lunedì 13 marzo 2017

Il Ponte del diavolo è un cerchio perfetto su un fiume della Sassonia


Un arco perfetto che, riflettendosi nel fiume, si trasforma in un cerchio degno di Giotto. 
E' proprio questa sua «perfezione» ad aver fatto conquistare al Rakotz Bridge la nomea di Ponte del diavolo.

 Siamo nell'Azalea and Rhododendron Park Kromlau, nel cuore della Sassonia, e questo ponte è stato appositamente costruito per creare un cerchio perfetto quando si riflette in acqua.
 E' stato commissionato nel 1860 dal cavaliere Friedrich Hermann Rotschke ed è stato costruito con il basalto dalle cave svizzere.


Rotschke era proprietario dell’intera zona ed è stato sempre lui a finanziare l'intero parco, dove ha fatto piantare migliaia di esemplari di azalee e rododendri che sbocciano ancora oggi, sempre nel mese di maggio.
 Avendo dei gusti ben diversi dai suoi contemporanei, il cavaliere non volle un ponte usuale, bensì un passaggio senza passamano né barriere, decisamente diverso dalle tipologie architettoniche ottocentesche.
 I lavori terminando ben dieci anni dopo, alimentando così una serie di «strane voci».
 L'eccentricità del ponte è stata interpretata dai tedeschi con significati mistico-simbolici: non un semplice collegamento tra le due sponde, bensì una porta che delimitava il confine tra paradiso e inferno, acquisendo così il nome di Ponte del diavolo.






Questo ponte tedesco, a meno di 10 chilometri dal confine con la Polonia, è stato definito uno dei luoghi più fotogenici d'Europa, soprattutto alle prime luci dell'alba, quando il cerchio perfetto è ben evidente, con un effetto quasi soprannaturale accentuato dall’incredibile vegetazione e dalle colonne che ne fanno da sfondo.

 Fonte: lastampa.it

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