venerdì 1 marzo 2013

L'indegnità di certi pseudo umani oltrepassa ogni limite

Si chiama Natalina. 
A darle il nome sono stati i volontari dell’associazione Legalo al Cuore Onlus che l’hanno salvata.
Natalina è un cucciolo di segugio di circa 5 mesi ed è stata trovata nei pressi di una fermata dell’autobus ad Acquaviva delle Fonti, nel Barese.
Rinchiusa in una gabbia piccolissima, la stessa gabbia in cui è stata costretta a crescere prima di essere abbandonata.
“Venite subito alla fermata, c’è un cane strano”. Sono state queste le parole con cui alcuni studenti che stavano per prendere l’autobus che li avrebbe riportati a casa hanno allertato i volontari che si sono occupati del recupero di Natalina.
Un cane “strano”, Natalina, perché “accartocciato” su se stesso, costretto a stare in quella posizione dalla gabbietta in cui viveva, delle dimensioni simili a quella per i canarini.
“All’inizio non sapevamo neanche se poteva sopravvivere” ha raccontato a GeaPress Patrizia Buonadonna, presidente della Onlus.
“Poi grazie alle cure veterinarie ha iniziato a prendere una postura più regolare, ma quando tenta di sedersi è ancora una pena infinita”.
Il cucciolo è stato sottoposto a esame radiografico.
I veterinari hanno riscontrato lo schiacciamento di due vertebre e gravi malformazioni ossee.
Natalina si muove appoggiandosi sui polsi anteriori.
Nei mesi scorsi nella zona sono stati ritrovati altri segugi, ma nessuno era nelle condizioni fisiche di Natalina.
“Debbo pensare che nei pressi c’è qualcuno che alleva segugi” ha sottolineato Patrizia Buonadonna. “Quando non servono li butta via.
Non oso però immaginare cosa possa essere successo all’ultima arrivata”.

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