domenica 20 ottobre 2013

La lunga disputa tra la Chiesa Cattolica e la Massoneria



A partire dal 1738 la Chiesa Cattolica ha emesso più di venti documenti solenni nei quali ha condannato l’appartenenza alla Massoneria e ha proibito ai Cattolici di farvene parte.
Perché?
Nel 1736 l’Inquisizione procedette a indagare sulle attività di una loggia massonica a Firenze, che fu poi chiusa nel 1737.
Nel 1738 il papa Clemente XII emise la bolla papale detta “In Eminenti Apostolatus Specula”, il primo documento ufficiale della Chiesa Cattolica contro la Massoneria.
Eccone un estratto:
Ma come la natura del crimine è tale che allerta e produce un clamore che lo tradisce, per questo motivo, le società menzionate hanno ispirato nei cuori dei fedeli una tal sfiducia così forte, che aderire a tali associazioni, da parte di persone prudenti e oneste, è come mettersi addosso una fama malefica e perversa.
Di fatto, se non stessero attuando male, non avrebbero un odio così grande per la luce.
Con questo primo documento del Vaticano contro la Massoneria, si proibì ai Cattolici di partecipare alle logge, e si suggerì ai vescovi di svolgere azione inquisitoria dell’eresia. Nel 1751, solamente 13 anni dopo, il papa Benedetto XIV emise una nuova bolla detta “Providas romanorum” contro la Massoneria.
Fu proibito ai cattolici di far parte delle logge, pena la scomunica immediata.
Nel corso del secolo XIX sono stati vari i papi che hanno emesso altre bolle contro la Massoneria, come per rimarcare che farne parte era considerato un peccato grave, che avrebbe portato alla scomunica.
Nel 1821 il papa Pio VII emise la bolla “Ecclesiam a Jesu Christo”. Nel 1826 Leone XII emise la bolla “Quo Graviora”. Nel 1829 Pio XVII emise un’altra bolla contro la Massoneria detta “Traditi Humiliati”.
E così fece Gregorio XVI con la bolla “Mirari Vos” nel 1832. Pio IX ne emise adirittura sei: rispettivamente nel 1846, 1849, 1864, 1865, 1869 e 1873. Anche papa Leone XVIII emise altre bolle e documenti in contrapposizione alla Massoneria, in totale ben otto, dal 1882 al 1902.
La più importante fu quella denominata “Humanum Genus”, del 1884.
Nel 1917 nel codice della legge canonica si rimarcò che aderire alla Massoneria avrebbe portato ad una scomunica immediata.
Nel 1980 la conferenza dei vescovi tedeschi ha redatto un documento contro la Massoneria indicando che i suoi membri negano la rivelazione, e mettono in dubbio la verità.
La Massoneria viene indicata come una corrente filosofica che abbraccerebbe il Deismo, e quindi in contrasto con il Cattolicesimo. Nell’anno successivo la congrega della dottrina della Fede, presieduta dal cardinale Seper, ha inviato una lettera ai cardinali americani nella quale sostanzialmente si ribadisce la proibizione per i Cattolici di far parte della Massoneria, pena la scomunica.
Nel 1983, sotto il pontificato di Giovanni Paolo II, il cardinale Joseph Ratzinger, ha emesso una “Dichiarazione sulle associazioni massoniche”, nella quale si ribadisce lo stato di grave peccato di chi vi aderisce e la conseguente impossibilità a ricevere la comunione.
Ecco il testo della dichiarazione, tratto dal sito web del Vaticano (1): CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE DICHIARAZIONE SULLA MASSONERIA È stato chiesto se sia mutato il giudizio della Chiesa nei confronti della massoneria per il fatto che nel nuovo Codice di Diritto Canonico essa non viene espressamente menzionata come nel Codice anteriore.
Questa Congregazione è in grado di rispondere che tale circostanza è dovuta a un criterio redazionale seguito anche per altre associazioni ugualmente non menzionate in quanto comprese in categorie più ampie.
