martedì 5 febbraio 2013

La mitologia norrena





Con mitologia norrena, nordica, vichinga o scandinava ci si riferisce alle credenze religiose precristiane e alle leggende di popoli scandinavi, inclusi quelli che colonizzarono l’Islanda, dove le fonti scritte della mitologia norrena furono assemblate. Benché la mitologia germanica sia ricondotta da molti studiosi all’interno dell’ipotetica mitologia indoeuropea, essa presenta molti punti in comune con quella norrena o comunque scandinava, per cui la tratterò in questa sezione. Essa comprende le leggende e i miti scandinavi riguardanti gli antichi eroi, gli dei, la creazione e la distruzione dell’universo e fu trasmessa fino a noi deformata dagli storici del Medioevo cristiano: è dunque impossibile determinare con sicurezza le credenze, i riti e le pratiche del paganesimo originario.
La mitologia norrena non è frutto di una “religione rivelata”, in quanto priva di una fondazione storica individuale e di una comunicazione di conoscenze dalla propria divinità agli uomini, come per esempio accade nel Cristianesimo o nell’Islamismo. Per la maggior parte dell’età vichinga venne trasmessa oralmente e le nostre conoscenze in merito sono principalmente basate su testi medievali, compilati successivamente all’introduzione del Cristianesimo. Gran parte di ciò che sappiamo ci è pervenuto attraverso la letteratura nordica antica, in particolare nelle due versioni dell’Edda, che è la più antica produzione letteraria islandese, e in saghe posteriori. Alcuni frammenti di leggende sono conservati talvolta in antiche iscrizioni e in tradizioni folcloristiche successive. Punto nodale di questa mitologia è la guerra, considerata bella per se stessa, più che un mezzo per raggiungere la pace: solo i guerrieri che muoiono combattendo sono accolti nel regno dei beati dove possono continuare eternamente le loro gioiose battaglie; tutti gli altri, dopo la morte, vanno a finire in un mondo grigio e triste, dove non ci sono né gioie, né dolori.
Troveremo anche qui, come in tutte le mitologie antiche, divinità del bene e del male, ma le differenze fra loro sono assai poco accentuate e quello che conta non è la vittoria dell’una o dell’altra parte, quanto la battaglia in sé.

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