martedì 13 luglio 2021

Specchio di Venere: l’affascinante Spa naturale a cielo aperto sull’isola di Pantelleria


 Sull’isola di Pantelleria, a metà tra l’Africa e la Sicilia, si incontra un luogo ricco di fascino, dove si fondono mito e realtà: il lago di Venere. Questo splendido bacino lacustre è così chiamato per via di una leggenda che narra che la dea romana si specchiasse nelle sue acque dai colori cangianti che vanno dal verde chiaro al blu.

Lo specchio di Venere è situato nella parte settentrionale di Pantelleria, all’interno del Parco nazionale dell’isola. 

Si tratta di un cratere spento di un antico vulcano e le sue calde acque raggiungono una profondità massima di 12 metri. 


Attorno al bacino lacustre, unico lago dell’isola di Pantelleria, la vegetazione è molto rigogliosa: crescono specie come il limonio con rami secondati (Limonium secundirameum) e il lentisco e non è raro incontrare uccelli acquatici migratori. Per questo motivo è una località molto apprezzata dagli amanti del bird-watching, soprattutto nel periodo primaverile e autunnale.

Oltre ad offrire una vista incantevole, lo specchio di Venere è considerata una Spa naturale a cielo aperto. È, infatti, la meta perfetta per una vacanza a contatto con la natura e all’insegna del benessere. Le sue acque calde hanno una temperatura compresa tra i 40° C e 50° C e sono ricche di zolfo.

 Nei fondali sono presenti dei fanghi nero-verdastri dalle proprietà benefiche per la pelle. 


Per godere a pieno dei benefici di questo lago benefici bisogna immergersi per un po’ di minuti dove l’acqua bolle, uscire dal lago e cospargersi il corpo con il fango raccolto dai fondali per poi far asciugare il fango, magari mentre si passeggia.

 Si consiglia di risciacquarsi soltanto solo dopo che il fango si sarà essiccato. La vostra pelle risulterà liscia e purificata. Un trattamento di bellezza efficace, 100% naturale e…gratis!


domenica 4 luglio 2021

Gli ipogei del Colosseo: per la prima volta si possono ammirare i sotterranei del più grande anfiteatro del mondo


 Sono stati aperti per la prima volta nella storia  gli ipogei del Colosseo, visibili solo parzialmente fino all’avvio del cantiere nel dicembre 2018.

 Ora ben 160 metri di passerella accessibile condurranno il pubblico a conoscere la storia della macchina scenica più grande al mondo, dall’inaugurazione in età Flavia fino alla fine dei giochi nel 523 e alla riscoperta archeologica dalla fine dell’Ottocento.



Avviato 3 anni fa, il progetto di restauro aggiunge così una nuova tappa al più ampio intervento di riqualificazione e valorizzazione dell’Anfiteatro Flavio, già segnato dai lavori esterni ultimati nel 2016 e dalla nuova arena “tecnologica e sostenibile” .

Non è solo la prima volta in 2000 anni che l’area – descritta come il “cuore” dell’edificio – venga aperta, poiché i livelli sotterranei, gli “ipogei”, erano dove i gladiatori e gli animali aspettavano prima di entrare in combattimento, questa è la prima volta nella storia del monumento che il pubblico sia mai stato ammesso.


Ora i turisti potranno percorrere i corridoi su una piattaforma di legno e ammirare i passaggi e gli archi che collegavano gli ipogei tra le stanze dove attendevano gladiatori e animali, prima di essere catapultati nell’arena.

All’epoca, gli ipogei erano illuminati a lume di candela.

Archeologi, restauratori, ingegneri e architetti sono tra gli esperti che hanno lavorato per riportare il monumento il più vicino possibile al suo antico splendore.

 Il team ha utilizzato rilievi fotografici, mappatura della superficie e il lavoro lento e meticoloso di lavare via secoli di sporco, depositi e microrganismi come alghe e licheni. 

I restauratori hanno anche installato un sistema per ridurre le infiltrazioni d’acqua nella muratura, che è una delle principali cause di degrado.


GERMANA CARILLO