venerdì 12 ottobre 2012

Conosciamo veramente la vera Storia del nostro paese?

Attraverso fotografie, il discusso film di P. Squitieri "E li chiamarono...Briganti!!!" ,del 1999 e, brani tratti da testi sull'argomento, si affronta una pagina buia della nostra storia nazionale, ancora poco nota sui libri di scuola: il Brigantaggio e la guerra civile. La "neonata" Italia fu vissuta dal Sud come semplice sostituzione di un re con un altro re e tasse, leva obbligatoria, estensione del latifondo e soprusi di notabili locali, aumentarono il malcontento. La ribellione, partita dalla Basilicata, con a capo Carmine Crocco, il più noto dei briganti per doti umane e di comando, poteva contare su gruppi di soldati borbonici sbandati, poveri contadini e pastori. Per reprimerla, il nuovo Stato si mosse con efferatezza. Si può discutere se la guerra al brigantaggio fu guerra civile o meno. Ma che la si chiami "ribellione", "insorgenza" o "guerra civile" è certo che tra il 1861 e il 1865 la nascente Italia vide qualcosa di più di una semplice repressione di alcune bande di fuorilegge. nel 1860, a Gaeta, come quasi nessuno sa né è tenuto a sapere, fu compiuto un eccidio, in cui morirono migliaia di civili, donne e bambini, da parte dell'esercito sabaudo. Centinaia di migliaia di persone perirono nel Regno delle Due Sicilie durante e dopo la guerra di occupazione. Gaeta fu l'epilogo della guerra.. I Savoia espropriarono l'isola di Gaeta che è, ancora oggi, quasi interamente territorio demaniale, dello Stato. La celebrazione dell'Unità d'Italia è una farsa se non si ricordano le sue origini. Senza la memoria del passato non può esistere un futuro per l'Italia. Cosa vuol dire essere italiano per chi non conosce neppure la propria Storia?

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