venerdì 9 novembre 2012
L'enigma delle statuette di Acambero
Per statuette di Acambaro si intendono un altissimo numero (oltre trentamila) di reperti archeologici trovati in uno scavo archeologico nel luglio del 1944 diretto da Waldemar Julsrud nei pressi di Acambaro, in Messico.Si tratta di piccole statuette in ceramica, somiglianti ad alcune specie di dinosauri. Per questa ragione le statuette di Acambaro sono generalmente citate negli elenchi degli oggetti anacronistici o OOPArt. C'è una forte possibilità che le statuette siano in realtà una bufala.Alcuni creazionisti e oppositori dell'evoluzionismo credono che queste statuette costituiscano una prova credibile della coesistenza dell'uomo e dei dinosauri, cosa che smentirebbe la teoria dell'evoluzione e accrediterebbe maggiormente l'interpretazione letterale della Bibbia (per quanto la Bibbia non citi l'esistenza dei dinosauri). Per questo motivo le statuette di Acambaro vengono spesso associate alle pietre di Ica.In ogni caso, non c'è nessuna prova che le statuette siano autentiche. Le statuette vennero scoperte da Waldemar Julsrud, un archeologo dilettante tedesco emigrato in Messico nello stato di Guanajuato, e più precisamente ad Acmbaro, 175 miglia a nord ovest di Città del Messico. Secondo Dennis Swift, convinto sostenitore della teoria della terra giovane e dell'autentictà delle statuette, Jalsrud era un commerciante di ferramenta che inciampò in una delle statuette mentre stava facendo una passeggiata a cavallo. Julsrud assunse un contadino messicano per disseppellire le rimanenti statuette, e lo pagò per ciascuna statuetta che gli portava. In tutto il contadino e i suoi assistenti gli consegnarono oltre 32.000 statuette.Si trattava in genere di raffigurazioni di diverse persone e animali, dai presunti dinosauri a figure umane di tutto il mondo, fra cui gli Egiziani, i Sumeri, e anche "Caucasici barbuti".Queste statuette attirarono poco l'attenzione degli studiosi e degli scienziati, e quando Julsrud cominciò ad affermare che si trattava di accurate rappresentazioni di dinosauri creati da un antico popolo, non venne semplicemente preso in considerazione. I mass media e i giornali avevano invece riportato la notizia, e le statuette cominciarono ad avere una certa popolarità.Le statuette vennero esaminate da Charles C.DiPeso, un archeologo che stava lavorando per l'Amerind Foundation, un'organizzazione dedicata alla preservazione della cultura dei nativi americani. DiPeso studiò le statuette, e concluse che non erano autentiche, e che erano state probabilmente realizzate dai contadini della zona. Pubblicò i suoi risultati nella rivista American Antiquity. L'accuratezza della sua ricerca è spesso contestata dai sostenitori dell'autenticità delle statuette.Jalsrud si guadagnò presto il sostegno dei creazionisti e degli studiosi dell'archeologia misteriosa, fra cui quello di Charles Hapgood, pioniere della teoria dello scambio dei poli terrestri. Jalsrud venne anche sostenuto da Erle Stanley Gardner, scrittore di narrativa e creatore del personaggio di Perry Mason, che affermò che 32,000 statuette non potevano essere state realizzate da una singola persona o da un gruppo di persone.Le statuette sono state citate in alcuni libri pseudoscientifici come Atlantis Rising di David Lewis. Don Patton, un altro sostenitore della teoria della scienza giovane, è emerso come uno dei maggiori sostenitori, fornendo anche ulteriori indizi a favore, come la somiglianza delle statuette ai dinosauri descritti da Robert Bakker nel libro Dinosaur Heresies. Secondo gli studi, se fossero davvero autentiche, risaliberro ad una età che va da circa 6500 a 1500 anni fa. Ma i Dinosauri, secondo la Scienza Ortodossa, si sarebbero estinti circa 65 milioni di anni fa.
Ma ci sono o ci fanno??
Poste italiane e non vedenti
Marzia P. ci segnala la seguente "genialata" di un ufficio postale della provincia di Pisa:
"AVVISO PER I NON VEDENTI - SUONARE IL CAMPANELLO E ATTENDERE L'ADDETTO".
Sono stati gentili a mettere a disposizione dei "non vedenti" un operatore, che può aiutarli a svolgere le commissioni... resta da capire come possono leggere l'avviso e suonare il campanello...
staff nocensura.com
PS: sul pulsante, in rilevo si può notare una scritta in "braille", resta da capire come può un non vedente sapere dove trovare il pulsante...
Marzia P. ci segnala la seguente "genialata" di un ufficio postale della provincia di Pisa:
"AVVISO PER I NON VEDENTI - SUONARE IL CAMPANELLO E ATTENDERE L'ADDETTO".
Sono stati gentili a mettere a disposizione dei "non vedenti" un operatore, che può aiutarli a svolgere le commissioni... resta da capire come possono leggere l'avviso e suonare il campanello...
staff nocensura.com
PS: sul pulsante, in rilevo si può notare una scritta in "braille", resta da capire come può un non vedente sapere dove trovare il pulsante...
Choosy
Da un'idea di Elsa Fornero.
L'incubo che ha unito padri e figli.
