venerdì 4 ottobre 2013

Donna



Una donna è la storia delle sue azioni e dei suoi pensieri,
di cellule e neuroni,
di ferite ed entusiasmi,
di amori e disamori.
Una donna è inevitabilmente la storia del suo ventre,
dei semi che vi si fecondarono
o che non furono fecondati
o che smisero di esserlo,
e del momento, irripetibile, in cui si trasforma in una dèa.
Una donna è la storia di piccolezze,
banalità, incombenze quotidiane,
è la somma del non detto.
Una donna è sempre la storia di un uomo.
Una donna è la storia del suo paese, della sua gente.
Ed è la storia delle sue radici e della sua origine,
di tutte le donne che furono nutrite da altre che la precedettero affinché lei potesse nascere:
una donna è la storia del suo sangue.
Ma è anche la storia di una coscienza e delle sue lotte interiori,
del senso della perdita,
dell’esclusione e di un certo disprezzo per le situazioni indefinite. Una donna è la storia di passione.
È storia di nostalgia.
Una donna è la storia di un’utopia

(MARCELA SERRANO)

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