domenica 21 giugno 2020

Il Ponte del Diavolo


Il Ponte della Maddalena, conosciuto come Ponte del Diavolo, è una delle costruzioni più originali di tutta la Toscana e si trova a Borgo a Mozzano, tra Lucca e la Garfagnana. 

 Il suo profilo singolare, con la grande arcata a tutto sesto affiancata agli altri tre archi minori, ha ispirato numerosi artisti e fatto fiorire leggende sulla sua costruzione. 
Il suo aspetto slanciato, che tuttora colpisce chi lo ammira, doveva essere ancora più suggestivo in passato, quando non era stata ancora costruita la diga che dal secondo dopoguerra ha innalzato il livello dell'acqua nei pressi del ponte.


Secondo la leggenda il ponte fu costruito da San Giuliano che, non riuscendo a completarlo per l'eccessiva difficoltà, chiese aiuto al diavolo in persona, promettendogli in cambio l'anima del primo essere vivente che vi fosse passato sopra.

 Una volta terminato il ponte, San Giuliano vi tirò sopra un pezzo di focaccia, attirandovi un cane e beffando così Satana.


 Le notizie storiche certe sulla costruzione del ponte sono scarse. Nicolao Tegrimi, nella sua biografia di Castruccio Castracani, ne attribuisce la costruzione a Matilde di Canossa (1046-1125) e riferisce di un restauro da parte di Castruccio Castracani (1281-1328).
 Secondo le ipotesi di Massimo Betti, durante il governo di Castruccio sono stati realizzati in muratura gli archi minori del ponte, sostituendo precedenti strutture in legno. 
Ciò spiegherebbe la differenza tra l'arco maggiore e quelli minori, e anche la diversa pendenza della via sul lato sinistro del ponte, costruito a partire dall'arco preesistente.



Fonte: visittuscany

A Londra riaffiora il “Red Lion”, il più antico teatro elisabettiano


Una picconata di troppo, ed ecco che Londra ha fatto un salto indietro di oltre cinquecento anni fino a giungere ai tempi del primo teatro elisabettiano costruito nella capitale inglese.

 E’ quanto accaduto pochi giorni fa durante alcuni lavori all’interno di un cantiere nella zona di Whitechapel, quando di fronte agli operai sono apparsi dei resti di quello che fin da subito è sembrata essere un’antica costruzione. 
 Giunti sul posto gli esperti archeologi, la prima impressione è stata quella di aver trovato i resti della più antica struttura elisabettiana conosciuta ad oggi. 
 Per l’esattezza, il primo teatro costruito appositamente per ospitare rappresentazioni artistiche, considerato il prototipo di quel teatro che venne poi costruito nei decenni successivi sul quale vennero messe in scena le prima opere di un giovane William Shakespeare.




Il nome che venne datto alla struttura è “Red Lion” e secondo i primi rilievi potrebbe essere stato realizzato intorno al 1567. Probabilmente ospitò molti gruppi di attori in viaggio, come era solito accadere in quei tempi, quando ancora non erano molto comuni le compagnie stabili. 

 A costruirlo fu John Brayne, che nove anni dopo si dedicò al più famoso teatro, realizzato nell’attuale area di Shoreditch, insieme al collega James Burbage, il padre dell’attore elisabettiano Richard Burbage. 

Il teatro fu la prima casa permanente per le compagnie di recitazione e le rappresentazioni teatrali di Shakespeare nel 1590. Dopo una disputa fu smantellato e i suoi legni furono usati nella costruzione del più famoso Globe on Bankside.


La stampa britannica ha dedicato molto spazio alla scoperta e alla conferma, da parte degli archeologi dell’University College London, che quelle pietre appartengono con ogni probabilità proprio al “Red Lion”, un edificio che rappresentava finora un anello mancante nella storia del teatro inglese. 

 La vita dell’edificio come teatro non fu lunga, riferiscono gli storici: a quanto pare, non più di una decina di anni.

 Nel frattempo la tradizione dei teatri a tema aveva preso piede, e il Red Lion divenne probabilmente nel tempo un luogo in cui si facevano combattere i cani, anche a giudicare dai molti scheletri di quadrupedi reperiti durante gli scavi.


Proprio negli ultimi decenni Londra sta riscoprendo il suo passato glorioso grazie proprio a questi eventi occasionali. 
Come nel caso dell’antico anfiteatro romano rimasto sepolto per secoli fin quando è stato casualmente scoperto durante alcuni lavori di ristrutturazione al palazzo che ospita la galleria d’arte nell’omonima Guildhall Yard. 

 Una scoperta che ha continuato a solidificare gli antichi legami tra l’Impero Romano e quella che sarà poi Londra, attraverso anche altri ritrovamenti unici come sono state le antiche tavole in legno dei primi decenni dopo la nascita di Gesù o come il Tempio di Mitra risalente al III secolo dopo Cristo.