domenica 29 settembre 2013

In cerca del cuore di Solimano il Magnifico


Si cerca, in Ungheria, la sepoltura di Solimano detto il Magnifico dagli occidentali e Kanuni (cioè il Legislatore) dai turchi e, mentre si cerca, si scopre una città di epoca ottomana. 
E' quel che è accaduto ad un gruppo di archeologi ungheresi che stavano scavando nel sud dell'Ungheria, dove si crede sia stato seppellito il cuore di Solimano, nel XVI secolo.
 Il sultano morì a Szigetvar nel 1566, mentre le sue truppe erano impegnate nell'assedio della rocca della cittadina, difesa dalla gente del posto guidata dal nobile croato-ungherese Miklos Zrinyi. La morte di Solimano venne tenuta nascosta per 48 giorni alle sue truppe.
 Gli storici ritengono che il cuore del sultano, unitamente ai suoi organi interni, siano stati sepolti vicino Szigetvar, mentre il suo corpo è stato, invece, sepolto a Costantinopoli (attuale Istanbul), accanto all'amata moglie Roxelana.


Norbert Pap, membro del team di ricerca e di scavo, ha affermato che la scoperta della città ottomana potrebbe offrire ulteriori indizi per restringere la ricerca del luogo di sepoltura del cuore di Solimano. 
La città ottomana si chiamava Turbek e fu fondata dopo la morte del sultano. Fu, poi, distrutta nel 1680, quando i turchi vennero cacciati dall'Ungheria.
 Fino alla sua morte, all'età di 71 anni, Solimano fu il sovrano che aveva regnato più lungamente. Durante il suo regno la dominazione turca conobbe la sua massima espansione nei Balcani, in Medio Oriente e nel Nord Africa. Il regno di Solimano il Magnifico durò 46 anni.
 Gli archeologi hanno finora ritrovato oggetti di lusso quali porcellana cinese, ceramiche persiane, vetro che stanno ad indicare la ricchezza della popolazione della città. 
La scoperta riveste, inoltre, una particolare importanza anche perché i turchi usavano raramente costruire le loro città nelle zone d'occupazione, preferendo insediarsi in agglomerati urbani già esistenti.
 La città ottomana, costruita in malta e mattoni, aveva sicuramente un intento celebrativo, spirituale e politico, dal momento che doveva sorgere nei pressi della tomba in cui era stato seppellito il cuore di Solimano.
 Le fonti storiche affermano che la città era dotata di una moschea, di un chiostro derviscio e di caserme militari. Successivamente fu edificata anche una taverna, una madrasa ed una locanda per i pellegrini che intendevano recarsi in visita alla sepoltura di Solimano.

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