sabato 3 novembre 2012

Certe istituzioni devono essere gestite dallo Stato come negli altri paesi (civili)

Anche l'università di Pisa è costretta a tirare la cinghia. La nuova organizzazione dell'ateneo toscano, nel clima della spending review, ha consentito un risparmio del 20 per cento delle spese.
Sarà forse anche per questo motivo che il consiglio d'amministrazione ha deciso di raddoppiare le indennità di carica di rettore, prorettore e dei capi delle unità dipartimentali.
Secondo quanto hanno denunciato sindacati e associazioni studentesche, invece che i 50mila euro lordi annui percepiti fino ad oggi, il magnifico rettore pisano Massimo Maria Augello riceverà tra i 90 e i 95mila euro (da sommare naturalmente allo stipendio da docente ordinario). 
Il prorettore passa da 20 a 38mila euro (circa), i dirigenti delle unità dipartimentali da cinquemila a 9.500 euro. 
Il gettone di presenza al cda passa da 200 a 500 euro.


Ma braviiiiiii così si fa!!!! 

Chi se ne frega se le famiglie si dissanguano per mandare i figli a scuola?
Se i ragazzi hanno in dette scuole una preparazione pressapochista !
Se usciti sempre da dette scuole non trovano uno straccio di lavoro!
Se devono scappare all'estero per poter vivere!
L'importante che quello che esce per loro rientri dall'altra parte per voi!!!!!!!!!!!

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