diventati celebri in tutto il mondo ma è innegabile che la Statua della Libertà sia il suo simbolo più celebre.
Porta di ingresso, anche in passato, per milioni di immigrati in cerca di una nuova vita, continua ad essere uno dei monumenti più visti dai turisti che arrivano nella Grande Mela.
Dal traghetto che, partendo da Battery Park, porta a Ellis Island, si vede la sua silouette che si avvicina e, piano piano, la Statua della Libertà colpisce regalando ogni volta un’emozione fortissima.
Con i suoi 93 metri di altezza svetta sul fiume Hudson con la sua possente struttura di acciaio e rame che poggia su granito sardo. La Statua della Libertà è un simbolo a sua volta ricco di simboli: la fiaccola che regge in una mano rappresenta il fuoco della libertà, mentre il libro che regge nell’altra riporta la data del 4 luglio 1776, giorno dell’indipendenza americana. La sua corona a sette punte simboleggia i sette mari e i sette continenti.
Lady Liberty e il suo accennato sorriso arrivano dall’Europa: la Statua della Libertà fu infatti progettata da Frèdèric Auguste Bartholdi, un francese che voleva con questa realizzazione creare un monumento alla libertà. Lo scultore fu ispirato dalle parole di Laboulaye sostenitore della Guerra di Secessione americana che dichiarò quanto fosse importante realizzare un’opera che ricordasse l’indipendenza americana.
Cominciò così la storia della realizzazione della Statua della Libertà che vide coinvolto anche Gustave Eiffel a cui si deve l’idea della realizzazione della struttura in ferro e di altri accorgimenti tecnici per rendere la statua più elastica e meno a rischio di corrosione. Le sue conoscenze tecniche resero possibile a Bartholdi progettare la costruzione della statua in Francia, il suo smontaggio per poterla trasportare e il successivo assemblaggio negli Stati Uniti.
Proprio per la sua struttura fu possibile costruire all’interno della Statua della Libertà due scale a chiocciola per accedere alla corona e una per accedere alla piattaforma attorno alla torcia.
E fu così che la Statua della Libertà iniziò il suo viaggio verso New York, su una nave che affrontò diversi viaggi per portare in America i suoi pezzi per prendere la forma di quello che doveva essere un omaggio dei francesi agli Stati Uniti d’America.
La prima pietra della Statua della Libertà fu posata nel 1884 per essere ufficialmente inaugurata il 28 ottobre del 1886. Nel 1924 la Statua della Libertà fu dichiarata monumento nazionale anche se bisogna ricordare che, prima di diventare il simbolo di New York, la Statua della Libertà funzionava come faro.
La Statua della Libertà ha subito, nel corso dei decenni, lavori e limiti di accesso che ne hanno modificato le visite per i turisti.
Nel 1916 fu chiuso al pubblico il basamento che circonda la torcia che, in seguito, venne sostituita con l’attuale fatta di oro a 24 carati.
Con la tragedia dell’11 settembre 2001 sia la statua sia Liberty Island furono chiuse per motivi di sicurezza. Il piedistallo della Statua della Libertà fu riaperto nel 2004.
Nel 2009 Barak Obama annunciò che, seppure per un numero limitatissimo di persone, anche la corona sarebbe stata riaperta al pubblico.
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