giovedì 16 maggio 2013

Lenti ottiche in Egitto



L'Egitto è una terra fantastica, piena di miti favolosi e leggende cariche di simbolismo.
Ma anche sotto il profilo tecnologico non aveva molto da invidiare al mondo attuale. Tra le capacità tecniche più impressionanti, c'era la molatura dei durissimi cristalli di quarzo impiegati nella rappresentazione degli occhi nelle statue.
Una statua lignea in buone condizioni mostra ancor oggi la prefetta levigatezza dei cristalli di Quarzo Ialino, che rendevano alla perfezione la trasparenza traslucida degli occhi umani.
Una simile capacità rendeva possibile la realizzazione di lenti da vista, di microscopi e telescopi e fu forse questo il segreto della grande conoscenza dell'Astronomia da parte degli abitanti della Terra dei Faraoni. Una tecnologia dimenticata dall'Occidente per oltre 2500 anni e che fu riscoperta solo durante il Rinascimento. La statua del Faraone Auibra Hor, trovata a Dashur e risalente circa al 1340 BCE, mostra sulla testa il corpo astrale Ka: gli occhi sono lenti molate di durissimo quarzo, un vero e proprio Oopart perché dalla Scienza ufficiale non vengono attribuite agli Egizi simili conoscenze tecniche (che invece, evidentemente, avevano).

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