lunedì 11 marzo 2013

Il Monte Sinai

Il Monte Sinai (arabo: طور سيناء, ebraico: הר סיני), conosciuto anche come Monte Horeb, Monte Oreb, Monte Musa, Gebel Musa o Jabal Musa (letteralmente Montagna di Mosè), è una montagna dell'Egitto che si trova nella parte meridionale della Penisola del Sinai.


Il Monte Sinai con i suoi 2.285 metri di altezza è la seconda montagna più alta dell'Egitto dopo il Monte Caterina (2.637 m.) che si trova a circa 5 km a sud-ovest.


Nel 330 d.C. Elena, madre dell'imperatore Costantino, che con il suo celebre editto del 313 d.C. aveva posto fine alle persecuzioni garantendo la libertà di culto, fece costruire una piccola chiesa nel luogo dove si trovava il Roveto ardente.
Nel 527 d.C. Giustiniano ordinò la costruzione di un vero e proprio monastero con una grande basilica, chiamata la "Basilica della Trasfigurazione", protetta da un'imponente cinta muraria contro le incursioni dei beduini, che includeva anche la chiesa primitiva di Santa Elena.
Tra l'VIII e il IX secolo d.C. i monaci ritrovarono il corpo di Santa Caterina che, secondo la tradizione, era stato trasportato dagli angeli sulla cima del Monte Caterina.
Il corpo della Santa venne collocato in un sarcofago all'interno della basilica dove si trova tuttora e così venne chiamato "Monastero di Santa Caterina".
Ai piedi del Monte Sinai sorge il monastero di Santa Caterina, fatto erigere dall'imperatore Giustiniano nel 527, nel luogo in cui secondo la tradizione Dio si sarebbe manifestato a Mosè entro un roveto "ardente" che bruciava senza consumarsi e che la tradizione identifica in un rigoglioso rovo  qui ancora coltivato. 

Sulla cima del monte si trova una cappella greco-ortodossa, costruita nel 1934 sulle rovine di una chiesa del XVI secolo, non aperta al pubblico.
Secondo la tradizione la cappella racchiude la roccia da cui Dio fece le Tavole della Legge.
Nei pressi si trova anche la Grotta di Mosè, dove si suppone che Mosè avesse aspettato di ricevere le tavole dei Dieci Comandamenti.


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