giovedì 13 settembre 2012
Via Lattea
Archeologia stellare nella Via Lattea..
Molte delle più antiche stelle della Via Lattea sono residui di galassie più piccole andate distrutte in violente collisioni galattiche circa cinque miliardi di anni fa, lo afferma un articolo pubblicato sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.
I ricercatori dell'Institute for Computational Cosmology della Durham University, del Max Planck Institut per l'astrofisica e della Groningen University, nei Paesi Bassi, hanno utilizzato simulazioni al computer per ricostruire gli inizi della nostra galassia.
Ciò ha rivelato come le stelle più antiche, trovate nell'alone stellare di frammenti che circondano la Via Lattea, sono stati strappati da galassie più piccole per effetto della gravità generata da collisioni.
Com'è noto infatti l'uno per cento delle stelle della Via Lattea appartiene all'alone stellare, che è più grande della spirale della galassia. Proprio queste stelle sono antiche quasi quanto l'universo.
Le attuali teorie cosmologiche prevedono che l'universo primordiale fosse pieno di piccole galassie con vite brevi e violente. Queste galassie collidevano le une con le altre lasciando detriti che infine hanno costituito i mattoni elementari per la costruzione di galassie più grandi.
"In effetti, ci comportiamo come archeologi galattici, alla ricerca dei siti più probabili in cui le antiche galassie potrebbero essere state disseminate in tutta la Via Lattea”, ha commentato Andrew Cooper, coautore dello studio. “Le nostre simulazioni mostrano come differenti resti presenti nella nostra galassia, come le stelle antiche, sono correlate agli eventi nel passato distante”.
Le simulazioni sono state rese possibili dai supercomputer dell'Aquarius Project del Consorzio Virgo e sono partite dal Big Bang, intorno a 13 miliardi di anni fa, e hanno utilizzato le leggi della fisica per ricostruire l'evoluzione della materia oscura e delle stelle.
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