lunedì 4 marzo 2013

INAMMISSIBILE !!!!!!

Pedofilia autorizzata: Le spose bambine islamiche sono 60 milioni ed hanno meno di 13 anni. Nel loro paese si chiama cultura e tradizione, ma nel resto del mondo è un crimine contro l’umanità chiamato PEDOFILIA.
Anno 2012 sono 60 milioni di spose bambine, hanno solamente tra gli 8 e i 14 anni.
Unicef: I matrimoni precoci violano i diritti dei bambini, ma il mondo rimane indifferente.
Lo scorso aprile, in Yemen, una bambina di 8 anni di nome Nojoud si presentò da sola in tribunale, dicendo che era stata costretta dal padre a sposare un uomo trentenne che l’aveva picchiata e forzata ad avere rapporti sessuali.
Ci sono 60 milioni di «spose bambine » nel mondo, secondo le Nazioni Unite. Il giorno delle nozze arriva in genere tra i 12 e i 14 anni, a volte anche prima. Il marito è spesso un uomo più anziano, mai incontrato prima. Ad aprile Nojoud ha chiesto e ottenuto il divorzio. Ma per la maggior parte delle piccole spose come lei non c’è via d’uscita.
CLASSIFICA:
L’organizzazione americana International Center for Research on Women (Icrw) ha compilato una «Top 20» dei Paesi in cui i matrimoni di minorenni sono più diffusi:
il Niger è al primo posto (il 76,6% delle spose hanno meno di 18 anni), seguito da Ciad, Bangladesh, Mali, Guinea, Repubblica centrafricana, Nepal, Mozambico, Uganda, Burkina Faso, India, Etiopia, Liberia, Yemen, Camerun, Eritrea, Malawi, Nicaragua, Nigeria, Zambia.
La «classifica » è basata su questionari standardizzati che non sono però disponibili per tutti i Paesi.
Resta fuori dalle statistiche, ad esempio, gran parte del Medio Oriente.
IL MARITO:
Le minorenni tendono ad essere date in moglie a uomini molto più vecchi di loro.
In Africa centrale e occidentale, un terzo delle bambine spose dichiarano che i mariti hanno almeno 11 anni più di loro.
In tutti i Paesi della Top 20 ci sono poi casi in cui la differenza d’età è di decenni: anche 70 anni.
CONSEGUENZE:
Le spose bambine si vedono negare la possibilità di studiare e di lavorare, continuano così ad alimentare il ciclo di povertà da cui provengono.
Non possono lasciare il marito perché non hanno i soldi per restituire la dote, e il divorzio è spesso considerato inaccettabile.
Il problema non è solo il matrimonio precoce, ma anche il parto precoce.
La morte di parto è 5 volte più probabile per le bambine al di sotto dei 15 anni che per le ventenni, secondo l’agenzia per la popolazione dell’Onu (Unfpa).
Il rischio di morte del feto è del 73% maggiore che per le ventenni.
Non essendo le bambine fisicamente pronte alla gravidanza, le complicazioni sono frequenti:
2 milioni di donne sono affette da fistole vescico- vaginali o retto-vaginali, in seguito a lacerazioni prodotte dalla pressione della testa del feto.
Le fistole causano incontinenza. «Le ragazze vengono ostracizzate dai loro mariti e dalla comunità — spiega la dottoressa Nawal Nour, direttrice del Centro per la salute delle donne africane di Boston —.
L’odore di urina che proviene dalla fistola è così forte che le ragazze sono piene di vergogna.
Sono scansate, abbandonate, sole».
Nell’Africa sub-sahariana, inoltre, diversi studi mostrano che le ragazze sposate hanno più probabilità di contrarre l’Aids rispetto a ragazze single e sessualmente attive:
perdono la verginità con mariti malati e non hanno il potere di negarsi o chiedere loro di usare il preservativo.

A cura di: Andrea Mavilla.

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