giovedì 31 gennaio 2013

Perché il cane ulula ?

Il cane è un animale sociale e comunica di continuo con i propri simili, con gli appartenenti al proprio branco e con l’uomo. L'ululato è uno dei suoi modi di comunicazione che ha mantenuto in comune con il suo parente più stretto, il lupo.
Il cane utilizza essenzialmente due codici comportamentali. La postura del corpo, comprese le espressioni facciali, e le vocalizzazioni, ossia il guaito, il ringhio, l’abbaio e l’ululato. In natura l’ululato ha principalmente la funzione di segnalare la propria presenza e riunire un branco. Lo utilizzano i lupi, in particolare all’arrivo della stagione invernale, quando richiamano gli altri individui del branco per cacciare le grandi prede e meglio ispezionare l’areale di caccia. 
Alcuni cani, ad esempio i siberian husky e gli alaskan malamute, vocalizzano solamente attraverso l’ululato in quanto il loro legame genetico con i progenitori lupi è ancora forte. 


Fratello dove sei?

 In tutte le altre razze canine che pure abbaiano, invece, l’ululato non ha perso l’antico significato di trasmettere ai simili la propria presenza sul territorio. E’ più che altro una ricerca di contatto a distanza tra i membri del branco. Capita spesso che ululino di più i cani che vengono lasciati soli in case o giardini. In situazioni di isolamento, infatti, questi animali manifestano con l’ululato il naturale desiderio di comunicare con i propri simili e l’uomo, al quale è talvolta riconosciuto lo status di capo branco. 


Ululare alle sirene.


E’ spesso questo il caso dei cani che rispondono con l’ululato ad una sirena che ascoltano in lontananza. Alcune sirene difatti possono avere frequenze di emissione simili all’ululato, e cani particolarmente sensibili e desiderosi di contatto sociale possono rispondere con una simile vocalizzazione, così come appunto i lupi fanno per riunire e consolidare il branco di un grande territorio. A volte il rispondere a stimoli sonori diversi come appunto sirene, campane, suonerie di cellulari potrebbe però avere un significato da ricercarsi nell’apprendimento che i cuccioli hanno avuto nei primi mesi di vita da parte del genitore che, a tali stimoli usa abbaiare o replicare con l’ululato. 

(Piero Papa)

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