Rimane pertanto immutato il giudizio negativo della Chiesa nei riguardi delle associazioni massoniche, poiché i loro principi sono stati sempre considerati inconciliabili con la dottrina della Chiesa e perciò l’iscrizione a esse rimane proibita.
I fedeli che appartengono alle associazioni massoniche sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla Santa Comunione.
Non compete alle autorità ecclesiastiche locali di pronunciarsi sulla natura delle associazioni massoniche con un giudizio che implichi deroga a quanto sopra stabilito, e ciò in linea con la Dichiarazione di questa S. Congregazione del 17 febbraio 1981 (Cf. AAS 73, 1981, p. 240-241). Il Sommo Pontefice Giovanni Paolo II, nel corso dell’Udienza concessa al sottoscritto Cardinale Prefetto, ha approvato la presente Dichiarazione, decisa nella riunione ordinaria di questa S. Congregazione, e ne ha ordinato la pubblicazione. Roma, dalla Sede della S. Congregazione per la Dottrina della Fede, il 26 novembre 1983. Joseph Card. RATZINGER Prefetto Fr. Jérôme Hamer, O.P. Arcivescovo tit. di Lorium Segretario Come vediamo, a partire dal 1737, ovvero dopo soli 20 anni dalla nascita, nel 1717, della Massoneria moderna a Londra, la Chiesa Cattolica ha opposto ripetutamente il suo veto alla partecipazione di Cattolici all’interno delle Logge.
Da un punto di vista religioso la Massoneria è stata accusata dalla Chiesa Cattolica di avere una visione del Creatore differente rispetto a quella canonica Apostolica Romana. In particolare l’uso del nome “Grande Architetto dell’Universo”, per riferirsi al Creatore è contestato dalla Chiesa Cattolica perché richiama ad un’Entità Suprema che ha creato l’Universo, ma poi non è intervenuta nel mondo.
E’ l’accusa di “Deismo”, dove Gesù non sarebbe “Il Centro della Storia e del Cosmo”, “Il Salvatore del Mondo”, e “Il Cammino, la Verità e la Vita”, ma sarebbe stato “solo” un grande iniziato, allo stesso modo di Krishna, Budda, Zoroastro, ecc. Il Deismo era stato seguito, come corrente religiosa-filosofica, già a partire dal XVII secolo da grandi filosofi come Locke, Kant e Voltaire. In quest’ottica la religione cattolica era vista come uno strumento nelle mani del clero per mantenere il potere sulle masse degli adepti, ma non rappresentava la verità, da assimilare più con gli aspetti iniziali del Cristianesimo, ma anche con altri credi (Sufismo, Esseni, religioni panteiste). Per Locke, che anticipò il Deismo, lo Stato deve essere aconfessionale, laico, totalmente avulso da logiche riconducibili a idee religiose.
Anche l’Ateismo viene però visto come negativo da Locke, che accusò i suoi sostenitori d’amoralità.
La Massoneria venne pertanto incolpata fin dal secolo XVIII di mettere sullo stesso piano tutte le religioni, non riconoscendo quella Cattolica come portatrice della verità.
Da un punto di vista politico la Massoneria, che ha utilizzato il motto “libertà, uguaglianza, fratellanza”, è stata sempre in aperto contrasto con il “Diritto Divino” che stava alla base delle monarchie, ma anche in contrasto con l’idea che il “pontefice”, (costruttore di ponti), possa fungere da intermediario tra Dio e l’uomo.
In definitiva La Chiesa Cattolica e la Massoneria sono due mondi inconciliabili, anche se alcune persone pur facendo parte della Massoneria si professano Cattolici praticanti.
La Chiesa Cattolica ha una dottrina molto precisa, mentre per la Massoneria la morale non è legata a nessun credo religioso in particolare.

YURI LEVERATTO www.yurileveratto.com/it

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