martedì 2 ottobre 2012

Lady Dai, la mummia di 2100 anni che sembra morta ieri


Una serie di ritrovamenti archeologici ha aperto un nuovo avvincente capitolo nelle tradizioni e nei rituali funebri elaborate dall’uomo nel corso dei millenni convincendo alcuni scienziati che le conoscenze degli antichi cinesi sulla conservazione del corpo fossero nettamente superiori rispetto alle Egiziane. Nel lontano 1971, all’apice della Guerra Fredda, mentre alcuni lavoratori stavano scavando per costruire dei rifugi anti-aereo, vicino alla città di Changsha, è stato rinvenuto un enorme complesso funerario della Dinastia Han. All’interno della tomba hanno scoperto più di 1.000 manufatti intatti ed il corpo meglio conservato al mondo. La sepoltura è della moglie di Xin Zhui, Lady Dai, una principessa della dinastia Han, morta tra il 178 ed il 145 A.C. a circa 50 anni. Gli oggetti all’interno della tomba testimoniano la ricchezza e l’importanza della defunta ma anche il suo gusto per quanto c’è di più raffinato e bello nella vita. Ma ciò che più colpisce non sono i cibi esotici o i tessuti pergiatissimi che le hanno aperto la strada all’immortalità, è il perfetto stato di conservazione delle sue spoglie. Quando mi è capitato di vedere la sua mummia conservata al Museo di Hunan, è stato uno choc perchè non ha nulla in comune con le classiche mummie che siamo abituati a vedere nei musei Egizi sparsi un po’ in tutto il mondo. La prima domanda naturale osservandola è: come è possibile? Come sono riusciti? Lady Dai è la mummia più famosa in assoluto perchè racchiude il segreto ed il mistero di come gli antichi cinesi sono stati in grado di dare l’immortalità alle sue spoglie mortali. Lo sconvolgente è, proprio, il fatto che sembra il cadavere di una persona morta, al massimo da una settimana. La pelle ed i tessuti sono morbidi, le articolazioni flessibili, i capelli intatti, il sangue nelle vene è ancora rosso e fluido e tutti i suoi organi sono perfettamente conservati: il suo aspetto è rimasto identico a quando è morta 2100 anni fa. E, proprio, per il perfetto stato di conservazione del cadavere ha consentito di eseguirvi una “normale” autopsia. L’esame ha rivelato che la principessa soffriva di mal di schiena ed era sovrappeso al momento del decesso. Aveva le vene ostruite ed aveva problemi cardiaci tanto gravi da morire d’infarto. Ed è morta proprio di infarto, a causa dell’obesità dovuta ad una dieta troppo ricca coniugata alla mancanza di esercizio fisico: gli stessi problemi di salute che abbiano oggi 2100 anni dopo! Il profilo medico di Xin Zhui è, in assoluto, il più completo che siamo mai riusciti ad avere su un essere umano di 2100 anni addietro. Il mistero di Lady Dai non è, però, ancora stato risolto. Gli archeologi ed i patologi stanno ancora cercando di identificare quali siano le condizioni che hanno consentito al corpo di giungerci intatto. La risposta è nell’articolata struttura della tomba e della sua sepoltura? La salma, dopo essere avvolta da 22 abiti di seta e canapa, legata con nove nastri di seta ed il volto coperto da una maschera, è stata riposta in una bara perfettamente sigillata a, sua volta, contenuta in altri sei sarcofaghi. Ma ciò non pare ancora sufficiente a svelare l’arano. Quindi, il segreto è forse i circa 20 lirti del misterioso liquido nel quale il corpo era immerso il corpo? Era il tanto ricercato elisir di lunga vita? E molti credono che Lady Dai sia ancora in vita, nonostante, la sua morte: “la sua mummia si è evoluta ed integrata nel cosmo”. A rendere ancora più oscuro il mistero, sono state trovate altre due tombe che contengono corpi altrettanto perfettamente conservati. Uno era un magistrato di nome Sui, l’altro era Ling Huiping, la moglie di un potente signore della Dinastia Han. I tre cadaveri hanno dato non solo informazioni precise sui morti ma anche sulle loro vite.

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