lunedì 19 novembre 2012
Le Grandi scoperte: Il ritrovamento di un Neanderthal a Madrid potrebbe chiarire il mistero della loro estinzione.
La Lozoya River Valley potrebbe essere tranquillamente definita Neanderthal Valley. Protetta da due catene montuose nella regione di Madrid del Guadarrama è ancora oggi ricca di fauna e un luogo privilegiato dal punto di vista ambientale. Ottimo terreno di caccia, sarebbe l'ideale per il Neanderthal e molto probabilmente lo è stato. Intervistato dal quotidiano spagnolo El Pais, il paleontologo Juan Luis Arsuaga non trattiene l'emozione: «Questa - dice - non è solo una ipotesi». Lui e i suoi colleghi scienziati impegnati nel sito di Pinilla del Valle hanno già trovato nove denti di Neanderthal, resti di falò e migliaia di fossili di animali, tra cui alcuni enormi uri (gli antenati dei bovini) grandi quanto due tori, rinoceronti e daini.
Il lavoro degli esperti prosegue senza sosta. Da questi preziosi reperti potrebbero venire le risposte ad alcuni interrogativi che il mondo della paleontologia pone ai primi posti di una lista di domande che riguardano la specie umana: perché i Neanderthal si sono estinti quando i Sapiens sono comparsi sul continente europeo? Erano in grado di parlare? Come comunicavano tra di loro? Il Neanderthal è una specie umana ben conosciuta e sconosciuta allo stesso tempo. Si sa molto dei suoi usi e costumi perché sono state trovate numerose vestigia risalenti al periodo in cui ha vissuto in Europa, tra 200mila e 30mila anni fa. Ma è anche avvolta nel mistero a causa dei molti quesiti irrisolti che continuano a saltar fuori, tra cui, appunto, in primo luogo: perché si sono estinti contemporaneamente alla comparsa della nostra specie attuale? Le ipotesi si accavallano. Sono stati sopraffatti in scontri sanguinosi? Oppure le donne Neanderthal col tempo hanno abbandonato gli uomini della loro specie e hanno preferito lasciarsi fecondare dai Sapiens? «Ci sono circa 15 siti Neanderthal in Spagna» racconta Arsuaga. «Si trovano nella Cordigliera Cantabrica, lungo la costa del Mediterraneo orientale e in Andalusia». Pinilla del Valle è un'eccezione alla regola. «Qui non c'è il calcare, non ci sono grotte che di solito consentono la conservazione dei fossili. Si tratta di una sorta di tappo di pietra qui in cui presumibilmente il Neanderthal si rifugiò per preparare gli strumenti di caccia, per mangiare. Loro vagavano nei campi, questo sito non è stato usato come dimora abituale ed più simile a un campo base utilizzato come rifugio quando ne avevano bisogno». Non è ancora certo se i Neanderthal siano stati in grado di parlare, o se hanno condiviso oppure conteso territori all'Homo sapiens, o se entrambe le specie si sono ignorate fino a quando una - la nostra - ha proliferato, mentre l'altra si è persa per sempre. Secondo Enrique Baquedano, direttore del Museo archeologico regionale di Madrid, il sito di Pinilla del Valle ha un grande potenziale: «È molto ampio, si estende per circa 150 metri, e i reperti ritrovati fanno pensare che sia stato "visitato" in tre periodi di tempo diversi». Anche per questo gli scienziati che lavorano nella Lozoya River Valley potrebbero essere i primi a fornire contributi significativi per trovare le risposte alle affascinanti domande che riguardano la vita dei Neanderthal.
Chiesetta di Piedigrotta -Pizzo Calabro
Nel Golfo di Sant'Eufemia, vi è una piccola grotta uno spettacolo unico nel suo genere. La chiesetta di Piedigrotta tra mito e leggenda, Arte, religione, antropologia e cultura, un mix perfetto che ha permesso di rendere nel tempo "A Madonneja" uno dei luoghi più belli e amati in tutto il mondo. Scendendo per la scali¬nata in granito locale ci si incammina lungo un sentiero giù fino alla chiesetta. Dalla continua e nuda roccia piena di conchiglie, si passa ad una serie di profondità, bene articolate e complesse, con vari gruppi di statue e affreschi.