"Un film che ti fa apprezzare ciò che hai" (Goldman Sachs)
"Un film che ti insegna a vivere con poco" (Joseph Ratzinger)
"E a sperare nell'aldilà" (Antonio De Curtis)
"La morte è una risorsa" (INPS)
Testi e sceneggiatura: Massimo Merighi e Tony Troja Montaggio:
Davide Vallone Regia:
Massimo Merighi e Tony Troja
Eco-yurte di lusso nel deserto del Gobi
Bob Krist/Corbis
Di hotel incredibili ne abbiamo visti davvero tanti, ma un eco-camping di lusso nel deserto del Gobi, nel cuore della Mongolia, ci mancava. Si chiamaThree Camel Lodge questo complesso composto da 30 Gher, dette anche "yurte", le tradizionali abitazioni circolari in cui vivono le popolazioni mongole nella steppa. Interamente rivestite di feltro per proteggere l'interno dal freddo pungente e dalle intemperie, le yurte del lodge sono allestite con arredamento tradizionale, due letti, un bagno privato e ogni genere di comfort. Ma oltre alla tradizione, questo lussuoso campo è molto attento anche all'ambiente: è infatti costruito seguendo criteri di eco sostenibilità e interamente alimentato da sole e vento.
Fonte : Focus.it
Di hotel incredibili ne abbiamo visti davvero tanti, ma un eco-camping di lusso nel deserto del Gobi, nel cuore della Mongolia, ci mancava. Si chiamaThree Camel Lodge questo complesso composto da 30 Gher, dette anche "yurte", le tradizionali abitazioni circolari in cui vivono le popolazioni mongole nella steppa. Interamente rivestite di feltro per proteggere l'interno dal freddo pungente e dalle intemperie, le yurte del lodge sono allestite con arredamento tradizionale, due letti, un bagno privato e ogni genere di comfort. Ma oltre alla tradizione, questo lussuoso campo è molto attento anche all'ambiente: è infatti costruito seguendo criteri di eco sostenibilità e interamente alimentato da sole e vento.
Fonte : Focus.it
Il bullismo va combattuto incominciando dalla famiglia
Polizia Postale Web Site Fans
Bullismo un reato commesso da VIGLIACCHI.
Bullismo Nell'ambito della campagna per la lotta al bullismo "smonta il bullo" è stato istituito un numero verde 800 66 96 96 a cui rispondono operatori qualificati che ricevono segnalazioni di atti di bullismo. La task force del numero anti bullismo è costituita da psicologi, insegnanti, genitori e personale ministeriale. Il numero sarà attivo dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 19.00.
A cura di: Andrea Mavilla
Bullismo un reato commesso da VIGLIACCHI.
Bullismo Nell'ambito della campagna per la lotta al bullismo "smonta il bullo" è stato istituito un numero verde 800 66 96 96 a cui rispondono operatori qualificati che ricevono segnalazioni di atti di bullismo. La task force del numero anti bullismo è costituita da psicologi, insegnanti, genitori e personale ministeriale. Il numero sarà attivo dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 19.00.
A cura di: Andrea Mavilla
La battaglia dei due lupi
Una sera un anziano Cherokee raccontò al nipote della battaglia che avviene dentro le persone.
E disse: “Figlio mio, la battaglia è tra i due lupi che vivono dentro di noi.
Uno è infelicità, paura, preoccupazione, gelosia, dispiacere, autocommiserazione, rancore, senso di inferiorità.
L’altro è felicità, gioia, amore, speranza, serenità, gentilezza, generosità, verità, compassione”.
Il piccolo ci pensò su per un minuto e poi chiese: “Quale dei due lupi vince?”.
L’anziano Cherokee rispose semplicemente: “Quello a cui dai da mangiare”
E disse: “Figlio mio, la battaglia è tra i due lupi che vivono dentro di noi.
Uno è infelicità, paura, preoccupazione, gelosia, dispiacere, autocommiserazione, rancore, senso di inferiorità.
L’altro è felicità, gioia, amore, speranza, serenità, gentilezza, generosità, verità, compassione”.
Il piccolo ci pensò su per un minuto e poi chiese: “Quale dei due lupi vince?”.
L’anziano Cherokee rispose semplicemente: “Quello a cui dai da mangiare”
Un genio dimenticato
Nikola Tesla era di nazionalità serba ma nacque nella cittadina croata di Smilijan nella notte fra il 9 e il 10 luglio del 1856.
Mi chiamarono pazzo nel 1896 quando annunciai la scoperta dei raggi cosmici. Ripetutamente si presero gioco di me e poi, anni dopo, hanno visto che avevo ragione. Ora presumo che la storia si ripeterà quando affermo che ho scoperto una fonte di energia finora sconosciuta, un’ energia senza limiti, che può essere incanalata “ - Nikola Tesla Nikola Tesla scrisse un articolo dal tono futuristico sul Century Magazine in cui affermò di poter costruire un “sistema mondiale di trasmissioni senza fili ” utile per comunicare telefonicamente, inviare notizie, musica, andamento dei titoli azionari, informazioni di carattere militare o privato. L’articolo catturò l’attenzione di J. P. Morgan, un grande banchiere d’affari che gli offrì un finanziamento iniziale di 150,000 $, in cambio del 51% delle azioni sul progetto.
Nel 1901 Tesla si mise alla costruzione del suo nuovo sistema di trasmissione mondiale vicino alle scogliere di Wanderclyffe, nel Long Island dello stato di New York. Si trattava dello sviluppo e del perfezionamento dell’impianto di trasmissione già da lui utilizzato a Colorado Springs ed era caratterizzato da una struttura portante interamente in legno con una enorme cupola metallica toroidale sul vertice. Ma per quanto la Wanderclyffe Tower fosse perfettamente idonea a svolgere molte funzioni, lo scopo che primariamente Tesla voleva raggiungere con la sua costruzione era la trasmissione di elettricità senza fili in tutto il globo, un obiettivo che lo scienziato si guardò bene dal rivelare al suo finanziatore [23]. Il 12 dicembre dello stesso anno però il mondo fu sconvolto da una notizia sensazionale: Guglielmo Marconi aveva trasmesso la lettera “S” oltreoceano da una località in Cornovaglia fino a Newfoundland, in America [24]. Pochi infatti sapevano che l’inventore italiano aveva utilizzato ben 17 dei suoi brevetti per ottenere quel risultato e così Tesla fu costretto ad iniziare una battaglia legale controMarconi [25]. Ma quando qualche tempo dopo Tesla dichiarò ai giornali di potere illuminare tutta la città di Parigi con il suo trasmettitore di Warderclyffe, Morgan scoprì che il vero scopo di Tesla era quello di trasmettere gratuitamente energia elettrica senza fili e quindi ritirò immediatamente il suo appoggio finanziario al progetto dicendo allo scienziato che avrebbe fatto molto meglio a realizzare un impianto come quello di Marconi.
