giovedì 10 gennaio 2013
Tomba ipogea nei dintorni di Bonorva. Sardegna
Le meraviglie sigillate di Sardegna
La Sardegna è un'isola italiana nota tra gli archeologi soprattutto per i suoi nuraghes - antiche torri che ricordano in qualche modo i broch scozzesi, ma più numerose ed elaborate.
Sull'isola si possono trovare molte altre antiche meraviglie: dalle cosiddette "tombe di giganti" alle "domus de janas" (case delle fate - tombe scavate nella roccia) come ai pozzi sacri preistorici.
La Sardegna è quindi una regione veramente incredibile per qualunque appassionato di monumenti antichi.
Ma alcuni dei suoi esempi più eccezionali potrebbero rimanere nascosti per secoli dopo essere stati scoperti e scavati [dagli archeologi]. spirali rosse da 70cm dipinte sulle pareti di una cella laterale di una tomba preistorica che è stata oggetto di scavo un anno e mezzo fa. E ci ha raccontato la storia della cosiddetta "tomba della scacchiera".
Un dromos con un prospetto architettonico scavato nella roccia che conduce ad una grande tomba con tre celle laterali.
La tomba è decorata con disegni d'ocra rossa brillante, con protomi taurine scolpite nel lato maggiore della camera principale e con un tetto alto circa 1,70m scolpito come se fosse composto da assi in legno, dipinte alternativamente in blu scuro e bianco.
Ma l'elemento visuale più eccezionale della tomba è una serie di grandi spirali rosse dipinte in una cella laterale: un totale di sette spirali, molte delle quali interconnesse tra loro.
La qualità delle antiche pitture è straordinaria, e su una volta è dipinta anche una figura geometrica rarissima nelle tombe sarde: un motivo a scacchiera bianca e nera - qualcosa probabilmente di unico in un sito apparentemente databile al Neolitico recente e riferibile alla cultura di San Michele di Ozieri (3800 a.C. – 2900 a.C.).
Dopo circa 4 mesi di scavi la Sovrintendenza decide di sistemare un enorme blocco di pietra di fronte all'unico ingresso della tomba; si fa quindi una colata di cemento e si ricopre l'intera zona con uno spesso strato di terra, sigillando nuovamente il sito, probabilmente per sempre. E la tomba e il suo prezioso contenuto, così scompaiono. Una sorte condivisa anche da altre tombe dell'area, tra cui quella denominata "Sa Pala Larga" nella quale è stata trovata un'incredibile protome taurina scolpita e una serie di spirali a creare una sorta di "albero della vita".
Ci chiediamo quanti monumenti eccezionali siano stati trovati, scavati e sigillati nuovamente negli anni da parte degli archeologi in Sardegna, senza che nessuno - tranne pochi addetti ai lavori - ne venisse a conoscenza .
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