giovedì 26 settembre 2013

I Boscimani Un millenario popolo destinato all'estinzione Per..... IL MALEDETTO DENARO!!!!

I San, detti anche Khwe, Basarwa o Boscimani sono un popolo che vive nel Kalahari (tra Sudafrica, Namibia e Botswana) Le prove archeologiche suggeriscono che i San abitino l'Africa meridionale da almeno 22.000 anni. Insieme ai pigmei dell'Africa centrale, i boscimani sono stati considerati la possibile fonte della linea di discendenza del DNA mitocondriale, la leggendaria Eva mitocondriale




I Boscimani Si definiscono "coloro che seguono la luce" poiché si spostano in funzione delle piogge per nutrirsi di frutti, radici e di tutto quello che la natura mette a disposizione.


Studi recenti sembrerebbero suggerire che i san costituiscano uno dei più antichi rami dell'evoluzione dell'uomo moderno, essendo rimasti isolati geneticamente per un tempo stimato sui 100.000 anni.
Nonostante sia stata dimostrata la presenza nel loro territorio da almeno 20.000 anni, esistono resti di scheletri compatibili con questa popolazione ben più antichi risalenti addirittura a 100.000 anni fa, è il cosiddetto popolo degli strandlopers o boscopoidi 
della regione costiera della Namibia.
Strandloper significa in lingua afrikaans camminatore di spiaggia, in riferimento allo stile di vita di questo antichissimo popolo che viveva raccogliendo conchiglie e altri organismi spiaggiati lungo la costa del mare.
La cosa interessante di questi scheletri è il rapporto teorico tra il peso del cervello e del corpo, superiore ad ogni altro Homo sapiens esistito dal passato al presente: i boscopoidi avevano una capacità del cranio superiore del 30% a quella dell'uomo moderno, su un corpo da pigmeo.
Con questi grandi crani si suppone avessero un'intelligenza fuori del comune e in effetti sono state trovate tra i reperti alcune piccole trappole per la pesca veramente ingegnose, inoltre si hanno le prime testimonianze di sepolture rituali.
Altro fattore d'interesse è il loro stile di vita legato esclusivamente al mare che li distingueva da ogni altro Homo sapiens più arcaico. 



La forma di arte principale dei Boscimani è rappresentata dai petroglifi, che venivano usati anche per istruire i bambini.
In Namibia si trovano numerosi siti archeologici ricchi di graffiti boscimani; uno dei più noti è quello di Twyfelfontein.

Accesso negato! Segnerà la fine dei cacciatori Boscimani?

13 settembre 2013

La Corte Suprema del Botswana ha assestato ai Boscimani del Kalahari un colpo che potrebbe segnare la fine del loro stile di vita. La Corte Suprema del Botswana ha respinto l’ultima richiesta dei Boscimani del Kalahari di avere libero accesso alla terra ancestrale. Ora si teme che questa decisione possa segnare la fine degli ultimi cacciatori Boscimani.
I Boscimani della Central Kalahari Game Reserve (CKGR) erano ricorsi al tribunale per contestare una pratica del governo che gli impone di richiedere un permesso per entrare nella riserva nonostante una storica sentenza della Corte Suprema del 2006, che garantiva a tutti loro il libero accesso.
Il permesso d’ingresso dura un mese e viene rilasciato solo ai Boscimani che hanno parenti all’interno della riserva: una decisione che ha il chiaro obiettivo di ridurre gradualmente il numero di coloro che possono restare nella propria terra.
I Boscimani vivono nella paura costante della scadenza del permesso, tra le violenze perpetrate dalla polizia paramilitare e dai guardaparchi.
Il governo è riuscito a far chiudere il caso appellandosi a un vizio di forma e affermando che nessuno dei richiedenti risiedeva nella CKGR durante gli sfratti del 2002.
Il giudice ha stabilito che i Boscimani richiedenti dovranno quindi tornare in tribunale per provare il fatto.
Quest’ultimo caso giudiziario è stato costellato di problemi.
Poco prima dell’udienza, infatti, le autorità hanno arbitrariamente tolto all’avvocato dei Boscimani Gordon Bennet il permesso di entrare nel paese per rappresentarli in tribunale.
I Boscimani giurano che continueranno a lottare per i loro diritti territoriali nonostante gli ostacoli legali. 



“La decisione della Corte Suprema non tiene conto di quanto i Boscimani amano la loro terra.
Al contrario, fornisce un quadro ben chiaro del governo del Botswana e dell’oppressione che usa” ha dichiarato il Boscimane Jumanda Gakelebone a Survival International.
“Non ci sorprende, e non è la prima volta.
Lotteremo per i nostri diritti fino a quando non otterremo quello che vogliamo.
” Di recente, diversi Boscimani sono anche stati arrestati e torturati per aver cacciato.
La caccia è un’attività fondamentale per la loro sopravvivenza nella CKGR. Survival International ha condannato le manovre messe in atto dal governo del Botswana per impedire ai Boscimani di cacciare ed entrare liberamente nella terra ancestale, distruggendo il loro stile di vita.
Per questo Survival riprenderà e intensificherà la sua campagna per difendere il diritto dei Boscimani di vivere in pace nella loro casa. “La Corte Suprema ha assestato un duro colpo ai Boscimani, ma la lotta per la terra non si fermerà qui” ha dichiarato oggi il Direttore generale di Survival International, Stephen Corry. “Survival continuerà fino a quando i diritti della tribù non saranno stati ristabiliti: stiamo lavorando per rimettere in moto un’altra grande campagna internazionale.