La Wanderclyffe Tower - Il super banchiere infatti aveva chiesto a Tesla solo di sviluppare un sistema di comunicazione avanzato su cui poter lucrare e non certo una tecnologia che andasse contro i suoi stessi interessi di profitto. Di conseguenza, dietro la pressione dei poteri forti, Tesla venne prima fermato ad un passo dal completamento del sistema mondiale, poi isolato da tutto il resto del gota finanziario (non trovò più nessuno disposto a fargli credito) e infine dimenticato da media e istituzioni insieme alle sue scoperte scomode. Dal momento della storica rottura con Morgan, Guglielmo Marconi fu elevato a nuova “star” internazionale delle radiocomunicazioni.
A cura di Marco Pizzuti tratto da www.nocensura.com
Mi chiamarono pazzo nel 1896 quando annunciai la scoperta dei raggi cosmici. Ripetutamente si presero gioco di me e poi, anni dopo, hanno visto che avevo ragione. Ora presumo che la storia si ripeterà quando affermo che ho scoperto una fonte di energia finora sconosciuta, un’ energia senza limiti, che può essere incanalata “ - Nikola Tesla Nikola Tesla scrisse un articolo dal tono futuristico sul Century Magazine in cui affermò di poter costruire un “sistema mondiale di trasmissioni senza fili ” utile per comunicare telefonicamente, inviare notizie, musica, andamento dei titoli azionari, informazioni di carattere militare o privato. L’articolo catturò l’attenzione di J. P. Morgan, un grande banchiere d’affari che gli offrì un finanziamento iniziale di 150,000 $, in cambio del 51% delle azioni sul progetto.
Nel 1901 Tesla si mise alla costruzione del suo nuovo sistema di trasmissione mondiale vicino alle scogliere di Wanderclyffe, nel Long Island dello stato di New York. Si trattava dello sviluppo e del perfezionamento dell’impianto di trasmissione già da lui utilizzato a Colorado Springs ed era caratterizzato da una struttura portante interamente in legno con una enorme cupola metallica toroidale sul vertice. Ma per quanto la Wanderclyffe Tower fosse perfettamente idonea a svolgere molte funzioni, lo scopo che primariamente Tesla voleva raggiungere con la sua costruzione era la trasmissione di elettricità senza fili in tutto il globo, un obiettivo che lo scienziato si guardò bene dal rivelare al suo finanziatore [23]. Il 12 dicembre dello stesso anno però il mondo fu sconvolto da una notizia sensazionale: Guglielmo Marconi aveva trasmesso la lettera “S” oltreoceano da una località in Cornovaglia fino a Newfoundland, in America [24]. Pochi infatti sapevano che l’inventore italiano aveva utilizzato ben 17 dei suoi brevetti per ottenere quel risultato e così Tesla fu costretto ad iniziare una battaglia legale controMarconi [25]. Ma quando qualche tempo dopo Tesla dichiarò ai giornali di potere illuminare tutta la città di Parigi con il suo trasmettitore di Warderclyffe, Morgan scoprì che il vero scopo di Tesla era quello di trasmettere gratuitamente energia elettrica senza fili e quindi ritirò immediatamente il suo appoggio finanziario al progetto dicendo allo scienziato che avrebbe fatto molto meglio a realizzare un impianto come quello di Marconi.
La Wanderclyffe Tower - Il super banchiere infatti aveva chiesto a Tesla solo di sviluppare un sistema di comunicazione avanzato su cui poter lucrare e non certo una tecnologia che andasse contro i suoi stessi interessi di profitto. Di conseguenza, dietro la pressione dei poteri forti, Tesla venne prima fermato ad un passo dal completamento del sistema mondiale, poi isolato da tutto il resto del gota finanziario (non trovò più nessuno disposto a fargli credito) e infine dimenticato da media e istituzioni insieme alle sue scoperte scomode. Dal momento della storica rottura con Morgan, Guglielmo Marconi fu elevato a nuova “star” internazionale delle radiocomunicazioni.
