domenica 5 maggio 2013

Scoperta nei dintorni di Vienna un'imponente scuola per gladiatori


Gli archeologi al lavoro nei dintorni di Vienna, in Austria, hanno individuato i resti di un'imponente scuola gladiatoria di epoca romana. Si tratta di un complesso così esteso da rivaleggiare con quelli che sorgevano attorno al Colosseo a Roma. Nell'immagine una ricostruzione digitale del grande complesso rinvenuto vicino Vienna.


Il complesso presenta elementi mai riscontrati prima in una scuola gladiatoria romana (ludus), come resti di un manichino di legno utilizzato negli allenamenti. Inoltre, fuori al perimetro della struttura, gli archeologi hanno individuato quello che forse è il primo cimitero per gladiatori vicino a una scuola. 
Il complesso "è decisamente enorme", dice Franz Humer, direttore scientifico del Parco archeologico di Carnunto, nei pressi del Danubio, in cui è stata effettuata la scoperta, "una delle cose più interessanti che mi siano capitate durante la mia carriera”. 

La scuola probabilmente fu costruita contemporaneamente al vicino anfiteatro da 13.000 posti eretto attorno al 150 d.C., durante il regno dell'imperatore romano Marco Aurelio, e riportato alla luce negli anni Venti e Trenta del Novecento.
Si sa che che l'imperatore trascorse del tempo a Carnunto, ed è possibile che suo figlio Commodo (la cui passione per i giochi gladiatori è stata anche fonte d'ispirazione per il film del 2000 Il gladiatore) abbia assistito per la prima volta a un combattimento proprio in questo centro di origine celtica. "È possibile che abbia iniziato ad appassionarsi ai combattimenti a Carnunto”, dice Humer. "Non possiamo provarlo… ma in base alla cronologia, è possibile".

Gli archeologi hanno individuato il complesso grazie al rilevamento di un radar montato su un trattore che permette una visualizzazione tridimensionale degli oggetti sepolti. È stato così possibile scoprire, disposte attorno a un cortile centrale, una serie di strutture sotterranee che vanno dalle piccole stanze del dormitorio fino a una grande sala dal pavimento riscaldato, come suggeriscono le zone vuote sottostanti.
All'interno del cortile sorgeva un mini-anfiteatro, completo di gradinate, in cui i gladiatori potevano allenarsi o forse, essendo nella maggior parte dei casi schiavi, esibirsi per eventuali compratori, ipotizza Humer.
Nei pressi del complesso sorgeva un'area murata che può essere stata utilizzata per ospitare le belve utilizzate nei combattimenti o i cavalli - anche questa una struttura mai trovata prima in una scuola, sottolinea Humer.
L'intero complesso occupava un'area di 19.000 metri quadri, pari a un centro commerciale di medie dimensioni. Gli edifici centrali della scuola gladiatoria di Carnunto, comunque, somigliano molto ai loro omologhi di Roma e Pompei, il che costituisce una ulteriore conferma per gli archeologi che quella trovata a Carnunto sia effettivamente una scuola, anche se non è ancora stata riportata alla luce. 

Gli scavi al cimitero e nelle altre strutture potrebbero fornire nuovi elementi alle attuali conoscenze sulla vita quotidiana dei gladiatori, commenta l'archeologo Ian Haynes della Newcastle University. Ad esempio, sui resti ossei rinvenuti in un cimitero di gladiatori in Turchia è stato possibile rilevare segni dei traumi subiti nei combattimenti. 
Ma anche se il complesso non venisse mai scavato, dice Haynes, "esso rimarrebbe un'importante testimonianza di come le culture dei centri urbani dell'impero fossero collegate assieme”.
"Quel che è stato scoperto sulle rive del Danubio regge il confronto con i ritrovamenti effettuati nel cuore della stessa Roma...  Il che ci porta a concludere che città come Carnunto ospitavano moltissimi aspetti della cultura cosmopolita romana". 

Fonte:National Geographic

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