mercoledì 19 settembre 2012
Mammiferi scoperti negli ultimi 10 anni
La scimmia dal volto d'uomo
Scoperta nel 2007 da una coppia di ricercatori americani, John e Terese Hart, insieme ad altri 48 esemplari della stessa specie, questa scimmia è stata ribattezzata lesula (Cercopithecus lomamiensis) dal nome con cui viene chiamata nel cuore della foresta delle Repubblica del Congo dove vive. Alta circa 50 centimetri, si presenta piuttosto magra e slanciata e – secondo i ricercatori - ha un carattere tranquillo e schivo. Il volto senza peli è circondato da una criniera di lunghi peli che, a seconda degli esemplari trovati, va dal colore biondo al marrone. E questo lo fa assomigliare tantissimo all'uomo (e a un'altra specie di scimmia, il Cercopiteco di Hamlyn (Cercopithecus hamlyni)). Vive sugli alberi e al suolo e segue una dieta a base di frutta e vegetali. Finora, come descritto in una ricerca pubblicata sul Plos online, ne sono stati contati 48 esemplari, in una zona di circa 17mila chilometri quadrati nella foresta congolese.
Con quegli occhioni un po' così
Due microcebi di Goodman (Microcebus lehilahytsara) all'interno di una tana nel parco nazionale di Masoala in Madagascar. Questo piccolo lemure delle dimensioni di un topo, dalle orecchie piccole e rotonde e con una buffa striscia bianca sul naso è endemico delle foreste del Madagascar orientale, dove è stato avvistato per la prima volta nel 2005. Una curiosità: lehilahytsara in lingua malgascia significa "uomo buono". Un omaggio che i due scopritori del primate hanno voluto fare a Steve Goodman, scienziato del WWF e tra i maggiori esperti di lemuri.
Un manto fatto di nuvole
Originario di Borneo e Sumatra, il leopardo nebuloso della Sonda (Neofelis diardi) si è diversificato dai leopardi nebulosi continentali un milione e mezzo di anni fa, a causa della presenza di barriere geografiche tra le due popolazioni. Descritto per la prima volta nel 2006 è stato però filmato solamente nel 2010: si tratta infatti di un tipo piuttosto solitario. Il nome curioso è dovuto alla forma delle macchie nere, ovali e irregolari, simili a tante piccole nuvole, che gli tappezzano il manto.
Roditore sdentato
Il colmo per un roditore? Essere senza denti, naturalmente. E in effetti al povero Paucidentomys vermidax, scoperto in una remota foresta del Sulawesi (Indonesia) nel 2011, è successo proprio questo: salvo due incisivi posti alla sommità del muso, è totalmente privo di molari. Cosa rosicchia, quindi? I morbidi e viscidi vermi che trova sottoterra con l'aiuto del muso affusolato.
Nessun commento:
Posta un commento