A cura di Marco Pizzuti tratto da www.nocensura.com
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Tecnologia e km zero, a Milano la spesa in cascina si fa online Si possono fare scorte sane e sostenibili quando si vive lontani dalla campagna? Nel capoluogo lombardo è nata una piattaforma che mette in contatto agricoltori e acquirenti, valorizzando i prodotti artigianali tipici del territorio Centro di Milano: difficile immaginare un luogo più lontano dalla tranquillità e l’aria tersa dei cascinali di campagna. Eppure proprio dal capoluogo lombardo è possibile assicurarsi frutta e verdura appena colte, formaggi e conserve realizzati con metodi artigianali e carne freschissima a chilometri zero restandosene comodamente seduti davanti al proprio computer di casa o in ufficio. Il portale Cortilia propone una nuova modalità di acquisto fondendo la tecnologia più innovativa con la tradizione della migliore agricoltura regionale: «Si tratta di un mercato agricolo online – spiega il fondatore, Marco Porcaro – che consente agli utenti di fare la spesa direttamente presso i cascinali dei produttori iscritti al servizio». Una formula particolare nel panorama delle offerte Internet di questo tipo: «Molti operatori svolgono la funzione di retailer, cioè comprano e rivendono i prodotti, mentre noi creiamo e organizziamo il mercato mettendo in contatto acquirenti e venditori». Uno strumento già utilizzato da oltre 5mila utenti con per ora una ventina di agricoltori coinvolti per un servizio dedicato alla province di Milano e di Monza e Brianza ma che, forte di numeri in continua crescita, punta ad espandersi in direzione Torino, Bologna e Firenze con specialità provenienti anche dai cascinali della zona del lago di Garda. Ogni venditore ci mette la faccia, con una propria pagina dedicata sul sito nella quale non solo espone i prodotti con il relativo prezzo, ma racconta anche la sua storia e la sua filosofia di lavoro. Un’ulteriore garanzia per chi compra: «La trasparenza e la tracciabilità sono totali – prosegue Porcaro – è possibile sapere in ogni momento da dove arriva ciò che si è appena ricevuto». Interessante anche la varietà di modalità d’acquisto: è possibile sottoscrivere un abbonamento a una cassetta settimanale (15 euro per quella da 1-2 persone, 20 per quella da 3-4) o comprare singoli prodotti raccolti e consegnati in giornata. Con metodologie di trasporto rispettose dell’ambiente: «Nelle zone maggiormente coperte dal servizio si possono scegliere giorno e fascia oraria di consegna. Un apposito software ci permette di rendere il tutto sostenibile, calcolando il percorso più efficiente in base alle richieste arrivate e consentendoci di ridurre al minimo le risorse impiegate (mezzi e chilometri percorsi)». Con il dichiarato obiettivo di valorizzare le specialità locali, che non sempre costano di più dei prodotti della grande distribuzione, come si è portati a pensare: «Il prezzo lo decide l’agricoltore, che rende disponibile il proprio listino – conclude Porcaro – noi li incoraggiamo a proporre offerte vantaggiose e stiamo studiando la possibilità di introdurre bonus e sconti per i clienti più fedeli. E se, nonostante questo, il costo a volte rimane più alto, ciò è legato a una maggiore qualità del prodotto e a fattori come la stagionalità della quale altri attori sul mercato non sempre tengono conto. Comprare da noi non è come fare la spesa al supermarket». di Paolo Scandale www.puntarellarossa.it
9 novembre 1989
Il 9 novembre 1989 cadeva il Muro di Berlino: una data entrata nella storia che segnò nel modo più spettacolare la fine del dopoguerra, dando il via alla riunificazione della Germania
Considerato l'emblema stesso della cortina di ferro, ossia la linea di confine che durante la Guerra Fredda divideva non solo Berlino e la Germania, ma l'intera Europa tra la zona di influenza sovietica e quella di influenza statunitense, il "Muro della vergogna" è universalmente riconosciuto simbolo indelebile della storia mondiale.
Voluto dal regime comunista della Germania dell'Est per arginare l'imponente flusso migratorio che dal 1949 aveva portato oltre 2 milioni di tedeschi dell'est a trasferirsi nella zona occidentale, il muro venne costruito in una sola notte tra il 12 e il 13 agosto 1961.
La frontiera di 155 km che divideva in due la città era fortificata da due barriere parallele di cemento armato separate dalla cosiddetta "striscia della morte": larga alcune decine di metri e circondata da filo spinato alimentato con corrente ad alta tensione, nel corso degli anni è stata più volte disseminata di mine antiuomo. Degli oltre 100.000 cittadini residenti a Berlino Est che durante i 28 anni di divisione della città hanno cercato di fuggire, almeno 136 sono morti nel tentativo di superarla.
Quel che resta oggi del Muro di Berlino - i tratti di cemento armato ricoperti di murales, la Porta di Brandeburgo, il Check Point Charlie e i numerosi luoghi della memoria - è diventato un simbolo indelebile di quegli anni drammatici, richiamando ogni anno migliaia di turisti.
Certa magistratura!!!!!! ......il commento a voi
Una domanda sorge spontanea????
Ma questi magistrati da quali università escono?
Sarebbe bene fare un indagine per evitare alle future generazioni di frequentarle
Ninive
Nel 2010, il Global Heritage Fund ha incluso Ninive tra i 12 più importanti siti al mondo da salvaguardare.
Sono stati identificati cinque livelli pre e proto-storici ed hanno dimostrato che la collina di Kuyungik era già abitata dal VI Millennio a.C.
Culto di Ishtar, “signora” di Ninive
Durante il II Millennio a.C. Ninive deve la sua notorietà soprattutto al fatto di essere identificata come la città della “dea dell’amore e della guerra”, ovvero Ishtar nella lingua Assira e Babilonese e Shaushga in quella Hurrita ed Hittita. L’origine del toponimo Ninive (trascrizione dall’assiro Ninua) resta tuttavia sconosciuta, nonostante si ipotizzi una derivazione da Nina, dea babilonese delle acque molto vicina ad Ishtar.
Ninive, capitale dell’impero neoassiro Il costante sviluppo urbanistico, edilizio ed ideologico della città, che divenne sede di un governo provinciale e di diverse guarnigioni, toccò l’apice durante il periodo imperiale assiro, soprattutto quando il sovrano Sennachebir (704-681 a.C.) la eresse a capitale dell’impero, trasformandola in una delle più grandiose città della storia del Vicino Oriente antico.
