giovedì 28 febbraio 2013

Questa è la triste storia DI SEMPRE sta solo a noi cambiarla

Ho ancora gli occhi impastati di sogni quando gli esseri strani a due zampe entrano nella stalla e mi svegliano.
Non lo fanno molto delicatamente, mi rovesciano a testa in giù e mi tirano su per le zampe.
Mi fanno male, cerco di farglielo capire bela ma quello che mi ha preso mi scuote, dice delle cose in un linguaggio strano, sembra arrabbiato.
Cerco mamma con lo sguardo, la trovo, lei è sveglia e sta belando forte.
Mi dice che mi vuole bene.
Mi dice che sarò sempre il suo bambino.
Mi dice che non mi dimenticherà.
Mamma piange.
Mi portano via.
Il mondo a testa in giù è anche divertente da vedere, ma non voglio che mamma sia triste.
Le mani che mi tengono le zampe stringono, fanno male.
Vedo che stanno portando via anche altri due agnellini.
Dove ci portano?
Siamo fuori.
Siamo fuori dal prato.
Abbiamo superato le sbarre.
Forse questo significa diventare grandi.
Avere il vello folto.
Ma la mamma mi manca.
Volto la testa verso il prato dove sono nato, voglio vederla, forse è lei con il muso infilato fra le sbarre che mi chiama, che mi chiama, poi entriamo in una stanza e qui ci sbattono a terra.
Che posto strano.
Ci sono dei ganci che pendono dal soffitto e ci sono delle macchie scure sui muri.
Mi avvicino, ne annuso una, è un odore pungente che mi ricorda il sangue, ma non può essere sangue, sono macchie troppo grandi, poi quello strano essere che chiamano uomo afferra uno dei miei amici agnellini per le zampe, lo lega al gancio, fa lo stesso anche con l’altro, poi è il mio turno.
Mi divincolo, ho paura, voglio la mamma, ma quelle braccia sono troppo forti e lo vedo, l’uomo, lo vedo mentre belo e piango a testa in giù, lo vedo che prende un oggetto da un tavolino, si avvicina a me, mi prende per la testa, me la solleva e l’ultimissima cosa che ricordo, prima che tutto diventi scuro, è che quando sono nato ed ho cercato di mettermi in piedi sulle zampe il muso di mamma era lì, a sostenermi, ed io ho pensato che ci sarebbe stato tutta la vita.
P.S.: 22 sono in media i giorni che vivono gli agnelli destinati ad essere ammazzati per pasqua


 PRIMA DOPO BUONA PASQUA E BUON APPETITO

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