venerdì 14 settembre 2012

Gandhi e la non violenza


Nel 1940 Gandhi esortava gli Inglesi a praticare la non-violenza e la non-collaborazione verso gli invasori tedeschi, verso Hitler e Mussolini. Esortava gli Inglesi a non combattere, a farsi invadere, depredare, uccidere, piuttosto che sottomettersi, piuttosto che usare violenza verso gli aggressori. La sua fiducia in questa dottrina, la sua fede in Dio, le sue opinioni così destabilizzanti stridono dolorosamente con il senso comune della nostra società, da sempre basata su un monopolio della forza, del potere, della prevaricazione. Mi chiedo come sarebbe oggi la nostra vita, il nostro mondo se avessimo seguito quei consigli, se avessimo capito che rispondere alla violenza con la violenza è sempre sbagliato. Saremmo in ostaggio del mercato, delle borse? Saremmo quella specie di infantili bambocci, attaccati alla merce, alla tecnologia fine a se stessa, alle fandonie dei politici, alle leggi che, a torto o a ragione, rispettiamo controvoglia?

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