martedì 14 maggio 2013
Il forte di Qaitbey – Alessandria
La fortezza medievale Fort Qaitbey è stata costruita nel secolo XV sull’isoletta di Pharos, sulle rovine dell’antico Faro di Alessandria. Nel 1480 il sultano mamelucco Qaitbey decise di riutilizzare le sue fondamenta ancora solide per costruire una fortezza costiera contro i turchi, che minacciavano l’Egitto. Essa gode di un’ottima posizione, all’estremità di una stretta lingua di terra protesa nel Porto Orientale.
Quello che resta oggi del forte non è del tutto fedele alla sua struttura originale, in quanto subì un pesante bombardamento navale da parte degli inglesi, in seguito al quale fu in gran parte ricostruito. Esso si raggiunge percorrendo una strada rialzata, luogo molto amato dai pescatori alessandrini. Attraverso un posto di controllo si entra nel cortile circostante, che oltre ad un piccolo bar-ristorante, presenta alcune gallerie e sale da esplorare. Punto di maggior interesse resta però il suo torrione centrale nel quale si entra passando attraverso una porta costruita da grosse lastre di granito, probabilmente recuperate dall’antico Faro. E’ da tempo che la fortezza non ha più funzioni militari, oggi ospita un piccolo museo navale. All’interno, su tre piani, si apprezzano diversi manufatti e reperti marittimi, tra cui alcuni oggetti appartenuti alla flotta di Napoleone, affondata a largo di Alessandria dall’ammiraglio Nelson nel 1798.
Una parte della fortezza era adibita a moschea e per ben quattro secoli i bastioni furono sovrastati dal minareto, fino a quando non venne abbattuto dalla marina inglese. Si tratta della più antica moschea di Alessandria, ma non è più dedicata al culto.
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