mercoledì 19 dicembre 2012

Gli origami

Si definisce Origami l’arte di piegare la carta creando figure varie e fantasiose, secondo tecniche precise che consistono principalmente in tipologie di piegature e di basi. L’origami tradizionale non utilizza colla e ritagli, ma crea figure unicamente basandosi sull’arte della piegatura.

L’origami ha una lunga storia, a cominciare dal termine stesso con il quale se ne identifica l’arte. 
In giapponese, ori sta per piegare, kami fa invece riferimento alla carta. 
Origami è dunque l’arte di piegare la carta, e piegarla sfruttando particolari tecniche ed accorgimenti, con finalità artistiche ma non solo.

 Le origini dell’arte dell’origami pare siano cinesi, anche se ritroviamo testimonianze notevoli tra gli arabi.

 L’origami giapponese nasce probabilmente nel contesto della religiosità shintoista, come supporto a doni religiosi, poi divenuto autonomo per le particolari qualità estetiche che avrebbe espresso. E’ al periodo Heian (714-1185 d.c.) che si fanno risalire le prime testimonianze di origami.
 Allora la carta era materiale prezioso, perché spesso realizzata a mano, e le figure ottenute sovente si collocavano nei templi durante le cerimonie religiose. 

 Nei periodi Kamakura e Muromachi, che giungono fino al 1573, l’arte dell’origami raggiunse una notevole popolarità, diffondendosi a corte. Prese piede, ad esempio, l’usanza di creare pittoreschi biglietti per il sovrano o per le persone care.

 Nel periodo Azuchi-Momoyama, come in quello Edo, l’origami si diffonde definitivamente tra il popolo, aprendosi anche all’occidente con nuovi modelli. 

Gli occidentali hanno, recentemente, imparato ad apprezzare con ottimi risultati questa mirabile arte, ovviamente arricchita da numerosi contributi e varianti contemporanee.

 E’ dalla fine del ‘700 che conosciamo l’origami orientale, seppure tecniche di piegature della carta sian sempre esistite anche in Europa. In Spagna, ad esempio, attorno al XVI secolo si diffuse un’arte particolare di piegare i tessuti, tuttavia non paragonabile alle evoluzioni dell’origami orientale. Figure molto note come quelle della barchetta, che tanti di noi amavano realizzare da bambini, sono opera di Friedrich Froebel, che seppe utilizzare l’origami a fini pedagogici. 

Dopo la II guerra mondiale l’origami conosce una nuova affermazione, anche con il successo guadagnato dalle figure di tipo modulare. Oggi “origami” è sulla bocca di tutti, numerosi appassionati vi si cimentano ma altrettanto numerosi sono gli innovatori ed i “virtuosi” di questa particolare arte.




Un origami molto semplice da realizzare: la barchetta

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