lunedì 22 maggio 2017
Un sacrificio umano sotto il palazzo reale di Wolseong in Corea
Per la prima volta in un sito coreano sono state trovate tracce di un sacrificio umano rituale.
Due scheletri risalenti al V secolo sono stati scoperti sotto le mura del Wolseong, o Castello della Luna, a Gyeongju in Corea del Sud, la capitale dell’antico regno di Silla.
«Questa è la prima prova archeologica delle storie sui sacrifici umani utilizzati per le fondamenta di edifici, barriere o mura», ha dichiarato Choi Moon-Jung, portavoce dell’Istituto Nazionale di Ricerca del Patrimonio Culturale di Gyeongju.
La sepoltura di vittime ancora in vita insieme ai loro sovrani defunti, con l’obiettivo di servirli nell’aldilà, è ben nota nelle antiche culture coreane.
Come furono messe a morte le vittime di Wolseong non è ancora chiaro e bisognerà condurre ulteriori ricerche, ma non sembrano essere state seppellite vive.
«A giudicare dal fatto che non ci sono segni di resistenza, devono essere stati inumati da incoscienti o da morti”, ha dichiarato il ricercatore Park Yoon-Jung.
«Il folklore indica che gli uomini venivano sacrificati per appagare gli dèi e per supplicarli che gli edifici in costruzione durassero a lungo».
I due scheletri sono stati rinvenuti fianco a fianco sotto l’angolo occidentale della mura del castello: uno era rivolto verso l’alto, l’altro con viso e le braccia leggermente verso il primo individuo.
Silla fu uno dei tre regni emersi nella penisola coreana nel primo millennio, il quale riuscì alla fine a conquistare gli altri due e a unificare il territorio nel 668.
In seguito si frammentò in tre ulteriori piccoli stati, denominati Tre Regni Posteriori, e nel 935 fu sottomesso dalla dinastia dei Koryŏ.
I manufatti del periodo Silla comprendono alcuni dei tesori culturali più preziosi della Corea e i siti storici di Gyeongju sono una delle principali attrazioni turistiche.
Attualmente sono in corso d’esecuzione l’esame del DNA e altri test sui resti per determinare le caratteristiche fisiche, lo stato di salute, la dieta e altri attributi genetici.
Tra i reperti scavati vi sono tavolette di legno con iscrizioni, e statuette animali e umane del VI secolo, tra cui una con turbante e vestiti simili a quelli indossati nell’antica civiltà centro-asiatica di Sogdiana.
Fonte: ilfattostorico.com
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