sabato 20 ottobre 2012

Il Metéora ( greco : Μετέωρα , "sospeso rocce", "sospeso in aria" o "in alto nei cieli"
E' uno dei complessi più grandi e più importanti della chiesa ortodossa orientale. Dei monasteri in Grecia, Mèteora è secondo solo a quello del Monte Athos. I sei monasteri sono costruiti su pilastri naturali di arenaria. Situato nella pianura della Tessaglia vicino al Pineios fiume e catena montuosa del Pindo , nella Grecia centrale. La città più vicina è Kalambaka
La vita monastica delle Meteore risale a 500 anni fa. Non esistono leggende sulle Meteore e la mitologia non si è occupata di questo fenomeno straordinario. La loro.esistenza si perde nella notte dei tempi, ma solo nell'ultimo millennio gli storici hanno cominciato ad occuparsene. Questo imponente fenomeno geologico, unico al mondo, è stato studiato a più riprese da geologi greci e stranieri, senza tuttavia che essi siano potuti arrivare ad una conclusione concorde per quanto riguarda l'origine di queste rocce giganti. Sembra che la teoria più vicina alla realtà sia quella del geologo tedesco Philipson, venuto in Grecia verso la fine del secolo scorso. A suo avviso queste enormi masse di roccia sono state create da un conoide di deiezione, cioè dai detriti (ciottoli fluviali e pietre calcaree) depositati da un grande fiume che, milioni di anni fa, si versava in un golfo profondo nel mare che allora copriva la Tessaglia.
La natura inaccessibile e selvaggia del luogo assicurò agli abitanti, nel corso dei tempi, una valida protezione contro le incursioni degli invasori che a più riprese entrarono in Tessaglia. Queste rocce furono all'inizio un asilo sicuro per gli eremiti e più tardi per i monaci che, rinunciando al mondo, si sentivano più vicini a Dio, tendendo a raggiungere la perfezione della vita cristiana con la carità e le privazioni, nella pace celeste di queste rocce.
Questi asceti, all'inizio eremiti isolati, pregavano in piccole cappelle che si chiamavano «oratori». In seguito, poco a poco, si unirono a formare delle comunità religiose, per vivere più compiutamente il loro impegno cristiano. Non si sa quando le Meteore siano state abitate per la prima volta. Tutte le fonti scritte esistenti risalgono ad epoche in cui la vita monastica era già organizzata. Alcuni bizantinologi sostengono che esistessero dei monaci organizzati in conven­ti già prima del secondo millennio d.C. Secondo altri il primo asceta fu un certo Barnaba, che nel 950- 970 fondò l'antichissimo convento di S. Spirito.
I primi asceti scalavano le rocce delle Meteore per mezzo di una serie di impalcature, che venivano sostenute da travi fissate nella roccia. Questa sistemazione (di cui si possono distinguere ancora le tracce) fu rimpiazzata più tardi da lunghissime e vertiginose scale di corda. Quelli che non osavano servirsene venivano tirati su per mezzo di una rete. La salita durava circa mezz'ora: mezz'ora di angoscia e di terrore. Un sudore freddo imperlava la fronte di colui che si accingeva alla salita quando, staccatasi dal suolo, la rete si metteva a girare in cerchio nel vuoto, mentre la corda strideva sul verricello, minacciando da un momento all'altro di mandare il visitatore in fondo all'abisso. Dal 1922 delle scale tagliate nella roccia permettono di accedere al monastero in modo sicuro e facile. La rete è ancora usata per il trasporto degli alimenti e di altri generi di prima necessità.

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