venerdì 18 gennaio 2013
I falsi diari di Hitler
La storia incomincia nel 1983,quando Gerd Heidemann viene contattato da un pittore, Konrad Kujau,che,in via confidenziale,racconta al giornalista di essere in possesso dei diari autografi del Fuhrer,scritti tra il 1932 e il 1945
Sessantadue volumi,in tutto,recuperati da un aereo precipitato a Börnersdorf,piccolo centro vicino a Dresda,nell’allora DDR.
Kujau chiede una somma enorme per la vendita dei diari di Hitler:10 milioni di marchi,all’incirca 10 miliardi delle vecchie lire. Heidemann parlò con i suoi capi,al giornale Stern,chiedendo il permesso di poter trattare l’affare.
I dirigenti,pur perplessi,diedero il via libera al giornalista,chiedendo prima che sottoponesse i diari a qualche storico autorevole,che ne avallasse sia l’autenticità che il valore storico.
Il giornalista si rivolse a Hugh Trevor-Roper,direttore del Times Newspaper,personaggio dal passato adamantino,che alla fine della guerra era stato incaricato dal governo di sua maestà di descrivere gli ultimi dieci giorni della vita di Hitler per confutare le pretese sovietiche che Hitler fosse ancora vivo,e che aveva poi scritto dei libri sul Fuhrer.
Trevor Roper studiò i diari,e durante una conferenza stampa tenuta nell’aprile del 1943,dichiarò pubblicamente: « Sono sufficientemente certo che i documenti sono autentici.
Tuttavia non tutti condividevano l’ottimismo dello storico,e molti,prima di esprimere un parere,decisero prudentemente di attendere l’esito delle perizie effettuate sulla carta,sull’inchiostro e sulla grafia di diari.
Ed ebbero ragione. Il 5 maggio l’esito delle perizie non lasciò nessun margine al dubbio:carta e inchiostro erano da attribuire ad un periodo molto posteriore alla fine della seconda guerra mondiale.
Non solo; i diari altro non erano che un resoconto di alcuni dei discorsi pubblici di Hitler,con aggiunti piccoli particolari inediti ma assolutamente marginali;in più l’autore dei falsi aveva grossolanamente sbagliato anche il monogramma di Hitler. Lo scandalo travolse la dirigenza del giornale Stern,mentre Heidemann e Kujau vennero arrestati con l’accusa di aver ordito una colossale frode.
Una pagina del diario Kujau confessò immediatamente di essere l’autore dei falsi diari;era considerato un falsario abbastanza esperto.
Il falsario se la cavò con una condanna mite,e quando uscì dal carcere trovò modo anche di guadagnarci su,raccontando il modo in cui aveva ordito la truffa. Viceversa,Heidemann,accusato di aver intascato parte della somma pattuita per l’acquisto dei diari,si prese una condanna più dura.
E va detto,ingiusta. Il giornalista aveva agito in buona fede,come testimoniato in seguito da alcune registrazioni di telefonate,che però non furono ammesse come prova a discarico durante il processo.
Heidemann morì nel 2000,e oggi i suoi eredi hanno chiesto la revisione del processo.
Trevor Roper vide clamorosamente macchiata la sua reputazione,mentre incredibilmente,un falso diario dei 62 originari è stato battuto ad un’asta per la somma di 6000 euro.
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