venerdì 4 gennaio 2013

Silenzio


E se con un semplice “click” riuscissi a spegnere tutti i rumori del mondo? Intendiamoci,  non parlo dei suoni, no, parlo dei rumori, quelli umani. Bé se esistesse davvero un interruttore del genere io lo userei, lo userei e come.
Prendi una giornata qualunque, inizia con il rumore allarmante di una sveglia, poi traffico, segnali acustici, clacson, telefoni, musica di ogni genere, mezzi di trasporto. E questi sono solo alcuni dei più comuni rumori che ci assillano la mente. E poi le parole, ragazzi, le parole! Non fuoriescono solo dolci parole dalle nostre bocche e non sono neanche poche. Ci sono parole urlate e sgradevoli, inutili e sputate, si parla anche senza neanche dare un peso a quelle parole. Parlare sempre e di continuo sembra quasi diventato un obbligo.
Ritorniamo all’interruttore, io lo immagino in un bel punto panoramico cittadino, mi trovo là e con un bel ghigno da birbante, “click”, spengo il rumore.
Scopro subito che il vento ha uno dei miei suoni preferiti. Il vento fischietta e finalmente il fatto che mi scompigli i capelli ha un senso.
Posso sentire cantare gli uccellini, che vita che c’è in città, la credevo solo un covo di zombie.
Poi improvvisamente, tra i vari suoni del “silenzio”, sento quello della mia anima, non lo sentivo da tempo. Capisco così tanto da quello che riesco a sentire che è quasi impossibile credere che io non l’abbia ascoltato sempre. Forse è per questo che non conosciamo noi stessi  fino in fondo, non ascoltiamo la nostra anima o forse c’è troppo rumore per sentirla. Ed è un vero peccato perché ha proprio tanto da dirci. Non ci credi? Prova a spegnere il rumore.

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