La storia dice che una nave naufragò ad un miglio a nord di Pizzo alla fine del ‘600 e l’equipaggio fece voto che avrebbe costruito un luogo sacro se si fosse salvato. Passato il pericolo, il mare depositò sul bagnasciuga un piccolo quadro della Madonna di Pompei, protettrice dei marinai napoletani, che si trovava sulla nave. Così venne scavata la chiesetta nel tufo e sul piccolo altare fu deposto il quadro. Tra la fine del secolo scorso e l’inizio dell’attuale, due artisti locali Angelo Barone e il figlio Alfonso ingrandirono la grotta a colpi di piccone e l’arredarono con diversi gruppi di statue riproducenti scene delle Sacre Scritture.
Il primo gruppo raffigura la Madonna di Pompei sopra un altare. Poi c’è un presepe; un affresco che rappresenta l’intero tratto di costa calabrese; San Giorgio con il drago; Bernadette inginocchiata in preghiera. Ma sono presenti anche figure non propriamente sacre: Kennedy, papa Giovanni XXIII, Fidel Castro.
Sono anche presenti molte scene delle Sacre Scritture: la moltiplicazione dei pani e dei pesci, episodi del vangelo, della vita dei santi. In tutto sono un centinaio di statue, molto suggestive perché i loro volti, ormai vecchi, privi di colori, sembrano assumere un colorito ed una espressione col riflesso della luce dorata del sole di Calabria, che penetra nelle fessure delle rocce.
La storia dice che una nave naufragò ad un miglio a nord di Pizzo alla fine del ‘600 e l’equipaggio fece voto che avrebbe costruito un luogo sacro se si fosse salvato. Passato il pericolo, il mare depositò sul bagnasciuga un piccolo quadro della Madonna di Pompei, protettrice dei marinai napoletani, che si trovava sulla nave. Così venne scavata la chiesetta nel tufo e sul piccolo altare fu deposto il quadro. Tra la fine del secolo scorso e l’inizio dell’attuale, due artisti locali Angelo Barone e il figlio Alfonso ingrandirono la grotta a colpi di piccone e l’arredarono con diversi gruppi di statue riproducenti scene delle Sacre Scritture.
Il primo gruppo raffigura la Madonna di Pompei sopra un altare. Poi c’è un presepe; un affresco che rappresenta l’intero tratto di costa calabrese; San Giorgio con il drago; Bernadette inginocchiata in preghiera. Ma sono presenti anche figure non propriamente sacre: Kennedy, papa Giovanni XXIII, Fidel Castro.
Sono anche presenti molte scene delle Sacre Scritture: la moltiplicazione dei pani e dei pesci, episodi del vangelo, della vita dei santi. In tutto sono un centinaio di statue, molto suggestive perché i loro volti, ormai vecchi, privi di colori, sembrano assumere un colorito ed una espressione col riflesso della luce dorata del sole di Calabria, che penetra nelle fessure delle rocce.
E per fare questo dovevamo aiutarli anche ad esercitarsi???
il 2 Novembre in Sardegna succedeva questo...
JET ISRAELE IN ITALIA, SIMULATO ATTACCO A LUNGO RAGGIO L'aeronautica israeliana ha effettuato la settimana scorsa una grande esercitazione simulando un attacco a lungo raggio alla base Nato di Decimomannu in Sardegna.
Lo riferiscono oggi i media israeliani, dopo che sono circolate notizie su un possibile attacco militare israeliano contro obiettivi nucleari in Iran.
Nell'esercitazione i velivoli con la Stella di David hanno simulato combattimenti contro Eurofighter italiani, Tornado tedeschi e F-16 olandesi. Gli israeliani hanno schierato caccia-bombardieri F-16, F-15, C-130 da trasporto, velivoli per la guerra elettronica e un'aereo cisterna per il rifornimento in volo.
(Fonte Repubblica)
POI.......... Quello che hanno fatto nei giorni seguenti
Questa ultima impresa EROICA è di ieri
Questi piccolini erano tutti fratelli
Art.11 della nostra costituzione
JET ISRAELE IN ITALIA, SIMULATO ATTACCO A LUNGO RAGGIO L'aeronautica israeliana ha effettuato la settimana scorsa una grande esercitazione simulando un attacco a lungo raggio alla base Nato di Decimomannu in Sardegna.
Lo riferiscono oggi i media israeliani, dopo che sono circolate notizie su un possibile attacco militare israeliano contro obiettivi nucleari in Iran.
Nell'esercitazione i velivoli con la Stella di David hanno simulato combattimenti contro Eurofighter italiani, Tornado tedeschi e F-16 olandesi. Gli israeliani hanno schierato caccia-bombardieri F-16, F-15, C-130 da trasporto, velivoli per la guerra elettronica e un'aereo cisterna per il rifornimento in volo.
