martedì 16 aprile 2013

Gli angeli di Mare



Fotografia di Russ Hopcroft UAF/NOAA/CoML

Nelle gelide acque dell'Artico i gasteropodi del gruppo degli Opistobranchi hanno modificato il piede, la struttura su cui le lumache terrestri strisciano, trasformandolo in due ali leggiadre con cui "volano" tra il plankton.

Fotografia di Visuals Unlimited/Corbis
Tra gli Opistobranchi, i Gymnosomata sono diafane creature chiamate dagli inglesi "sea angels", angeli di mare.
I parapodia, ovvero le alucce, battono alla frequenza media di 1-2 battiti al secondo consentendo a questi animali scatti notevoli in caso di necessità.
La conchiglia è andata persa per rendere più agili queste effimere e trasparenti creature.

Fotografia di Fred Bavendam/Minden Pictures/Corbis
Come molti gasteropodi, gli angeli di mare hanno... il sesso degli angeli: sono ermafroditi a fecondazione interna.
Ogni individuo ha strutture genitali sia maschili che femminili ma la fecondazione è incrociata e lo scambio di spermatozoi avviene sempre simultaneamente tra due individui, che rimangono uniti ventralmente anche per quattro ore.
Dopo circa 24 ore dalla fertilizzazione le uova verranno emesse in una massa gelatinosa sferica che le incapsula e le aiuta a galleggiare.

Tratto da National Geographic.it

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