Culto di Inti Il sole era l’aspetto più importante della vita per il popolo Inca, perché forniva calore, luce, dava sostentamento e permetteva la crescita delle colture. Inti quindi era conosciuto anche come il Datore della Vita. Era venerato soprattutto dagli agricoltori che si basavano sul sole per ricevere buoni e abbondanti raccolti. Anche se era la seconda divinità venerata dopo Viracocha, riceveva il maggior numero di offerte. Si riteneva che i l Sapa Inca,(sacerdoti) il sovrano del popolo, e tutta la famiglia reale, discendessero direttamente da questa divinità. Il dio Inti e sua moglie, Pachamama, la dea della Terra, venivano generalmente considerate divinità generose e benevole. Si credeva che avesse dato origine alla Terra. Mito di Inti Secondo un antico mito, Inti insegnò al figlio e alla sua figlia le arti della civilizzazione,poi vennero inviati sulla terra per trasmettere questa conoscenza a tutta l’umanità.
Pachacuti creò l’ Inti Raymi per festeggiare il nuovo anno nelle Ande del Sud del mondo. L’ultimo Inti Raymi con la presenza dell’imperatore Inca è stata celebrata nel 1535, dopo di che la conquista spagnola e la Chiesa cattolica la soppressero.
L'Inti Raymi, la Festa del Sole al Convento de Santo Domingo. Il convento è stato costruito sfruttando la struttura della Coricancha, il santuario più importante che gli Inca avevano dedicato al dio Sole (Inti) e i suoi muri erano ricoperti di oro
Pachacuti creò l’ Inti Raymi per festeggiare il nuovo anno nelle Ande del Sud del mondo. L’ultimo Inti Raymi con la presenza dell’imperatore Inca è stata celebrata nel 1535, dopo di che la conquista spagnola e la Chiesa cattolica la soppressero.


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