(Fonte Repubblica)
POI.......... Quello che hanno fatto nei giorni seguenti
Questa ultima impresa EROICA è di ieri
Questi piccolini erano tutti fratelli
Art.11 della nostra costituzione
Non chiudetevi alla conoscenza
"Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Siate il peso che inclina il piano. Siate sempre in disaccordo perché il dissenso è un’arma. Siate sempre informati e non chiudetevi alla conoscenza perché anche il sapere è un’arma. Forse non cambierete il mondo, ma avrete contribuito a inclinare il piano nella vostra direzione e avrete reso la vostra vita degna di essere raccontata. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.”
B. Russell
Il linguaggio dell'amore
Il linguaggio dell'amore è un linguaggio segreto e la sua espressione più alta
è un abbraccio silenzioso.
-Roberto Musil-
L'arcipelago delle Svalbard
L'arcipelago delle Svalbard è un luogo che esercita un fascino fuori dal comune ma che, paradossalmente potrebbe anche non esistere; non solo potremmo passare la nostra vita senza metterci piede: addirittura potremmo arrivare ad ignorarne completamente l'esistenza.
Sebbene amministrativamente siano parte della Norvegia, infatti, sugli atlanti non vengono annoverate tra le tavole dei paesi europei, e per trovarle occorre cercare nelle pagine dell'Oceano Artico: ma, francamente, chi mai penserebbe di trovare qualcosa qui, oltre al ghiaccio della banchisa? Invece...tra latitudini impossibili ( 74° e 81° nord ) si estende una terra emersa pari a poco meno di 63000 m_ ( circa due volte e mezza l'estensione della Sicilia ), formata da varie isole quasi interamente ricoperte dal ghiaccio per l'intero periodo dell'anno, con una temperatura media di 0°C ed abitate nel periodo di massima affluenza da circa 3000 persone. Il punto più a nord ( Nordkapp, come il suo omonimo continentale ) dista circa 1000 km in linea d'aria dal polo ed immediatamente oltre alle sue coste si trova il limite estivo della banchisa.
Per questo motivo le Svalbard furono da sempre utilizzate quale punto di partenza per le spedizioni verso il Polo Nord, come quelle, travagliate, guidate da Umberto Nobile e Roald Amudsen alla fine degli anni '20. In realtà l'utilizzo delle isole risale ai tempi ancor più remoti: già conosciute dai vichinghi ( che le chiamarono Spitzbergen, monti appuntiti, l'altro nome con le quali sono note e che in realtà identifica l'isola maggiore ) furono ufficialmente riscoperte da Willen Barents alla fine del 1500 e videro i primi insediamenti stabili alla fine del 1800 con l'inizio dello sfruttamento dei giacimenti carboniferi, la caccia alla balena e, in tempi più recenti, l'istituzione di centri di ricerca scientifica. Il desiderio di luoghi e paesaggi sempre più insoliti ha spinto alcune compagnie di crociera ad inserire le Svalvard tra le mete dei propri viaggi e, davvero, lo spettacolo che si offre agli occhi dei fortunati passeggeri è di quelli difficili da dimenticare: alte pareti rocciose erose dal vento si innalzano a picco tra il mare e i ghiacciai formando baie e fiordi senza tempo dove dominano i colori intensi e metallici del ghiaccio.
Tra i luoghi sicuramente più suggestivi il posto d'onore spetta a Magdalenefjorden, a quasi 80° di latitudine nord, un fiordo profondo circa 1km ed interrotto da una lingua del ghiacciaio Waggonwaybreen. Data la sua particolare forma e ubicazione veniva usato in passato per la caccia e la mattanza delle balene e la piccola spiaggia ne porta ancora i segni: un cimitero nella sabbia, oggi patrimonio archeologico e antropologico, conserva i resti di coloro che persero la vita nelle campagne di caccia. Ciò che colpisce di più a Magdalenefjorden è il silenzio, rotto solamente dagli iceberg e del battito delle ali degli uccelli sull'acqua. Il ghiaccio, di un colore azzurro intenso, quasi ipnotizza e viene da pensare che da quella parete invalicabile là in fondo segni davvero il confine del mondo: oltre di essa esiste un altro pianeta, un pianeta di ghiaccio con una vita diversa da quella a cui siamo abituati, dove regna l'orso polare, angelo sterminatore e sovrano di questi luoghi.
