giovedì 12 marzo 2020

Dopo anni di abbandono, la chiesa rupestre di Matera sarà restaurata e aperta al pubblico


Chi l'aveva ereditata aveva deciso di metterla in vendita, due anni fa, per mezzo milione di euro. Ma Santa Maria della Valle, una delle chiese rupestri più importanti di Matera, è stata espropriata per essere finalmente restaurata e riaperta al pubblico dopo secoli di abbandono. 
 Stiamo parlando di una chiesa che risale al settimo secolo, chiusa al culto nel 1756. 
Negli ultimi quarant'anni è stata al centro di una diatriba legale, ma ora il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, ha annunciato «l'inizio della conservazione e valorizzazione» dell'antica cattedrale, «un patrimonio inestimabile della città», chiuso da oltre 260 anni.


«La Soprintendenza della Basilicata – ha spiegato il sindaco – ha avviato l’iter espropriativo basandolo sulle risorse che il Comune di Matera ha destinato al recupero di questo significativo monumento rupestre utilizzando i fondi messi a disposizione dalla Legge 308/2015.
 L’alleanza e il rapporto di collaborazione tra Istituzioni come la Soprintendenza, l’Arma dei Carabinieri e il Comune di Matera sono stati determinanti per operare una scelta operativa che era diventata non più rinviabile visto lo stato di abbandono in cui versa il bene.
 Dopo 40 anni di inutili tentativi quindi – conclude de Ruggieri – si apre oggi concretamente la fase di conservazione e valorizzazione di un patrimonio inestimabile appartenente alla comunità materana».




La chiesa di Santa Maria della Valle è stata interamente scavata nel tufo.
 La cripta risale al periodo longobardo mentre l’imponente edificio soprastante è stato realizzato nel Duecento e poi successivamente rimaneggiato e ingrandito. 

A rendere la chiesa unica nel suo genere – scrive il Fai, – è «la straordinaria facciata sul fianco esterno della navata destra, che presenta quattro portali uno diverso dall’altro, mentre sei pilastri, impreziositi con semicolonne e capitelli, scandiscono le tre navate», oltre agli «affreschi di varie epoche presenti sulle pareti: da trompe l’oeil che fingono decorazioni, marmi e fondali alle rappresentazioni di Cristo, dei Santi e della Madonna con Bambino».

 Un edificio in totale decadimento, che presto tutti potremo tutti tornare ad apprezzare. 


Fonte: lastampa.it