giovedì 1 novembre 2012

La repubblica delle banane .....e ci chiedono sacrifici e sangue???

Costo delle scorte 250 milioni di euro l’anno. Le auto blu sono 629.120 e ci costano 21 miliardi l'anno Privilegi (anche per famigliari e congiunti) 1 MILIARDO e 255 MILIONI di EURO. La sola camera dei deputati costa al cittadino Euro 2.215,00 al MINUTO!! 400 MILIARDI di euro l'anno, ovvero quanto ci costa la corruzione in italia.
Sono troppe le scorte assegnate in Italia, a denunciarlo ci pensa persino il sindacato della polizia che critica il sistema dell’assegnazione delle scorte in Italia: “Sono troppi i 2 mila agenti impegnati nel servizio di scorte” a politici, magistrati e giornalisti. Un argomento venuto alla ribalta dal giorno in cui Libero ha innescato la polemica con Gianfranco Fini sulla scorta portata in vacanza. Ma qual è il criterio di assegnazione delle scorte nel nostro Paese?
Il Ministro Cancellieri aveva già affermato nei giorni scorsi un taglio netto e radicale alle scorte concesse con troppa leggerezza, e in questo quadro è rientrato ad esempio lo stop di qualche giorno fa a metà scorta personale di Calderoli, che invece di 16 uomini costati 900 mila euro dal 2006, ora può disporre di “soli” 8 body guard. Una revisione profonda è auspicabile e si rende necessaria, prima di tutto per evitare inutili spese a carico dei cittadini. Attualmente lo Stato italiano spende davvero troppo per garantire la sicurezza delle personalità considerate a rischio: 585 servizi di protezione in tutta Italia, meno di 20 di primo livello, circa 80 di secondo livello e il restante ammontare della cifra (cioè circa l’80%) impegnato sui livelli più bassi, tra l’altro con una scarsa qualità di servizio. A questi si aggiungono almeno duemila tra poliziotti, carabinieri, finanzieri e agenti della polizia penitenziaria utilizzati quotidianamente. Il Siulp ha parlato di una necessaria verifica dei presupposti delle scorte in atto, per eliminare quelle che non hanno più motivo di essere, “poiché solo in questo modo si ripristina il principio della sicurezza e non quello del privilegio“. Dice pure la sua anche Beppe Grillo, polemizzando: “I ‘nominati’ in Parlamento se le tengono strette, come gli stipendi e i benefit da nababbi”. Per tirare due somme, la spesa complessiva per gli italiani si attesta intorno ai 250 milioni di euro l’anno, secondo i dati stimati dai sindacati di polizia. Forse bisognerebbe proporre di attuare in Italia il sistema americano. Negli Stati Uniti, infatti, la scorta pagata con i soldi della collettività viene garantita per ruolo solo ed esclusivamente al Presidente e al suo vice (e la qualità è sicuramente più alta visto che sono impiegati addestratissimi uomini dell’Fbi), mentre tutti coloro che abbiano bisogno delle guardie del corpo per questioni di sicurezza, tutti e nessuno escluso, devono rivolgersi ad agenzie private da pagare con i propri soldi.
Fini spende 80mila euro per la sua scorta estiva in vacanza,
Alla faccia della spending review. Comunque li si legga, 228 milioni non faranno mai rima con austerity. È il peso del Quirinale per le casse dello Stato, il bilancio di previsione per il 2012 dell'Amministrazione della presidenza della Repubblica. Dividendolo per 365 si infiamma un po' il fuoco del sentimento anti-Casta: fanno 624 mila euro al giorno, 26 mila l'ora. Con una punta di masochismo si può pensare che siano l'equivalente di oltre 400 euro al minuto. Per la precisione, 433. A presidiare il Quirinale la sicurezza del suo inquilino, Giorgio Napolitano, c'è una scorta da fare invidia perfino agli antichi imperatori: 1.085 uomini. Di questi, 47 sono militari inquadrati negli uffici di diretta collaborazione del presidente della repubblica, 272 sono corazzieri, e cioè carabinieri scelti della guardia personale del capo dello stato. Gli altri 766 sono carabinieri, poliziotti, guardie forestali alle dipendenze della segreteria generale del Quirinale. Mille uomini per una sola persona e mille persone per 5 poliziotti:
4 auto blu e 10 uomini di scorta per andare a fare shopping nel centro di Torino: a tale eccessivo dispiegamento di forze è ricorsa il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, bloccando la viabilità per favorire i suoi acquisti. Tutti rigorosamente con auto Blu

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