Già, l'orso polare: un fattore che alle Svalbard occorre sempre tenere in considerazione. La minaccia ( per modo di dire ) è reale e, è bello poterlo dire, è giusto che sia così: in fondo questa è casa sua. Paradossalmente, tuttavia, l'animale più temibile, perché più facilmente incontrabile, non è il grande mammifero bensì un bel volatile dall'apparenza innocua. La Sterna Artica ( Sterna Paradisaea ) percorre ogni anno 40000 chilometri dalle zone artiche a quelle antartiche e viceversa, ed alle Svalbard è molto diffusa specialmente nel periodo estivo. Non essendovi altra vegetazione che la tundra la sterna nidifica in piccole buche nel terreno dove resta immobile per proteggere le uova ed i piccoli: e dunque facile capitarvi a poca distanza senza rendersene conto. Questo delizioso uccellino diventa allora una creatura di hitchockiana memoria, disposto a tutto, anche ad attaccare l'uomo, in una strenua difesa del nido. Vola radente, si incarna e punta il becco aguzzo verso le teste degli incauti malcapitati emettendo un grido stridulo e raggelante che, da solo, già incuote timore. Lievi ferite per gli attacchi delle sterne sono in genere molto più numerosi e frequenti di quelli, assai rari, derivanti da incontri ravvicinati con l'orso, specialmente nel centro abitato di Ny- Alesund, dove questi animali nidificano ai bordi delle strade.
Il panorama da Ny-Alesund ( Nuova Alesund ) è molto diverso da quello di Magdalenefjorden. La baia sulla quale si affaccia è ampia e nelle giornate serene lo spettacolo è incredibile: alte montagne ricoperte di neve la circondano quasi completamente specchiandosi nell'acqua immobile e cristallina. Tra tutte svettano le cime quasi identiche delle tre Kronen ( tre corone ) che raggiungono i 1225 metri d'altezza. Sicuramente Ny-Alesund è il centro abitato più interessante dell'intero arcipelago. Innanzi tutto perché con i suoi 78° 56? Nord è probabilmente anche più a nord del mondo ( il piccolo ufficio postale vanta sicuramente questo primato ). Inoltre è l'ultimo luogo civilizzato da cui partivano le spedizioni per il polo nord: ne è simbolo inequivocabile il pilone d'acciaio dove Umberto Nobile attraccò il suo dirigibile Italia. Un tempo villaggio di minatori ( il piccolo ma prezioso museo testimonia le incredibili difficoltà della vita in questi luoghi dei pionieri di 100 anni fa ), oggi Ny-Alesund è una cittadella di ricerche scientifiche e meteorologiche ( vi si trova anche una postazione della Nasa ) dove vive una comunità di scienziati e ricercatori molto gelosa della propria quiete, con un piccolo aeroporto, un emporio, un museo e l'ufficio postale.
Sebbene amministrativamente siano parte della Norvegia, infatti, sugli atlanti non vengono annoverate tra le tavole dei paesi europei, e per trovarle occorre cercare nelle pagine dell'Oceano Artico: ma, francamente, chi mai penserebbe di trovare qualcosa qui, oltre al ghiaccio della banchisa? Invece...tra latitudini impossibili ( 74° e 81° nord ) si estende una terra emersa pari a poco meno di 63000 m_ ( circa due volte e mezza l'estensione della Sicilia ), formata da varie isole quasi interamente ricoperte dal ghiaccio per l'intero periodo dell'anno, con una temperatura media di 0°C ed abitate nel periodo di massima affluenza da circa 3000 persone. Il punto più a nord ( Nordkapp, come il suo omonimo continentale ) dista circa 1000 km in linea d'aria dal polo ed immediatamente oltre alle sue coste si trova il limite estivo della banchisa.
Per questo motivo le Svalbard furono da sempre utilizzate quale punto di partenza per le spedizioni verso il Polo Nord, come quelle, travagliate, guidate da Umberto Nobile e Roald Amudsen alla fine degli anni '20. In realtà l'utilizzo delle isole risale ai tempi ancor più remoti: già conosciute dai vichinghi ( che le chiamarono Spitzbergen, monti appuntiti, l'altro nome con le quali sono note e che in realtà identifica l'isola maggiore ) furono ufficialmente riscoperte da Willen Barents alla fine del 1500 e videro i primi insediamenti stabili alla fine del 1800 con l'inizio dello sfruttamento dei giacimenti carboniferi, la caccia alla balena e, in tempi più recenti, l'istituzione di centri di ricerca scientifica. Il desiderio di luoghi e paesaggi sempre più insoliti ha spinto alcune compagnie di crociera ad inserire le Svalvard tra le mete dei propri viaggi e, davvero, lo spettacolo che si offre agli occhi dei fortunati passeggeri è di quelli difficili da dimenticare: alte pareti rocciose erose dal vento si innalzano a picco tra il mare e i ghiacciai formando baie e fiordi senza tempo dove dominano i colori intensi e metallici del ghiaccio.
