sabato 9 febbraio 2013

Eugène Delacroix pittore francese

Ferdinand Victor Eugène Delacroix, più semplicemente noto come Eugène Delacroix (Saint-Maurice, 26 aprile 1798 – Parigi, 13 agosto 1863), fu un artista e pittore francese, considerato fin dall'inizio della sua carriera il principale esponente del movimento romantico del suo paese.
La suggestiva pennellata tipica di Delacroix e il suo studio sugli effetti ottici ottenibili per mezzo del colore influenzarono profondamente l'opera degli impressionisti, mentre la sua passione per i temi esotici fu fonte di ispirazione per gli artisti del movimento simbolista.
Abile litografo, Delacroix realizzò illustrazioni per diverse opere di Shakespeare, Sir Walter Scott e Goethe.
Ci sono motivi per credere che suo padre, Charles Delacroix, all'epoca del concepimento di Eugène fosse sterile, e che il suo vero padre sia in realtà Talleyrand, che frequenta la famiglia, che sarà il successore di C. Delacroix come ministro degli esteri e a cui in età adulta Eugène assomiglierà sia nell'aspetto che nel carattere.
Nel corso della sua carriera di pittore rimarrà sotto la protezione prima dello stesso Talleyrand, ed in seguito di suo nipote, Charles Auguste Louis Joseph Demorny, duca de Morny, fratellastro di Napoleone III e presidente della camera dei deputati francese.
Opere:“
La Libertà che guida il popolo” 
Delacroix realizza la sua opera più importante nel 1830, con La Libertà che guida il popolo che, sia per la scelta del soggetto che per la tecnica esibita, mette in evidenza le differenze tra l'approccio all'arte romantico e lo stile neoclassico.
Si tratta probabilmente del suo dipinto più famoso e rappresenta un'indimenticabile immagine dei parigini che si sono sollevati in armi e marciano insieme sotto la bandiera tricolore. La donna rappresenta la libertà e l'indipendenza;
La leggenda vuole che il ragazzo che stringe in mano le pistole sulla destra abbia ispirato a Victor Hugo il personaggio di Gavroche per il romanzo I miserabili del 1862.
Il massacro di Scio (in francese Scènes des massacres de Scio), mostra alcuni civili greci feriti e in punto di morte che stanno per essere massacrati dai turchi.
La morte di Sardanapalo (1827-28). La raffigurazione della morte del re assiro Sardanapalo mostra una scena avvincente sul piano emotivo, con colori vivaci, costumi esotici e tragiche scene.

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