giovedì 28 marzo 2013

Costa Rica. Riserva Biologica Bosque Nuboso Monteverde.



Dal 1972 la concessione di terreno per l'agricoltura nella zona di Monteverde si era estesa fino alla circostante foresta pluviale
. Su iniziativa di due biologi americani in visita e di un numero di residenti locali, si diede vita a progetti per creare una Riserva. Fondi forniti dal WWF consentirono alla comunità di comprare altri 554 ettari, portando a 10.500 ettari la totalità dell'area protetta della Riserva Biologica Bosque Nuboso Monteverde. Amministrata dall'organizzazione non a scopo di lucro Centro Cientifico Tropical, con sede a San Josè, oggi la Riserva è popolarissima sia tra gli stranieri che tra i costaricani, che arrivano qui a schiere, specialmente durante la settimana di Pasqua e le vacanze scolastiche, per percorrere i sentieri che attraversano l'ultima sacca rilevante di foresta nebbiosa primaria del Centroamerica.

Difficile non rimanere colpiti dalla varietà del territorio, che spazia dalla foresta nana nelle zone più esposte al vento, alla vegetazione fitta della foresta pluviale. Si possono godere alcune viste davvero straordinarie dai vari miradores disponibili.
 Descrivere la Riserva nei dettagli rovinerebbe l'effetto della vista. Basti dire che ci si ritrova davanti a un mondo di un verde denso e ininterrotto, con il rumore del vento, e senza segni di insediamento umano all'orizzonte. 
La Riserva di Monteverde contiene sei diversi biotopi, o ecocomunità, che ospitano secondo le stime 2.500 specie di piante, oltre 100 specie di mammiferi, circa 490 specie di farfalle tra cui la morbide blu, e oltre 400 specie di uccelli, tra cui il quetzal, il bizzarro campanaro dai tre bargigli, l'uccello parasole dal collo nudo e circa trenta tipi diversi di colibrì. Qui sono state identificate oltre 120 specie di rettili e di anfibi, tra cui il rospo dorato di Monteverde (aspo dorado), ufficialmente scoperto nel 1964, considerato endemico della zona e che ora si teme estinto.

E' importante ricordare che la copertura di foresta nebbiosa, fitta, poco illuminata e pesante, rende difficile la vista.
 Parecchi visitatori lasciano la Riserva delusi per non aver potuto individuare molti animali. Comunque Monteverde non è mai deludente, grazie alla quantità di piante che si possono osservare, soprattutto se si segue una visita guidata, che vi aiuterà a identificare muschi, epifite, bromeliadi, felci primitive, formiche tagliafoglie, rane velenose e altri piccoli rappresentanti della fauna e della flora locale, oltre a darvi la possibilità di godere viste fantastiche.

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