Tra i luoghi sicuramente più suggestivi il posto d'onore spetta a Magdalenefjorden, a quasi 80° di latitudine nord, un fiordo profondo circa 1km ed interrotto da una lingua del ghiacciaio Waggonwaybreen. Data la sua particolare forma e ubicazione veniva usato in passato per la caccia e la mattanza delle balene e la piccola spiaggia ne porta ancora i segni: un cimitero nella sabbia, oggi patrimonio archeologico e antropologico, conserva i resti di coloro che persero la vita nelle campagne di caccia. Ciò che colpisce di più a Magdalenefjorden è il silenzio, rotto solamente dagli iceberg e del battito delle ali degli uccelli sull'acqua. Il ghiaccio, di un colore azzurro intenso, quasi ipnotizza e viene da pensare che da quella parete invalicabile là in fondo segni davvero il confine del mondo: oltre di essa esiste un altro pianeta, un pianeta di ghiaccio con una vita diversa da quella a cui siamo abituati, dove regna l'orso polare, angelo sterminatore e sovrano di questi luoghi.
Già, l'orso polare: un fattore che alle Svalbard occorre sempre tenere in considerazione. La minaccia ( per modo di dire ) è reale e, è bello poterlo dire, è giusto che sia così: in fondo questa è casa sua. Paradossalmente, tuttavia, l'animale più temibile, perché più facilmente incontrabile, non è il grande mammifero bensì un bel volatile dall'apparenza innocua. La Sterna Artica ( Sterna Paradisaea ) percorre ogni anno 40000 chilometri dalle zone artiche a quelle antartiche e viceversa, ed alle Svalbard è molto diffusa specialmente nel periodo estivo. Non essendovi altra vegetazione che la tundra la sterna nidifica in piccole buche nel terreno dove resta immobile per proteggere le uova ed i piccoli: e dunque facile capitarvi a poca distanza senza rendersene conto. Questo delizioso uccellino diventa allora una creatura di hitchockiana memoria, disposto a tutto, anche ad attaccare l'uomo, in una strenua difesa del nido. Vola radente, si incarna e punta il becco aguzzo verso le teste degli incauti malcapitati emettendo un grido stridulo e raggelante che, da solo, già incuote timore. Lievi ferite per gli attacchi delle sterne sono in genere molto più numerosi e frequenti di quelli, assai rari, derivanti da incontri ravvicinati con l'orso, specialmente nel centro abitato di Ny- Alesund, dove questi animali nidificano ai bordi delle strade.
Il panorama da Ny-Alesund ( Nuova Alesund ) è molto diverso da quello di Magdalenefjorden. La baia sulla quale si affaccia è ampia e nelle giornate serene lo spettacolo è incredibile: alte montagne ricoperte di neve la circondano quasi completamente specchiandosi nell'acqua immobile e cristallina. Tra tutte svettano le cime quasi identiche delle tre Kronen ( tre corone ) che raggiungono i 1225 metri d'altezza. Sicuramente Ny-Alesund è il centro abitato più interessante dell'intero arcipelago. Innanzi tutto perché con i suoi 78° 56? Nord è probabilmente anche più a nord del mondo ( il piccolo ufficio postale vanta sicuramente questo primato ). Inoltre è l'ultimo luogo civilizzato da cui partivano le spedizioni per il polo nord: ne è simbolo inequivocabile il pilone d'acciaio dove Umberto Nobile attraccò il suo dirigibile Italia. Un tempo villaggio di minatori ( il piccolo ma prezioso museo testimonia le incredibili difficoltà della vita in questi luoghi dei pionieri di 100 anni fa ), oggi Ny-Alesund è una cittadella di ricerche scientifiche e meteorologiche ( vi si trova anche una postazione della Nasa ) dove vive una comunità di scienziati e ricercatori molto gelosa della propria quiete, con un piccolo aeroporto, un emporio, un museo e l'ufficio postale.
Un mare senza coste
Il mar dei Sargassi
Il Mar dei Sargassi non è delimitato da terra e costa ma da 4 differenti correnti che creano un mare con caratteristiche proprie nel mezzo del Nord dell'Oceano Atlantico.
