venerdì 8 febbraio 2013

Erone d'Alessandria

E' stato un matematico, ingegnere e inventore greco.
Le notizie sulla vita di Erone sono scarsissime: il secolo in cui visse è stato individuato datando al 13 Marzo del 62 d.C. un'eclissi di Luna da lui osservata. Fra i tanti progetti attribuiti ad Erone vi era un distributore di vino e di acqua il cui avvio era ottenuto con l’introduzione dall’alto di una moneta in una fessura dell’apparecchio.
Questo apparecchio veniva usato nei templi il fedele introduceva una moneta e ne usciva un poco d'acqua santa per le abluzioni
L’eolipila nota anche come “motore di Erone” e che è costituita da una sfera cava realizzata in rame e collegata con due tubicini ricurvi terminanti con due tratti rettilinei situati da parti opposte rispetto all’asse diametrale.
Questi tubicini sono uno il collegamento con la sfera e l’altro può servire a riempire d’acqua la sfera stessa.
Quest’ultima ruota intorno ad un asse diametrale orizzontale.
Il riscaldamento dell’acqua all’interno della sfera è L'animazione della "fontana di Erone", un congegno basato sulla compressione dell'aria e sull'incomprimibilità dell'acqua: l'acqua versata giunge nella bottiglia inferiore e costringe l'aria a salire nel recipiente 1. L'aria che entra costringe l'acqua, qui presente, a uscire zampillando dal tubetto 3.
Quello che consente la rotazione naturalmente opposta a quella dei getti che possono uscire dagli orifizi.
Uno dei congegni più famosi di Erone, serviva per aprire (e chiudere) automaticamente le porte di un tempio. L'aria nel serbatoio A, riscaldata dal fuoco sale di pressione e finisce nella sfera B.
L'acqua qui contenuta, spinta dall'aria, passa attraverso il sifone S e finisce nel secchio C. La discesa del secchio fa aprire le porte del tempio e carica il peso W.
Se il fuoco viene spento, la pressione nei recipenti A e B diminuisce. L'acqua ritorna indietro, svuotando il secchio C. Allora il peso W (in basso a sinistra), non più controbilanciato dal peso del secchio, cade e fa chiudere le porte. 

Costruì anche un carro volante nel Serapeo di Alessandria usando il magnetismo. 
Probabilmente nel soffitto del tempio vi era della magnetite.
In un determinato momento del giorno i raggi del sole penetravano da una finestra illuminando la statua del dio Serapide in quel momento il carro di ferro trainato da 4 cavalli e guidato dal dio Apollo si alzava nel tempio tra lo stupore generale dei fedeli

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