mercoledì 6 febbraio 2013
Il Martin Pescatore
Il martin pescatore (Alcedo atthis) è lungo 16/17 cm, con un becco lungo, grosso alla base, ali e coda brevi e piedi piccoli. Nelle parti superiori è blu-verde metallico, in quelle inferiori e sulle guance giallo ruggine, ai lati del collo spicca una macchia bianca.
E' dotato di un volo sempre rapido e uniforme, che gli permette di fendere l'aria in linea retta, mantenendosi in una direzione parallela a quella del livello del liquido e seguendo così le tortuosità del fiume senza mai allontanarsi dall'acqua. A causa dei piccoli piedi si limita a saltellare su qualche pietra o qualche palo, e non cammina mai sul terreno.
E' un uccello poco socievole e vive solitario e non tollera alcun concorrente nel suo territorio di caccia. Specie inconfondibile per i colori brillanti e per l'abitudine di tuffarsi da posatoi posti sui corpi idrici che costituiscono il suo habitat, per catturare piccoli pesci, girini e insetti acquatici.
Si trova ovunque vi sia acqua, come fiumi, torrenti, canali, stagni e laghi (anche in ambiente urbano), dal mare fino a 600 - 700 m. Vive abitualmente in coppia nel territorio che si è scelto come proprio. Nidifica in cavità lungo gli argini dei corsi d'acqua. Fra le cause che ne limitano la diffusione vi è proprio la carenza dei siti adatti alla nidificazione, il cui continuo calo è dovuto alla cementificazione degli argini dei torrenti. Il ben noto Martin pescatore è uno degli uccelli più amati e raffigurati; è inoltre uno dei migliori esempi di specializzazione ed adattamento all'ambiente.
Si nutre di avannotti di pesce che cattura tuffandosi verticalmente in acqua, con straordinaria velocità e precisione; a questo scopo è dotato di una doppia fovea (punto dell'occhio in cui viene focalizzata l'immagine), per compensare la rifrazione ottica dell'acqua, nonché di una palpebra traslucida che si chiude nel momento dell'ingresso in acqua. Caccia abitualmente partendo da un posatoio: nella foto appunto è su di un ramo.
Lo spettacolo di un Martino che sfreccia col suo volo rasente a pochi centimetri dall'acqua e del quale spesso non ci rimane che un'impressione di folgorante azzurro, è uno dei più belli cui possa assistere un amante della natura. La splendida colorazione non ha, ovviamente, una funzione estetica, bensì aiuta l'uccello a delimitare col volo il territorio di cui si impossessa, e a rendersi ben visibile ai suoi simili; nidifica in un tunnel scavato in una scarpata lungo la riva di un fiume o di un ruscello.
Ha un temibile nemico nel gelo invernale; questa specie è infatti di origine asiatica e mal sopporta prolungati periodi di freddo intenso, anche per il ghiacciarsi dei corsi d'acqua in cui si nutre; perciò negli inverni più rigidi può abbandonare le zone abituali (è normalmente di abitudini sedentarie) per raggiungere le coste marine. Il martin pescatore comune o martin pescatore europeo (Alcedo atthis ispida) è la specie più diffusa di martin pescatore, e l'unica presente in Europa. È lungo 15-16 cm e pesa 40-44 grammi circa. È molto diffuso in Europa, Asia e Africa.
Le piume sono sgargianti, di colori tra il blu e il verde, ma sul collo e sulla gola si notano evidenti macchie bianche. Le parti superiori presentano una colorazione che a seconda della rifrazione della luce può risultare blu brillante o verde smeraldo. Il petto,invece, ha una colorazione arancione vivace per i maschi, più castana per le femmine. La testa è abbastanza grande, con un becco lungo, robusto nero; le ali e la coda corti raccolgono il corpo. Le zampette sono piccole e di un rosso intenso. Di solito il maschio ha colori più vivaci della femmina, perché durante il corteggiamento gli servono per conquistarla con le sue sfumature. Lo si osserva spesso posato sui rami o sui paletti presso l'acqua, da dove si tuffa per catturare le sue prede. In genere vola basso, rasente l'acqua, il suo volo è veloce, con un frullo d'ali.
Spesso fa lo "spirito santo". Riesce cioè a rimanere fermo in volo sopra la superficie dell'acqua fino a che, individuata la preda, si getta in picchiata catturandola nel breve lasso di tempo di due o tre secondi. L'habitat ideale per il Martin Pescatore sono i luoghi dove è presente acqua e cibo, ossia pesci, che costituiscono la sua alimentazione. La dieta del Martin Pescatore è infatti quasi esclusivamente a base di pesce. Nonostante la modesta grandezza, il Martin Pescatore riesce a catturare prede anche più grandi del suo corpo. In alcune occasioni, in mancanza delle sue prede preferite, cattura piccoli animali acquatici quali larve, insetti acquatici come le libellule o piccoli granchi, a volte anche molluschi. Quando ha catturato la preda, il Martin Pescatore ritorna sul masso e a colpi di beccate la uccide e la ammorbidisce. Non essendo in grado di mangiare tutto il corpo degli animali, lische e scaglie vengono rigurgitate costituendo i cosiddetti boli. Le coppie tra Martin Pescatore generalmente si formano a partire dal mese di gennaio. Per corteggiare la femmina, il maschio emette dei brevi trilli e durante il volo di parata insegue la femmina. Per conquistare la femmina il maschio mostra il blu brillante sul petto e dona alla propria compagna la preda appena catturata. Prima di passare all'accoppiamento si picchiettano leggermente il becco, esprimendo la loro intesa a formare una nuova famiglia. I piccoli, che di solito nascono tra marzo e agosto, vengono posti in un tunnel sotterraneo lungo le rive alte, con un'apertura di circa 15/17 cm di diametro e lungo da 45 a 130 cm, che protegge i piccoli dalle intemperie e dai predatori. Per vivere in tali condizioni questa specie ha sviluppato una particolare resistenza alla concentrazione di anidride carbonica che nel buco profondo del nido raggiunge il 6% contro lo 0,03% di quella nell'aria.
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