Il Mar dei Sargassi non è delimitato da terra e costa ma da 4 differenti correnti che creano un mare con caratteristiche proprie nel mezzo del Nord dell'Oceano Atlantico.
Le terrazze che sembrano dipinti
Nepal. Questa terrazza di trova a Damphus. A febbraio,coltivazione di grano, patate e lenticchie (verde scuro).
Lo Yunnan (Letteralmente "A Sud delle nuvole") è una provincia cinese, situata nell'estremo sud-ovest della nazione.
Area dominata dai monti Ailao, è abitata dalla minoranza etnica Hani, che ha praticato terrazzamenti per almeno 1.300 anni
La terrazza per la coltivazione di riso Banaue Filippine fa parte dei beni UNESCO
Lo Yunnan (Letteralmente "A Sud delle nuvole") è una provincia cinese, situata nell'estremo sud-ovest della nazione.
Area dominata dai monti Ailao, è abitata dalla minoranza etnica Hani, che ha praticato terrazzamenti per almeno 1.300 anni
La terrazza per la coltivazione di riso Banaue Filippine fa parte dei beni UNESCO
I meravigliosi templi indiani
Alcuni templi indiani
Il piccolo tempio di Nandi
All'interno di questo tempio era la figura di un toro che si chiama come il tempio stesso ,ed è il toro che cavalca Shiva secondo la mitologia.
TEMPIO Vishvanath
interno del tempio
Laksmi Tempio
Accanto a questo era il tempio di Varaha, simile al precedente, dove all'interno era un cinghiale. Pare che questo animale è il Varaha dio, incarnazione del dio Vishnu.
Laksmana tempio ingresso con 4 piccoli templi negli angoli
sculture di ballerini e dee
Kandariya Tempio
Da sinistra. a r. Mahadova tempio e il tempio di Jagadamba
Lion scultura Mahadeva Temple
Vamana Tempio
Il piccolo tempio di Nandi
All'interno di questo tempio era la figura di un toro che si chiama come il tempio stesso ,ed è il toro che cavalca Shiva secondo la mitologia.
TEMPIO Vishvanath
interno del tempio
Laksmi Tempio
Accanto a questo era il tempio di Varaha, simile al precedente, dove all'interno era un cinghiale. Pare che questo animale è il Varaha dio, incarnazione del dio Vishnu.
Laksmana tempio ingresso con 4 piccoli templi negli angoli
sculture di ballerini e dee
Kandariya Tempio
Da sinistra. a r. Mahadova tempio e il tempio di Jagadamba
Lion scultura Mahadeva Temple
Vamana Tempio
Come si orientano le specie marine nell'oscurità ?
Come si orientano nell'oscurità le specie marine che vivono nella zona mesopelagica, area estesa tra i duecento e i mille metri di profondità sotto il livello del mare a ridottissima presenza di luce?
Grazie ai bagliori bioluminescenti, secondo una ricerca della Duke University di Durham pubblicata sul Journal of Experimental Biology.
L'indagine ha cercato di misurare la quantità di luce prodotta dalle specie marine in habitat cosi' remoti e inospitali.
Il team composto da Tamara Frank, Sonke Johnsen, Steven Haddock, Edith Widder e Charles Messing ha scoperto che gli animali bioluminescenti sono relativamente rari ma che le bioluminescenze del raggio verde-blu sono abbastanza comuni quando il plancton entra in collisione con un ostacolo.
Un'ulteriore scoperta del gruppo di ricerca ha rivelato che i predatori che vivono nelle estreme profondità marine posseggono una spiccata sensibilita' per i colori.
Sono, in pratica, capaci di catturare le sfumature cromatiche rapidamente grazie a una vista sofisticata.
Il deserto bianco
Candido. Come nessuno immagina il Sahara.
Il suo fascino sta tutto qui. Nell'apparire all'improvviso, dopo infiniti banchi di sabbia color ocra e nere rocce vulcaniche. Un miracolo geologico fatto di pilastri calcarei e monoliti gessosi che, grazie al lavorìo del vento, prende forme di uomini, animali, funghi, fiori. Difficile descrivere il Deserto Bianco, immensa fetta di Sahara egiziano che si estende tra le oasi di Bahariya e Farafra, fino a lambire Siwa a nord e il territorio libico a ovest, collegando le brulle lande del Deserto Occidentale con il Grande Mare di Sabbia. Le sue dune sono interrotte da placche bianchissime formatesi dopo il ritiro di laghi e di paludi che, fino a 5mila anni fa, bagnavano questa regione. Sì perché qui c'era la savana, si cacciavano le gazzelle e vivevano i leoni. Oggi la sabbia copre una civiltà primordiale scivolata nell'oblio attraverso i secoli. E nelle valli, in passato letto di enormi fiumi, il terreno è disseminato ora da miliardi di pietre scavate dal vento e da conchiglie fossili.
