martedì 4 febbraio 2020
L’anemone e il pesce pagliaccio
Molte specie hanno deciso di darsi una mano a vicenda per ottenere un reciproco vantaggio: “L’unione fa la forza”.
Simbiosi e mutualismo sono strategie per vivere meglio o, addirittura, per sopravvivere.
Se si è un piccolo pesce in un ambiente pericoloso come una barriera corallina, quale migliore difesa che vivere in una fortezza di cellule urticanti? È proprio quello che fanno i pesci pagliaccio, un gruppo di pesci tropicali dell’Indo-Pacifico resi famosi dal film d’animazione “Alla ricerca di Nemo” della Pixar Animation Studios.
Questi pesci vivono in simbiosi con le anemoni, invertebrati imparentati con le meduse.
I pesci pagliaccio riescono a evitare le punture perché sono rivestiti da un muco protettivo che impedisce ai tentacoli dell’anemone di rilevarli come nemici.
Per il pagliaccio il vantaggio è ovvio e, infatti, questi pesci sono molto gelosi delle loro “anemoni personali”.
In cambio l’anemone riceve un servizio di sorveglianza contro i pesci farfalla che possono attaccare le sue parti non protette.
In un’unica anemone s’incontrano solitamente più pesci: quella più grande è la femmina, di solito accompagnata da un maschio maturo e spesso da altri maschi giovani.
Se la femmina muore o scompare il maschio più grande cambia sesso, prendendo il posto della compagna, mentre l’individuo giovane di taglia maggiore diventa il maschio dominante.
Tutto questo però non si vede in Nemo: forse il cambio di sesso era un tema un po’ audace per un film di animazione.
Fonte: https://rivistanatura.com/
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