Secondo la tradizione biblica la collina di Nebi Yunus accoglierebbe la tomba del profeta Giona il quale si pensa che vi morì. La Bibbia narra infatti di come Dio ordinò a Giona di recarsi da Nazareth a Ninive per professare l’imminente crollo di quella metropoli senza dio e dei suoi abitanti.
Grandi lavori vennero eseguiti sul sito dal sovrano Sennacherib, sia di tipo utilitario, con la costruzione di un grande acquedotto che permetteva di convogliare acqua verso la città, sia, e soprattutto, di tipo celebrativo con la costruzione di un nuovo palazzo regale ed il restauro e l’ampliamento dei vecchi templi cittadini. Il sistema idrico permise inoltre la costruzione e l’irrigazione di meravigliosi giardini, fatti edificare dal sovrano sulla collina di Kuyungik.
Assurbanipal (668-629 a.C.). Sovrano colto, interessato di filologia, matematica e astronomia, durante il suo lungo regno, costituì a Ninive una ricchissima biblioteca comprendente ogni testo letterario e religioso giunto in sue mani e tramandando al mondo moderno gran parte della letteratura assira e babilonese sino ad ora nota.
Crollo dell’impero e distruzione di Ninive La morte, nel 627 a.C., di Assurbanipal iniziò la parabola discendente dell’impero e della sua capitale. Al termine di un periodo contraddistinto da battaglie con popolazioni nemiche e guerre civili interne, una coalizione di babilonesi e medi attaccò Ninive nel 612 a.C. Dopo tre mesi di assedio la capitale assira venne espugnata, saccheggiata e ridotta ad un cumulo di macerie. In epoche più recenti una cittadella fortificata venne eretta sul sito in periodo ellenistico e la città è successivamente menzionata in relazione alla “battaglia di Ninive” del 627 d.C. tra l’impero romano e quello sasanide.
Sono stati identificati cinque livelli pre e proto-storici ed hanno dimostrato che la collina di Kuyungik era già abitata dal VI Millennio a.C.
Ninive, capitale dell’impero neoassiro Il costante sviluppo urbanistico, edilizio ed ideologico della città, che divenne sede di un governo provinciale e di diverse guarnigioni, toccò l’apice durante il periodo imperiale assiro, soprattutto quando il sovrano Sennachebir (704-681 a.C.) la eresse a capitale dell’impero, trasformandola in una delle più grandiose città della storia del Vicino Oriente antico.
Secondo la tradizione biblica la collina di Nebi Yunus accoglierebbe la tomba del profeta Giona il quale si pensa che vi morì. La Bibbia narra infatti di come Dio ordinò a Giona di recarsi da Nazareth a Ninive per professare l’imminente crollo di quella metropoli senza dio e dei suoi abitanti.
Grandi lavori vennero eseguiti sul sito dal sovrano Sennacherib, sia di tipo utilitario, con la costruzione di un grande acquedotto che permetteva di convogliare acqua verso la città, sia, e soprattutto, di tipo celebrativo con la costruzione di un nuovo palazzo regale ed il restauro e l’ampliamento dei vecchi templi cittadini. Il sistema idrico permise inoltre la costruzione e l’irrigazione di meravigliosi giardini, fatti edificare dal sovrano sulla collina di Kuyungik.
Assurbanipal (668-629 a.C.). Sovrano colto, interessato di filologia, matematica e astronomia, durante il suo lungo regno, costituì a Ninive una ricchissima biblioteca comprendente ogni testo letterario e religioso giunto in sue mani e tramandando al mondo moderno gran parte della letteratura assira e babilonese sino ad ora nota.
Crollo dell’impero e distruzione di Ninive La morte, nel 627 a.C., di Assurbanipal iniziò la parabola discendente dell’impero e della sua capitale. Al termine di un periodo contraddistinto da battaglie con popolazioni nemiche e guerre civili interne, una coalizione di babilonesi e medi attaccò Ninive nel 612 a.C. Dopo tre mesi di assedio la capitale assira venne espugnata, saccheggiata e ridotta ad un cumulo di macerie. In epoche più recenti una cittadella fortificata venne eretta sul sito in periodo ellenistico e la città è successivamente menzionata in relazione alla “battaglia di Ninive” del 627 d.C. tra l’impero romano e quello sasanide.
La felicità non è mai nelle grandi cose
La felicità non è mai nelle grandi cose, non ti arriva nella vita con grandi annunci e fanfare. Le cose più belle, quelle che ti daranno felicità vera, arrivano in punta di piedi, in silenzio e attendono, pazienti, che tu le noti.
Simona Barè Neighbors
Hank, il gatto, entra nella storia
Quando Hank annunciò la sua candidatura, la notizia fece scalpore. Poi, come spesso accade, i riflettori dei media si spostarono altrove. Lui però, in barba a chi pensava che la sua candidatura fosse uno scherzo, ha continuato imperterrito. Tre gli obiettivi dichiarati del suo programma: eliminare le campagne denigratorie nei confronti degli avversari, aiutare a migliorare i programmi di sterilizzazione e castrazione dei diversi rifugi per animali e creare posti di lavoro. Molti dei suoi concittadini gli hanno dato fiducia e in 6'832 l'hanno votato. «Sebbene non sia riuscito a modificare il tono usato dai candidati nelle diverse campagne elettorali - confessa Hank alla nostra Alessandra Arrigoni-Ravasi- ho abbondantemente raggiunto il mio secondo scopo. Con l’aiuto di un fantastico gruppo di oltre 27'000 sostenitori, abbiamo raccolto più di 16'000 dollari in favore dei rifugi per la protezione degli animali in tutto lo Stato della Virginia».