Ma il Deserto Bianco nasconde molte altre storie. Come non ricordare l'epopea delle spedizioni del passato: le fatiche di esploratori come Gerhard Rohlfs, salvato nel 1874 da due giorni di pioggia mentre cercava di raggiungere Siwa, e del conte ungherese László Ede Almásy, il Paziente inglesecinematografico che, dal 1929 al 1941, scorrazzò tra queste dune. Entrambi alla ricerca, sempre vana, dell'oasi scomparsa di Zarzora. Da qui ha preso le mosse la civiltà egizia, fiorita poi lungo le rive del Nilo. E da qui è passato Alessandro il Grande, dopo aver conquistato l'Egitto (331 a.C.) e fondato Alessandria. La sua meta era Siwa, dove consultò l'oracolo di Amon, il Dio della Vita: gli disse che egli era figlio di Zeus e che avrebbe dominato il mondo. Dopo di lui arrivò la regina Cleopatra. Forse veniva da Tebe, e chissà se il suo Antonio la aspettava proprio a Siwa, quando l'oasi era ricca e potente. Già inclusa nel regno di Ramesse III (1184-1153 a.C.) fu per secoli capoluogo del deserto, un'ultima frontiera faraonica.
Il mercatino Italia - venghino venghino qui buoni affari
La missione nei paesi arabi di Mario Monti ha un obiettivo semplice e chiaro: vendere l'Italia a sceicchi ed emiri.
Vendere sia il debito (sotto forma di titoli di stato) che pezzi di patrimoniale (sotto forma di immobili e quote di aziende statali o parastatali).
Una procedura in cui sarà coinvolta anche la Cassa depositi e prestiti. È lo stesso premier ad affermarlo durante un colloquio con la stampa italiana al suo seguito, di fatto confermando le anticipazioni dell'HuffPost.
"I più avveduti, quelli che sono in grado di valutare il percorso di risanamento e di riforme messo in campo dal governo, ritengono che l'Italia abbia imboccato la strada giusta e promettente.
Ritengo che ci siano oggi buone opportunità di fare investimenti in Italia. Questo è un momento buono" per acquistare a buon mercato "asset, equities e probabilmente anche real estate, destinati a rivalutarsi", sottolinea il presidente del Consiglio. Che si spiega meglio andando avanti nel ragionamento. Le valutazioni degli asset "sono ai minimi storici" e in Italia "c'è bisogno di capitali per favorire la crescita".
"Quello che abbiamo illustrato ai potenziali investitori è che ci troviamo in un momento in cui sia i titoli a reddito fisso sia per quanto riguarda gli asset la valutazione è bassa".
Oggi - quindi - "c'è l'opportunità di fare buoni investimenti in Italia". Monti individua anche il braccio operativo di queste possibili operazioni.
"La Cassa depositi e prestiti con circa 300 miliardi di attivo sta svolgendo un ruolo crescente nell'economia italiana e ha avviato relazioni con partner internazionali di alto profilo e può interloquire con investitori esteri interessati ad investire in Italia sul piano paritario".
Non a caso il premier è accompagnato nella sua prima tappa del viaggio nei Paesi del Golfo persico, dal presidente di Cdp, Franco Bassanini. Monti nella conferenza stampa sottolinea "il piano di sviluppo imponente" messo in campo dal governo kuwaitiano.
"Il nostro compito - dice il premier - è quello di promuovere le imprese italiane e favorire il sistema Italia", ovvero "far partecipare le imprese italiane alle numerose gare che il piano di sviluppo" del Kuwait prevede.
"Il nostro compito è quello di portare in questi Paesi le liste delle imprese per assicurarsi queste commesse", conclude Monti. La conferenza stampa però non è filata tutta liscia, perché il premier si è lasciato scappare una risposta sibillina che potrebbe aprire a un suo futuro impegno per un eventuale Monti-bis. "Non posso garantire per il futuro".
Così Mario Monti risponde a chi gli chiede se abbia fornito in Kuwait garanzie sull'affidabilità dell'Italia dopo il suo mandato.
"Chi governerà deve avere come obiettivo quello di continuare a garantire crescita, giustizia, lotta a corruzione e evasione", aggiunge il premier. Insomma, un modo indiretto per dire: con me siete al sicuro da un punto di vista della gestione della crisi, senza di me si possono aprire diversi scenari, anche negativi.