” Nota ai redattori: - 
I Boscimani del Botswana sono gli ultimi  cacciatori sopravvissuti nell’Africa meridionale. Tra il 1997 e il 2002 il governo li ha sfrattati con la forza dalla Central Kalahari Game Reserve (CKGR ), loro terra ancestrale.
Nel 2006, con una sentenza storica, la Corte Suprema del Botswana confermò il diritto dei Boscimani a ritornare a casa, definendo gli sfratti “illegittimi e incostituzionali”.
Ma oggi il governo sostiene che il libero accesso alla CKGR è riconosciuto solo alle 189 persone registrate formalmente nel processo, e ai loro figli fino all’età di 16 anni.
All’inizio del processo, tuttavia, il governo riconobbe che la sentenza sarebbe stata applicata a tutti i 700 Boscimani sfrattati.

Sentenza in originale 
 http://assets.survivalinternational.org/documents/1065/130829-highcourt-judgment.pdf 

I Boscimani contano circa 100.000 persone e vivono in Botswana, Namibia, Sud Africa e Angola.
Sono i popoli indigeni dell’Africa meridionale e abitano lì da migliaia di anni.
Nel cuore del Botswana sorge la Central Kalahari Game Reserve (CKGR), una riserva istituita appositamente per proteggere il territorio tradizionale dei 5.000 Boscimani Gana, Gwi e Tsila (e dei loro vicini, i Bakgalagadi), e la selvaggina da cui dipende la loro sopravvivenza.
Agli inizi degli anni ’80, nella riserva furono scoperti i diamanti. Poco dopo, i ministri del governo si recarono in loco dicendo ai Boscimani che avrebbero dovuto andarsene a causa dei giacimenti rinvenuti.
I Boscimani, Survival e moltissimi osservatori indipendenti ritengono che la causa degli sfratti dei Boscimani siano i diamanti.

Le terre ancestrali dei Boscimani si trovano nel cuore della zona diamantifera più ricca del mondo.
Si sa con certezza che esiste almeno un grande deposito di diamanti presso la comunità boscimane di Gope.
Ma nella riserva sono già stati individuati molti altri giacimenti di kimberlite (la roccia vulcanica al cui interno di trovano i diamanti). Nel maggio 2007, la De Beers ha venduto il giacimento di Gope alla compagnia Gem Diamonds per 34 milioni di dollari.
Secondo il direttore generale della Gem Diamonds, la campagna a sostegno dei Boscimani aveva reso il deposito troppo problematico per De Beers.
La Gem Diamonds ha affermato pubblicamente che il giacimento contiene oltre 2,2 miliardi di dollari di diamanti (ai prezzi 2007) e che le estrazioni avverranno non appena le condizioni economiche saranno favorevoli.
Nel 2010 la compagnia ha incrementato il valore del deposito portandolo a 3,3 miliardi.
Il governo del Botswana è in procinto di autorizzare la miniera ma ha già dichiarato che alla compagnia non sarà consentito fornire acqua ai Boscimani.
Il governo si è anche già riservato il diritto di utilizzare i pozzi dell’acqua scavati dalla Gem Diamonds per abbeverare la fauna selvatica.
Secondo la compagnia, i Boscimani sarebbero favorevoli alla miniera ma le comunità non hanno avuto nessuna consulenza indipendente sull’impatto delle attività minerarie.
Nel caso dei Boscimani sono coinvolte altre compagnie.
La Petra Diamonds sta esplorando tutta la riserva del Kalahari e ha identificato Gope e Kukama come aree di prioritario interesse.
Nel 1997 vennero effettuati i primi sfratti forzati, conclusisi definitivamente nel corso di due operazioni di sgombero successive, avvenute nel 2002 e nel 2005.
Le case dei Boscimani vennero distrutte, le loro scuole e i loro dispensari sanitari chiusi, il loro pozzo per l’acqua smantellato e cementato, le loro riserve d’acqua rovesciate nel deserto. La popolazione fu minacciata, caricata su camion e portata via.

Oggi, i Boscimani vivono in campi di reinsediamento fuori dalla CKGR.
Per sopravvivere dipendono in gran parte dalle razioni di cibo distribuite dal governo perché sono praticamente impossibilitati a cacciare, e vengono picchiati e arrestati se sorpresi a farlo.
Sono stretti dalla morsa dell’alcolismo, della noia, della depressione e flagellati da malattie come la tubercolosi e l’HIV/AIDS.
Mentre, da un lato, il governo negava ai Boscimani l’accesso all’acqua, dall’altra faceva scavare nuovi pozzi a beneficio esclusivo della fauna selvatica e autorizzava la compagnia Wilderness Safaris ad aprire un resort turistico nella riserva.
Il Kalahari Plains Camp vanta un contratto d’affitto stipulato con il governo.
Tuttavia, l’accordo non ha assolutamente tenuto conto dei diritti che i Boscimani hanno sulle terre in cui sorge il campo, e i Boscimani non sono stati in nessun modo consultati sul progetto.

Così, mentre i Boscimani rischiavano di morire di sete nelle loro terre, i turisti sorseggiavano cocktail sul bordo della piscina del campo. 

Tratto da Survival International

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