Per la cronaca: in Virginia, per il Senato, è stato eletto il democratico Tim Kaine (1’900’000 voti) che ha prevalso sul repubblicano George Allen (1’600’000 voti). Tra i primi a congratularsi con lui c'è stato proprio Hank che, nel cassetto, ha un sogno nel quale Kaine recita un ruolo.
Fonte : IL CORRIERE DEL TICINO
Frutta e verdura fresca e il raffreddore si allontana
PER PREVENIRE L'INFLUENZA: VITAMINA C. A detta di alcuni (indovinate chi?) naturalmente le multinazionali che ingrassano con i vaccini.che la vitamina C sarebbe “la vitamina più patetica al mondo,” e che non sarebbe efficace contro il raffreddore comune.
Non andatelo a dire agli animali che si producono naturalmente la propria vitamina C e non prendono influenze e raffreddori stagionali.
Gli esseri umani, invece, hanno perso la loro abilità di sintesi della vitamina C generazioni fa, quando una mutazione genetica bloccò la produzione di un enzima epatico necessario alla produzione dell’acido ascorbico (vitamina C) a partire dallo zucchero presente nel sangue.
In effetti, un motivo per cui i patriarchi biblici sarebbero vissuti così a lungo potrebbe essere stato che loro continuavano a prodursi la propria vitamina C. Dal momento in cui gli esseri umani hanno cessato di prodursi la vitamina C in maniera continua, l’umanità ha dovuto affidarsi unicamente alla dieta e agli integratori.
Cacciatori e raccoglitori arrivavano a consumare circa 600 milligrammi di vitamina C al giorno.
Non andatelo a dire agli animali che si producono naturalmente la propria vitamina C e non prendono influenze e raffreddori stagionali.
Gli esseri umani, invece, hanno perso la loro abilità di sintesi della vitamina C generazioni fa, quando una mutazione genetica bloccò la produzione di un enzima epatico necessario alla produzione dell’acido ascorbico (vitamina C) a partire dallo zucchero presente nel sangue.
In effetti, un motivo per cui i patriarchi biblici sarebbero vissuti così a lungo potrebbe essere stato che loro continuavano a prodursi la propria vitamina C. Dal momento in cui gli esseri umani hanno cessato di prodursi la vitamina C in maniera continua, l’umanità ha dovuto affidarsi unicamente alla dieta e agli integratori.
Cacciatori e raccoglitori arrivavano a consumare circa 600 milligrammi di vitamina C al giorno.
Le tre fasi della vita
La vita potrebbe essere divisa in tre fasi: rivoluzione, riflessione e televisione. Si comincia con il voler cambiare il mondo e si finisce col cambiare i canali.
Luciano De Crescenzo
Il leggendario re Minosse e il mito del Minotauro
Il mito del minotauro inizia a Tiro, città di cui era re Agenor, figlio di Poseidone e della mortale Libia.
Poseidone si sposò Libia e da questa unione nacque Europa, una fanciulla particolarmente bella e pura di cui Zeus s'innamorò perdutamente.
Da questa unione nacquero tre figli. Uno di questi era Minosse, famoso per la sua severità e giustizia, che regnò su Creta e e fu signore del mare.
Minosse chiese a Poseidone, dio del mare, di mandargli un toro. Ricevere questo toro dal dio era la prova che l'Olimpo approvava il suo regno. In effetti, Poseidone mandò il toro, un toro di un bianco stupefacente, destinato ad essere sacrificato. Ma Minosse affascinato dalla sua bellezza non lo sacrificò; la sua forza era tale che il re di Creta, pieno di ammirazione, decise di utilizzarlo come toro da monta per i suoi greggi.
Quando Poseidone lo venne a sapere, al fine di punire Minosse, non solo convertì il bel toro in un animale pericoloso ma fece anche in modo che Pasifae, moglie di Minosse, s'innamorasse del toro e si unisse a lui. Fu da questa unione che nacque il Minotauro, un mostro con il corpo di uomo e la testa di toro. Un mostro pericoloso e al tempo stesso di così alta stirpe, un pericolo da scongiurare che minacciava la pace ed il benessere del regno. Così Minosse lo rinchiuse in un palazzo la cui costruzione affidò ad un architetto ateniese di nome Dedalo il quale, iniziato da Atenea a tutte le invenzioni dell'arte e dell'industria, costruì un palazzo a forma di labirinto - il labirinto di Cnosso: doveva essere un inestricabile susseguirsi di camere, corridoi, sale, finti ingressi e finte porte, un luogo dove perdersi e da cui fosse impossibile uscire.
Più tardi,anche l'ateniese Dedalo vi fu rinchiuso col figlio Icaro, e poté fuggire soltanto costruendosi delle ali fatte di penne e cera inventando così l'arte del volo. Racconta la leggenda che Icaro volò tropo vicino al sole, le ali si sciolsero ed egli cadde in quel mare, che presumibilmente da lui fu chiamato Icario. Soltanto Dedalo si salvò.
Il figlio di Minosse, Androgeo, giunse ad Atene per misurarsi con i giovani ateniesi nei giochi tauromachici, ma rimase ucciso dal toro di Maratona. Suo padre, pazzo di dolore, si strappò la corona dalla fronte accusando gli ateniesi di quell'omicidio, la morte di Androgeo doveva portare loro sfortuna e da lì in poi dovettero pagare un orribile tributo: ogni nove anni Minosse esigeva che mandassero a Creta quattordici sudditi ateniesi, sette fanciulli e sette fanciulle vergini in pubertà, che sparivano nel labirinto sacrificate al Minotauro.
