sabato 22 settembre 2012




I funghi porcini





L’autunno è la stagione ideale per la raccolta dei funghi, pioggia e sole permettendo, naturalmente, visto che questi due elementi sono fondamentali per la caduta della muffa e la successiva nascita del fungo stesso. Ed ecco allora i boschi del Belpaese popolarsi di appassionati di micologia, alla ricerca delle specie più pregiate, prima fra tutte il porcino.
Per dovere di cronaca, ricordiamo che ogni regione ha le proprie norme in materia di raccolta dei funghi ed è bene informarsi in proposito, prima di avventurarsi in un bosco. E’ bene avvertire anche sulla pericolosità di alcune specie di funghi (alcuni addirittura mortali), e dissuadere dunque quanti vogliano mettersi alla ricerca senza avere le giuste nozioni in materia.

Detto questo, torniamo ai nostri cari porcini, mostrati come un trofeo da ogni appassionato che si rispetti. Li avete trovati, li avete raccolti, magari li avete anche fotografati, ma sapete come pulirli?
Eh sì, perché il fungo porcino non si pulisce come un qualunque altro fungo, ma ha bisogno di un procedimento particolare, affinché il suo sapore rimanga intatto. Evitate dunque di lavarlo sotto l’acqua corrente o di metterlo in ammollo, ma seguite le seguenti indicazioni:
  • con un coltello eliminate la terra dal gambo, raschiando in superficie, se necessario;
  • bagnate un panno di cotone e passatelo sul gambo, in modo da eliminare eventuali residui di terra;
  • staccate la testa dal gambo, agendo con molta delicatezza e ruotando leggermente le due parti in direzione opposta;
  • raschiate ora la testa del gambo (sia la parte esterna che quella interna), sempre operando con delicatezza, per eliminare terra o eventuali tracce di foglie rimaste attaccate;
  • con il panno di cotone umido strofinate con cura la testa del porcino, evitando di inzupparla.
Ora il vostro fungo porcino è pronto per essere tagliato a pezzetti (nel caso lo vogliate utilizzare per condire un risotto, ad esempio) o per essere cotto in padella con olio, sale, aglio e prezzemolo. Buona raccolta e… buon appetito!

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