sabato 13 aprile 2013

Il sabato del villaggio
La donzelletta vien dalla campagna in sul calar del sole,
col suo fascio dell'erba;
e reca in mano un mazzolin di rose e viole,
onde, siccome suole, ornare ella si appresta dimani,
al dí di festa, il petto e il crine.
Siede con le vicine su la scala a filar la vecchierella,
incontro là dove si perde il giorno;
e novellando vien del suo buon tempo
quando ai dí della festa ella si ornava,
ed ancor sana e snella solea danzar la sera intra di quei ch'ebbe compagni nell'età piú bella.
Già tutta l'aria imbruna, torna azzurro il sereno,
e tornan l'ombre giú da' colli e da' tetti
 al biancheggiar della recente luna.
Or la squilla dà segno della festa che viene;
ed a quel suon diresti che il cor si riconforta.
I fanciulli gridando su la piazzuola in frotta
e qua e là saltando, fanno un lieto romore;
e intanto riede alla sua parca mensa,
fischiando, il zappatore,
e seco pensa al dí del suo riposo.

Giacomo Leopardi

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