Quando Teseo vinse il toro di Maratona, erano già passati diciotto anni e Minosse stava per scegliere, per la terza volta, la schiera del sacrificio. Secondo la narrazione più antica, Teseo sarebbe andato a Creta con la sua nave o con quella di suo padre per evitare un'altro inutile sacrificio, ossia per uccidere il minotauro. Era partito con le vele nere ma suo padre gliene aveva data anche una bianca che avrebbe dovuto essere issata se Teseo fosse ritornato vittorioso. In tutte le narrazioni, Teseo fu ricevuto a Cnosso da una figura di donna gentile, forse una dea come Anfitrite. Ma quando questi volle entrare spontaneamente nel labirinto, Arianna (nipote di Elio e Zeus, figlia di Minosse e Pasifae), signora del labirinto, ebbe pietà di lui e, per amore del giovane ateniese, tradì il proprio fratello, il Minotauro. Non ci sono narrazioni di come Teseo riuscì ad ottenere il dono da Arianna, che doveva assicurargli l'uscita dal labirinto; un disegno molto antico la rappresenta filando e mentre gli consegna il fuso col filo. L'astuta ragazza sugerì a Teseo di fissare il capo del filo all'architrave dell'entrata del labirinto e di tenersi il gomitolo in mano senza perderlo mai, poiché gli sarebbe servito a trovare la via di uscita. Il Minotauro dormiva nella parte più interna del labirinto. Teseo doveva afferrarlo per le sopracciglia e sacrificarlo a Poseidone. Con una mano si afferrarono a vicenda, e infine Teseo trafisse mortalmente il Minotauro. Egli appare vittorioso alla porta dell'edificio sotterraneo senza portare con se il Minotauro ucciso, dove viene accolto festosamente dai fanciulli ateniesi scampati al sacrificio.
Teseo salì sulla nave con Arianna e durante la notte presero la via del ritorno, portando con sé anche i giovani ateniesi. Teseo aveva promesso di corrispondere all'amore di Arianna sposandola una volta vinto il Minotauro. Consumarono il loro amore nella nave, ma prima dell'alba Teseo volle scendere a terra, e sbarcarono nell'isola di Dia, l'attuale Nasso. Dioniso apparve in sogno a Teseo e lo minacciò se non gli avesse ceduto Arianna. Egli si svegliò spaventato e la lasciò sull'isola immersa nel sonno. Quella stessa notte ella fu portata da Dioniso sul monte Drios, e scomparvero entrambi. Teseo proseguì con i giovani in direzione di Delo, dove ballò una danza che imitava le sinuosità del labirinto. Ma nella confusione di emozioni per la perdita di Arianna, si dimenticò di cambiare le vele nere con quella bianca. Egeo che attendeva il ritorno del figlio dall'alto delle mura, vide dall'Acropoli le vele nere che la nave portava alla partenza. Così, scorgendo quel segno di sventura, disperato, si uccise gettandosi in quel mare che da lui prese il nome.
Più tardi,anche l'ateniese Dedalo vi fu rinchiuso col figlio Icaro, e poté fuggire soltanto costruendosi delle ali fatte di penne e cera inventando così l'arte del volo. Racconta la leggenda che Icaro volò tropo vicino al sole, le ali si sciolsero ed egli cadde in quel mare, che presumibilmente da lui fu chiamato Icario. Soltanto Dedalo si salvò.
Il figlio di Minosse, Androgeo, giunse ad Atene per misurarsi con i giovani ateniesi nei giochi tauromachici, ma rimase ucciso dal toro di Maratona. Suo padre, pazzo di dolore, si strappò la corona dalla fronte accusando gli ateniesi di quell'omicidio, la morte di Androgeo doveva portare loro sfortuna e da lì in poi dovettero pagare un orribile tributo: ogni nove anni Minosse esigeva che mandassero a Creta quattordici sudditi ateniesi, sette fanciulli e sette fanciulle vergini in pubertà, che sparivano nel labirinto sacrificate al Minotauro.
Quando Teseo vinse il toro di Maratona, erano già passati diciotto anni e Minosse stava per scegliere, per la terza volta, la schiera del sacrificio. Secondo la narrazione più antica, Teseo sarebbe andato a Creta con la sua nave o con quella di suo padre per evitare un'altro inutile sacrificio, ossia per uccidere il minotauro. Era partito con le vele nere ma suo padre gliene aveva data anche una bianca che avrebbe dovuto essere issata se Teseo fosse ritornato vittorioso. In tutte le narrazioni, Teseo fu ricevuto a Cnosso da una figura di donna gentile, forse una dea come Anfitrite. Ma quando questi volle entrare spontaneamente nel labirinto, Arianna (nipote di Elio e Zeus, figlia di Minosse e Pasifae), signora del labirinto, ebbe pietà di lui e, per amore del giovane ateniese, tradì il proprio fratello, il Minotauro. Non ci sono narrazioni di come Teseo riuscì ad ottenere il dono da Arianna, che doveva assicurargli l'uscita dal labirinto; un disegno molto antico la rappresenta filando e mentre gli consegna il fuso col filo. L'astuta ragazza sugerì a Teseo di fissare il capo del filo all'architrave dell'entrata del labirinto e di tenersi il gomitolo in mano senza perderlo mai, poiché gli sarebbe servito a trovare la via di uscita. Il Minotauro dormiva nella parte più interna del labirinto. Teseo doveva afferrarlo per le sopracciglia e sacrificarlo a Poseidone. Con una mano si afferrarono a vicenda, e infine Teseo trafisse mortalmente il Minotauro. Egli appare vittorioso alla porta dell'edificio sotterraneo senza portare con se il Minotauro ucciso, dove viene accolto festosamente dai fanciulli ateniesi scampati al sacrificio.
