mercoledì 10 giugno 2020

L’incredibile scultura “vivente” dei Giardini perduti di Heligan che cambia aspetto in base alle stagioni


Nella selvaggia penisola della Cornovaglia c’è un luogo in cui si respira un’atmosfera epica e misteriosa: i Giardini perduti di Heligan. 
In lingua cornica il termine heligan indica il salice piangente, una delle numerosissime piante che ospita il complesso di giardini.
 Ma ciò che affascina di più i visitatori sono le enormi sculture presenti nell’area, tra cui spicca la meravigliosa Ragazza di Fango (in inglese Mud Maid).


Questo posto, che sorge nel villaggio di Pentewan, era considerato nel XIX secolo uno dei più bei giardini dell’Inghilterra. 

La realizzazione degli splendidi giardini risale alla fine del Settecento e si deve alla famiglia nobile Teyman, ma con l’arrivo della Prima guerra mondiale, l’area verde (che all’epoca si estendeva su 400 ettari) fu abbandonata e cadde in rovina. 

 I Giardini perduti di Heligan sono stati riscoperti e rivalorizzati soltanto negli anni Novanta grazie ad un grandioso lavoro che il Times ha definito “il progetto di restauro del secolo”. 
 Oggi questo luogo suggestivo si estende su un’area di circa 80 ettari ed è suddiviso in più zone: The productive garden, The Pleasure Grounds, The Italian Gardens e The jungle.

 Tutti i giardini originali realizzati dalla famiglia Teyman sono ritornati al loro antico splendore, mentre il bosco di rododendri e camelie è diventato Patrimonio Nazionale. 


Passeggiando per i Giardini perduti di Heligan ci si imbatte in alcune sculture giganti, ma quella che colpisce più di tutte è chiamata Mud Maid.
 Si tratta di un’opera realizzata nel 1998 da due artisti locali, i fratelli Pete e Sue Hill. La scultura che ritrae la ragazza di fango è considerata “vivente”.
 Il suo aspetto, infatti, varia in base alle stagioni.
 La chioma e gli abiti cambiano nel corso dei mesi; in alcuni periodi è spoglia, mentre in altri si ricopre di erba, edera, muschio e neve.

 La ragazza di fango è stata creata a partire da una struttura cava in legno e una rete ricoperta di fango, mentre il viso è stato modellato con cemento e sabbia.

 Questo suggestiva scultura immersa nella natura è indubbiamente una tappa obbligata per chi visita i Giardini di Heligan.





ROSITA CIPOLLA

Nessun commento:

Posta un commento