Musica per le orecchie di quanti in questo weekend si sono offerti come maggioranza per un futuro esecutivo politico guidato dal Professore: da una parte Fini e Casini, dall'altra la coalizione centrista che va da Montezemolo a Riccardi, passando per Bonanni.
HuffPost.
Invece di promuovere e incentivare l'industria italiana, la svendiamo all'estero!!!
Invece di aiutare gli imprenditori a risollevarsi creando lavoro si svende quel poco che ci è rimasto.
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Con me siete al sicuro da un punto di vista della gestione della crisi, senza di me si possono aprire diversi scenari, anche negativi.
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Questa affermazione del signor monti ......Non so a voi ma a me sembra una sorta di ricatto o se volete di coercizione
Vendere sia il debito (sotto forma di titoli di stato) che pezzi di patrimoniale (sotto forma di immobili e quote di aziende statali o parastatali).
Una procedura in cui sarà coinvolta anche la Cassa depositi e prestiti. È lo stesso premier ad affermarlo durante un colloquio con la stampa italiana al suo seguito, di fatto confermando le anticipazioni dell'HuffPost.
"I più avveduti, quelli che sono in grado di valutare il percorso di risanamento e di riforme messo in campo dal governo, ritengono che l'Italia abbia imboccato la strada giusta e promettente.
Ritengo che ci siano oggi buone opportunità di fare investimenti in Italia. Questo è un momento buono" per acquistare a buon mercato "asset, equities e probabilmente anche real estate, destinati a rivalutarsi", sottolinea il presidente del Consiglio. Che si spiega meglio andando avanti nel ragionamento. Le valutazioni degli asset "sono ai minimi storici" e in Italia "c'è bisogno di capitali per favorire la crescita".
"Quello che abbiamo illustrato ai potenziali investitori è che ci troviamo in un momento in cui sia i titoli a reddito fisso sia per quanto riguarda gli asset la valutazione è bassa".
Oggi - quindi - "c'è l'opportunità di fare buoni investimenti in Italia". Monti individua anche il braccio operativo di queste possibili operazioni.
"La Cassa depositi e prestiti con circa 300 miliardi di attivo sta svolgendo un ruolo crescente nell'economia italiana e ha avviato relazioni con partner internazionali di alto profilo e può interloquire con investitori esteri interessati ad investire in Italia sul piano paritario".
Non a caso il premier è accompagnato nella sua prima tappa del viaggio nei Paesi del Golfo persico, dal presidente di Cdp, Franco Bassanini. Monti nella conferenza stampa sottolinea "il piano di sviluppo imponente" messo in campo dal governo kuwaitiano.
"Il nostro compito - dice il premier - è quello di promuovere le imprese italiane e favorire il sistema Italia", ovvero "far partecipare le imprese italiane alle numerose gare che il piano di sviluppo" del Kuwait prevede.
"Il nostro compito è quello di portare in questi Paesi le liste delle imprese per assicurarsi queste commesse", conclude Monti. La conferenza stampa però non è filata tutta liscia, perché il premier si è lasciato scappare una risposta sibillina che potrebbe aprire a un suo futuro impegno per un eventuale Monti-bis. "Non posso garantire per il futuro".
Così Mario Monti risponde a chi gli chiede se abbia fornito in Kuwait garanzie sull'affidabilità dell'Italia dopo il suo mandato.
"Chi governerà deve avere come obiettivo quello di continuare a garantire crescita, giustizia, lotta a corruzione e evasione", aggiunge il premier. Insomma, un modo indiretto per dire: con me siete al sicuro da un punto di vista della gestione della crisi, senza di me si possono aprire diversi scenari, anche negativi.
Musica per le orecchie di quanti in questo weekend si sono offerti come maggioranza per un futuro esecutivo politico guidato dal Professore: da una parte Fini e Casini, dall'altra la coalizione centrista che va da Montezemolo a Riccardi, passando per Bonanni.
HuffPost.
Invece di promuovere e incentivare l'industria italiana, la svendiamo all'estero!!!
Invece di aiutare gli imprenditori a risollevarsi creando lavoro si svende quel poco che ci è rimasto.
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Con me siete al sicuro da un punto di vista della gestione della crisi, senza di me si possono aprire diversi scenari, anche negativi.
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Questa affermazione del signor monti ......Non so a voi ma a me sembra una sorta di ricatto o se volete di coercizione