Teseo salì sulla nave con Arianna e durante la notte presero la via del ritorno, portando con sé anche i giovani ateniesi. Teseo aveva promesso di corrispondere all'amore di Arianna sposandola una volta vinto il Minotauro. Consumarono il loro amore nella nave, ma prima dell'alba Teseo volle scendere a terra, e sbarcarono nell'isola di Dia, l'attuale Nasso. Dioniso apparve in sogno a Teseo e lo minacciò se non gli avesse ceduto Arianna. Egli si svegliò spaventato e la lasciò sull'isola immersa nel sonno. Quella stessa notte ella fu portata da Dioniso sul monte Drios, e scomparvero entrambi. Teseo proseguì con i giovani in direzione di Delo, dove ballò una danza che imitava le sinuosità del labirinto. Ma nella confusione di emozioni per la perdita di Arianna, si dimenticò di cambiare le vele nere con quella bianca. Egeo che attendeva il ritorno del figlio dall'alto delle mura, vide dall'Acropoli le vele nere che la nave portava alla partenza. Così, scorgendo quel segno di sventura, disperato, si uccise gettandosi in quel mare che da lui prese il nome.
Il miglior governo di tutti i tempi !!!!!!!!
QUESTO GOVERNO MERITA QUESTO!!!!!!!
Tagli province Governo Monti: scuole chiuse prime per vacanze di Natale 2012 a causa riscaldamento.
Stop a riscaldamenti e vacanze di Natale in anticipo: le misure contro la spending review.
Si protesta contro i tagli alla scuola imposti dalla spendine review che dovrebbero portare ad un ‘risparmio’ di circa 500milioni di euro e allora stop ai riscaldamenti a scuola e vacanze prolungate per il periodo di Natale.
Tutte le Province italiane faranno ricorso ai tar contro i tagli varati dal Governo contro le Province: ad annunciarlo è stato Saitta, neopresidente dell'Upi, spiegando che si tratta di una decisione non più rinviabile, visto che i 500 milioni di tagli imposti alle Province non sono sopportabili.
E così le Province italiane decideranno la chiusura dei riscaldamenti nelle scuole e conseguentemente l'aumento delle vacanze per gli studenti.
Ma, ha annunciato lo stesso Saitta, sono in arrivo altre azioni analoghe per quanto riguarda l'espletamento di altri servizi, come ad esempio i trasporti e i centri per l'impiego, che molto probabilmente verranno chiusi.
Saitta ha detto: “Non abbiamo soldi per la manutenzione delle scuole nè per metterle in sicurezza, non sappiamo come pagare le bollette di luce, gas, acqua, telefono.
Se il governo non ci ascolterà, a Natale saremo costretti a chiudere le scuole prima del tempo perchè non abbiamo soldi per pagare il riscaldamento delle aule”.
Le Province gestiscono 5.179 edifici scolastici di scuola secondaria, composti di 117.348 classi, che accolgono quasi 2 milioni e 600 mila alunni.
INAMISSIBILEEEEE!!! In un paese dove le spese per l'apparato politico hanno costo di qualche miliardo di euro ALL'ANNO.
Dove lo spreco è ai più alti livelli nel mondo.
Dove la corruzione è insostenibile,non da terzo ma da quinto mondo.
Dove si comprano aeri da combattimento quando è esplicitamente citato nella nostra costituzione che NON siamo un paese belligerante.
La lista delle cose da tagliare sarebbe lunghissima.
MA.............. che fanno????? tagliano sull'istruzione, la salute, e le infrastrutture
BRAVI!!!!
COMMENTO MIO:
Tagli province Governo Monti: scuole chiuse prime per vacanze di Natale 2012 a causa riscaldamento.
Stop a riscaldamenti e vacanze di Natale in anticipo: le misure contro la spending review.
Si protesta contro i tagli alla scuola imposti dalla spendine review che dovrebbero portare ad un ‘risparmio’ di circa 500milioni di euro e allora stop ai riscaldamenti a scuola e vacanze prolungate per il periodo di Natale.
Tutte le Province italiane faranno ricorso ai tar contro i tagli varati dal Governo contro le Province: ad annunciarlo è stato Saitta, neopresidente dell'Upi, spiegando che si tratta di una decisione non più rinviabile, visto che i 500 milioni di tagli imposti alle Province non sono sopportabili.
E così le Province italiane decideranno la chiusura dei riscaldamenti nelle scuole e conseguentemente l'aumento delle vacanze per gli studenti.
Ma, ha annunciato lo stesso Saitta, sono in arrivo altre azioni analoghe per quanto riguarda l'espletamento di altri servizi, come ad esempio i trasporti e i centri per l'impiego, che molto probabilmente verranno chiusi.
Saitta ha detto: “Non abbiamo soldi per la manutenzione delle scuole nè per metterle in sicurezza, non sappiamo come pagare le bollette di luce, gas, acqua, telefono.
Se il governo non ci ascolterà, a Natale saremo costretti a chiudere le scuole prima del tempo perchè non abbiamo soldi per pagare il riscaldamento delle aule”.
Le Province gestiscono 5.179 edifici scolastici di scuola secondaria, composti di 117.348 classi, che accolgono quasi 2 milioni e 600 mila alunni.
INAMISSIBILEEEEE!!! In un paese dove le spese per l'apparato politico hanno costo di qualche miliardo di euro ALL'ANNO.
Dove lo spreco è ai più alti livelli nel mondo.
Dove la corruzione è insostenibile,non da terzo ma da quinto mondo.
Dove si comprano aeri da combattimento quando è esplicitamente citato nella nostra costituzione che NON siamo un paese belligerante.
La lista delle cose da tagliare sarebbe lunghissima.
MA.............. che fanno????? tagliano sull'istruzione, la salute, e le infrastrutture
BRAVI!!!!
COMMENTO MIO: