mercoledì 24 aprile 2013

SCOPERTE IN ETIOPIA SCIMMIE DAL LINGUAGGIO quasi "UMANO"



Fanno schioccare le labbra e sembra che parlino tra loro, proprio come fanno gli esseri umani.
Si chiamano babbuini gelada (Theropithecus gelada), una specie poco nota di scimmie che vive nelle praterie dell'Etiopia. Studiandoli, i ricercatori della University of Michigan hanno scoperto che i gelada possiedono una voce che ricorda in modo abbastanza inquietante il ritmo e la modulazione di quella umana. Molto più di quello che riescono a fare tutte le altre specie di primati finora osservate, che, al contrario, comunicano tra loro con stringhe di sillabe brevi e tonicamente piatte.
"Quando abbiamo iniziato a lavorare con i gelada, nel 2006", racconta Thore Bergman, autore del lavoro pubblicato sulla rivista Current Biology, "abbiamo notato con stupore che emettevano versi molto simili a quelli degli esseri umani.
Si tratta di un flusso complesso di suoni che hanno lo stesso ritmo del linguaggio che usiamo noi". Secondo Bergman, la capacità dei gelada di produrre questi suoni è dovuta alla loro abilità di far schioccare le labbra
Un'azione solo apparentemente semplice, regolata da una perfetta sincronizzazione tra labbra, lingua e osso ioide.
Secondo i ricercatori, questo movimento potrebbe essere un precursore del linguaggio umano, che serve a regolare il ritmo della vocalizzaione e a fissarne la base sonora.
Una domanda che resta aperta, sostiene Bergman, riguarda il significato dei suoni: "Ancora non sappiamo molto a questo proposito.
Sarà interessante capire se la produzione di questi suoni complessi permetta ai gelada di comunicarsi concetti che le altre scimmie non sono in grado di scambiarsi". Si apre così un problema simile a quello dell'uovo e della gallina: "Non sappiamo se sia venuto prima il significante o il significato.
In altre parole, la capacità di emettere questi suoni potrebbe aver anticipato l'attribuzione di un significato a essi.
Ma potrebbe anche essere avvenuto l'esatto contrario: il bisogno di comunicare in maniera più sottile potrebbe aver innescato lo sviluppo di questa abilità".
In ogni caso, quale che sia stato l'ordine degli eventi, è altamente probabile che la complessità vocale sia strettamente connessa con quella sociale.
I babbuini, per esempio, strettamente imparentati con i gelada, non sono in grado di far schioccare le labbra e hanno uno spettro vocale molto più ristretto: e forse non è un caso che vivano in gruppi molto più piccoli e di durata più breve.
I gelada, al contrario, restano insieme per molti anni e i maschi hanno lunghe relazioni con le femmine.
Spesso, i gruppi si riuniscono in branchi di oltre cento esemplari: "Si tratta di un sistema sociale molto complesso", conclude Bergman. "che probabilmente è collegato alla capacità di vocalizzazione. Abbiamo raccolto l' evidenza sperimentale che specie che si riuniscono in gruppi più numerosi sono in grado di emettere più suoni".
di Umberto Gaetani

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